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Autore: wisegirl31    31/08/2014    2 recensioni
Lei è diversa, anche nel mondo strano dei semidei. Gli incontri che farà le cambieranno la vita in un modo per lei sconvolgente.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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STRANI INCONTRI


Emma POV

Camminarono per molte ore e ancora non avevano trovato il luogo. Emma doveva ammettere che Carlotta – per ora la chiamava così, non sapendo ancora che nome avrebbe scelto – era una brava camminatrice. Durante la ricerca del Campo, non si era lamentata per niente dei piedi doloranti, mentre Emma dovette chiedere di fermarsi un paio di volte per riposarsi e controllare per l'ennesima volta la mappa di New York. In quel momento erano sedute ad un tavolino di un bar sulle rive dell'East River a bere caffé e a cercare di capire dove era il Campo – come aveva detto sua madre? Ah, sì – Mezzosangue.

- Sicura che l'indirizzo sia giusto, Emma? - esclamò Carlotta, dopo aver chiesto informazioni al cameriere senza risultato. Avevano posto la stessa domanda a molti tassisti newyorkesi, ma nessuno aveva mai sentito parlare di una certa Collina Mezzosangue.

- Sì, ho chiesto a mia madre di ripetermelo per scrivermelo sul braccio e non dimenticarlo.

E se mia madre avesse mentito? Dopotutto mi ha mentito sulle mie origini e mi ha trattato male.

Accantonò quei pensieri e mostrò a Carlotta il braccio doveva aveva scritto l'indirizzo del Campo:


Collina Mezzosangue

Farm Road 3141

Long Island, New York 11954

 

Erano andate a Long Island e avevano chiesto a chiunque dov'era, ma non avevano ottenuto informazioni. Alla fine avevano deciso di andare alla ricerca del Campo e avevano camminato un po' ovunque.

- Perché non apri quella stramaledetta lettera! Magari c'è scritto come raggiungere il Campo senza dover girare a vuoto! - sbottò Emma.

Carlotta la fulminò letteralmente con lo squardo e Emma quasi si pentì di essersi arrabbiata.

- Mio nonno è morto. Ah lasciamo perdere, non capirai mai!

Quanto è testarda! Certo che la potrei capire.

Carlotta sorprese Emma aprendo la lettera e iniziandola a leggere. Sotto lo squardo stupito della ragazza iniziò a piangere.

 

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Carlotta POV

Carlotta non intendeva piangere. Quando prese la lettera, però, non riuscì a trattenere le lacrime.

- Stai bene? - le chiese allarmata Emma.

Ovvio che non sto bene! Quanto è stupida.

Carlotta, però, annuì.

Iniziò a leggere la lettera del nonno:

 

Cara Carlotta,

quando leggerai questa lettera è molto probabile che io mi trovi negli Inferi. Ti starai domandando sicuramente perché ho usato la parola 'Inferi'. Ora mi spiego: gli Inferi, detti anche il regno dei morti, è un regno sotto il controllo di Plutone (il dio romano dei morti e delle ricchezze sotterranee) dove vanno gli spiriti dei morti. Lì i morti, secondo le loro azioni, vengono mandati nei Campi della Pena (chi ha compiuto cattive azioni) o nelle Praterie degli Asfodeli (chi non ha fatto niente di male, ma neanche qualcosa di bene) o nell'Elisio (chi ha compiuto buone o eroiche azioni). Io spero di finire nell'Elisio. Riguardo all'Elisio devi sapere che si può scegliere di rinascere tre volte per poi andare nelle Isole dei Beati. Ovviamente devi finire tre volte nell'Elisio per poter andare lì.

Ma torniamo a noi: io sono un semidio, figlio di Giove (re degli dei e signore dei cieli). Quindi tu saresti una discendente di Giove: hai ereditato i miei poteri. Ti starai chiedendo perché tuo padre non ti ha detto di questi poteri o perché non ti abbia insegnato ad usarli. La questione è semplice: tuo padre mi credeva un mostro e ha rinnegato i poteri che aveva. Ha cercato anche di tenerti all'oscuro di tutto questo perché come ha detto lui 'non voglio crescere un mostro'. Ormai, però, non si può più tornare indietro. Quel giorno – quello in cui sei svenuta – dei ventus, spiriti della tempesta, avevano attaccato. Ho combattuto, ma i miei riflessi non sono più come quelli di una volta e prima di riuscire a sconfiggerli mi hanno ferito al fianco. Una ferita mortale.

Ti starai domandando cos'è un semidio, o mezzosangue: i semidei sono i figli di un mortale e di un dio o una dea romana. Il nostro compito è di allenarci per combattere e difendere i mortali dai mostri nel mondo reale. Siamo eroi, come Ercole ed Enea. Devi sapere, Carlotta, che gli dei romani esistono veramente e che i miti romani sono reali. Lo so che è tutto difficile da capire e che sei confusa, ma col tempo comprenderai.

Devi raggiungere il Campo Giove a San Francisco: l'istinto ti guiderà. A proposito dei tuoi poteri li scoprirai presto, ma non voglio che al Campo ti prendano in giro perché non capisci nulla: ti dò due indizi, aria e fulmini. Ora ti lascio qualche informazione sul Campo Giove. Quando arrivi chiedi il permesso per parlare con i due pretori in carica e mostra il foglio allegato a questa lettera. Grazie a quella lettera ti permetteranno di entrare a far parte del Campo, all'inizio come 'probatio' (e rimarrai tale finché non verrai riconosciuta o finché non sarà passato un anno), poi come legionario romano e con le tue azioni eroiche potrai aumentare di grado. Io stesso sono diventato pretore!

Un'ultima cosa e ho finito: l'orologio!

Avrai notato che anche se lo perdi ti torna al polso. È un'arma. Muovendo la rotella, come se volessi cambiare l'orario, puoi puntare la lancetta su l'arma che vuoi usare e in mano avrai proprio quell'arma. È fatta in oro imperiale, un metallo molto raro usato dai romani per uccidere i mostri, ma non può ferire i mortali. Hai a disposizione dodici armi e imparerai ad usarle tutte come i tuoi poteri.

Ti auguro di arrivare sana e salva al Campo Giove e senza problemi,

Tuo nonno.

 

- Qui non c'è nessun riferimento al Campo Mezzosangue - disse Carlotta tra i singhiozzi - qui nomina un altro Campo che è a San Francisco!

- Per il divino Ermes! Ora che facciamo, come arriviamo a San Francisco?

- Avete bisogno di aiuto?

- AAHH!

Davanti a loro era comparso un tizio in tuta con in mano un cellulare – aspetta un attimo, intorno al cellulare vi erano due serpenti!

"Le hai spaventate!"

"Avete un topo?"

"George, smettila di chiederlo a tutti."

"Ho fame, perché non dovrei chiederlo, Martha?"

- Zitti, voi due! Metto la vibrazione se continuate a litigare!

Allora non ho le allucinazioni, non sono pazza!

- Chi è?

- Ermes in persona, ragazze! Mi sembra che vi siete perse... Dove dovete andare?

Emma mostrò l'indirizzo sul braccio e Ermes capì.

Prima che lui potesse riferire loro dove si trovasse questo Campo, Carlotta disse - Ha parlato con quei serpenti e...

- Ah, giusto! Vi presento George e Martha!

"Ciao, ragazze, io sono Martha!"

"E io George... Avete un topo?"

- Ehm no, ma che ci fanno sul suo cellulare? - domandò Emma.

Il cellulare si trasformò in un caduceo e le due semidee rimasero a bocca aperta. Poco dopo ritornò nella forma di cellulare.

- Bene! E ora vediamo di trovarvi un passaggio per il Campo.

Ermes le portò fuori dalla città, in mezzo ai campi.

- Per arrivare al Campo dovete andare dritto. Alla fine della strada dovete salire sulla collina con un pino. Oltrepassando il pino sarete entrate nei confini sicuri del Campo. Dovete stare attente al drago che difende i confini del Campo!

Ringraziammo per le informazioni e lui sparì.

- Andiamo?

- Certo!

 

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Emma POV

L'incontro con Ermes era stato piuttosto strano. E lo era anche il fatto che nessun mostro dopo l'attacco all'aereo le aveva attaccate. Emma si chiese se fosse una trappola, ma non ebbe il tempo di pensarci perché Carlotta aveva iniziato a correre.

- Aspettami!

La ragazza mora si girò e rise. Anche se in quel momento Carlotta sorrideva, nei suoi occhi Emma vedeva anche tristezza, molta tristezza e confusione.

- Arrivo!

- Sbrigati, non voglio che qualche mostro ci colga di sorpresa.

Quanto è veloce!

Emma correva veloce, ma Carlotta correva come se avesse le ali ai piedi! Dopo mezz'ora raggiunsero la collina e videro il drago. Impallidirono, ma esso non mostrò loro attenzione. Mentre salirono la collina prima di superare i confini del Campo vennero attaccate da quattro mostri – sembravano vampire – e le ragazze colte di sorpresa si prepararono per combattere.

Emma non aveva un'arma quindi raccolse un bastone che le sembrava appuntito e resistente, mentre Carlotta trasformò il suo orologio in spada.

Aspetta un attimo! Quell'orologio si è trasformato in una spada!

La spada sembrava fatta d'oro. Carlotta combattè, come se le avessero insegnato a battersi con una spada quando era piccola, mentre Emma allontanava quelle pseudo-vampire con il bastone. Carlotta polverizzò due mostri e un fulmine polverizzò il terzo. Il quarto venne pugnalato e si polverizzò. Non era stata Carlotta, ma un altro ragazzo.

- Ciao! Mi chiamo Percy Jackson, figlio di Poseidone. Voi?

- Emma Wiston e lei è...

- Madison Stark, è questo il Campo Mezzosangue?

- Sì, entriamo, Chirone vuole parlarvi.

- Chi?

- Chirone è il direttore delle attività del Campo, è un centauro.

- Ah, okay!

- Benvenute al Campo Mezzosangue, dove alleniamo eroi greci per combattere i mostri! Venite!


ANGOLO DELL'AUTRICE
Un altro capitolo orribile è stato pubblicato! Ho deciso che da questo capitolo in poi avremo anche il punto di vista di Emma. Spero che vi piaccia! Ringrazio chi ha recensito questa storia con recensioni molto belle nelle quali non ammettono che è uno schifo. Grazie mille!
A presto,
-figlia di Atena

PS: ringrazio anche chi ha messo questa storia tra le seguite e le preferite!

  
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