Fumetti/Cartoni americani > Adventure Time
Segui la storia  |       
Autore: SaraRocker    31/08/2014    3 recensioni
[FinnxMarceline]
E' un giorno come tanti quello in cui Finn e Jake trovano il corpo di Marceline esanime. Dopo essere stata coinvolta nell'ennesima imboscata da parte di un nemico che non conosce, la regina dei vampiri deciderà di dire la verità ai due amici e di chiedere il loro aiuto nonostante il suo smisurato orgoglio.
La decisione più saggia per la salvezza della ragazza sarà quella di farla rimanere ad abitare con loro. Ma quando l'amicizia che lega l'avventuriero e la vampira inizia ad intensificarsi -sconvolgendo la vita di entrambi-, cosa accadrà?
Estratto prologo.
Finn la vide deperita, come se non avesse mangiato per giorni. Effettivamente, si ritrovò a riflettere, non la vedeva da mesi, ma non si era neppure posto il problema di preoccuparsi per la ragazza. Lei infondo era uno spirito libero: poteva sparire anche per anni e poi ritornare come se nulla fosse mai accaduto. Quella volta, invece, qualcosa era accaduto eccome.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn, Jake, Marceline, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ehi, salve a tutti! Scusatemi l'obrobrioso ritardo, ma tra una cosa e l'altra è andata così...

Il capitolo è cortino -a mio parere-, ma spero comunque che vi piaccia, perchè è tutto dedicato a voi! Ahah! Ringrazio -come sempre- coloro che seguono la storia ed in particolare Le sorelle pirata che recensiscono ogni capitolo emi sostengono! :) Grazie mille!





 
8-
 
[Mi piaci.]
































"Goliad è... Imbattibile." sospirò affranto Finn, osservando prima Re Ghiaccio, poi Marceline. Dopo l'arrivo improvviso di Stormo, i quattro amici -se davvero così si potevano definire- si erano sistemati nuovamente in salotto. La creatura dalle grandi ali piumate e la lunga chioma bionda era rimasta  immobile, non accennando neppure minimamente all'idea di volersene andare. Si era appollaiato sulla cima di una torre, ed aveva iniziato a scrutare con fare attento tutte le valli attorno a lui. Il giovane umano aveva invece deciso di fare chiarezza nella mente della vampira e dello stregone -loro non erano a conoscenza dell'esistenza di Goliad e Stormo, non potevano neppure immaginare quale orrore rappresentasse la creatura nata da Gommarosa-.
"Può leggerti nel pensiero, e controllare gli esseri viventi attorno a lei." raccontò il giovane, abbassando lo sguardo sul pavimento, incerto su come proseguire. Fortunatamente, proprio in quel momento, intervenne Marcy.
"E si può sapere da dove viene? Non ne avevo mai sentito parlare, ed io vengo dalla Nottesfera! Insomma, il regno del male!"
Finn sospirò, per poi parlare "Qualche anno fa, durante un esperimento, Gommarosa decise di creare un proprio erede. Da lì nacque Goliad." raccontò l'avventuriero "Doveva imparare ogni cosa, e così ci offrimmo di aiutarla mentre la principessa era occupata. Purtroppo, però, qualcuno le fece fraintendere il verbo guidare..." fece il ragazzino, lanciando un'occhiataccia ben più che eloquente a Jake, ricordando bene che era accaduto tutto a causa del cane magico, troppo impulsivo ed aggressivo nel rimproverare un paio di bambini "E così lei divenne malvagia... Insomma, si convinse che il modo più semplice per guidare un popolo fosse intimorirlo, e manovrarlo."
Marceline annuì, comprendendo la situazione "In poche parole è una furia affamata di potere?"
Jake annuì ansioso. Quella situazione non gli piaceva per nulla. Ricordava bene ciò che era accaduto l'ultima volta, e quanto scarsi erano risultati i loro tentativi di combattimento. Lui, in particolare, era stato sconfitto in pochi istanti da una Goliad priva di freni.
"A fermarla intervenne Stormo, una creatura nata da un mio capello." tornò a narrare il giovane umano dopo pochi secondi, ottenendo immediatamente l'attenzione dei presenti "Gommarosa aveva detto che, in questo modo, Goliad sarebbe rimasta per sempre intrappolata nello scontro psichico, m-" "Ma, evidentemente, Gommarosa si è sbagliata, ed ora siamo tutti nella melma fino al collo!" intervenne il cane magico, ingrandendosi e scuotendo il capo abbattuto.
Marceline, fluttuando per la stanza, non potè evitare di sospirare affranta. Quella notizia non poteva giungere in un momento peggiore; non solo suo padre era disperso, ed il suo regno nel caos, ma ora vi era anche questa presunta Goliad a covare rancore nei confronti di Finn. Questa cosa la metteva in subbuglio, e la faceva diventare troppo, dannatamente apprensiva. E lei odiava sentirsi così stupidamente debole per qualcuno. Qualcuno che non era lei.
Lanciò una veloce occhiata all'umano, incontrandolo preoccupato ma fermo. Apparentemente, sembrava quasi che quell'improvvisa notizia non lo toccasse affatto, eppure la vampira era certa che in realtà la questione allarmasse il ragazzo più di quanto egli potesse ammettere.
"Credi che verrà a cercarti?" domandò quindi la mora, non riuscendo a trattenersi. Il biondo alzò lo sguardo verso di lei, per poi sorriderle leggermente.
"Non credo. Forse ha troppa paura di tornare imprigionata per colpa dei poteri di Stormo, e magari resterà lontana per un po'." rispose con pacatezza Finn, facendole avvertire immediatamente una calda ondata di sollievo avvolgerla. Effettivamente, a rigor di logica, quella deduzione non faceva una piega. Infondo, quale creatura pressocchè invincibile sarebbe andata a cercare guai proprio dove si trovava l'essere in grado di fermarla?
"A questo proposito..." intervenne dopo poco Jake, affacciandosi alla finestra ed alzando lo sguardo sino ad incontrare il profilo fiero ed impeccabile di Stormo "Come mai è venuto qui?"
"Penso che sia per il capello con cui è stato fatto. Forse riesce a percepirmi." azzardò abbastanza convinto l'avventuriero, soddisfando così la curiosità del cane magico.
"Io penso che ci siamo affaticati moltissimo oggi, e forse è il caso di farsi una dormita! Vedrete che domani, dopo un bello spuntino, ci verrà in mente un'idea geniale!" esclamò d'improvviso Re Ghiaccio, alzandosi dal sofà composto di neve, e congedandosi con un cenno veloce della mano. I tre seguirono l'uomo con lo sguardo silenziosamente, sempre fermi nel salotto. Poi, Jake intervenne, sbadigliando.
"Sarà il freddo che mi congela il cervello, ma penso che il vecchietto abbia ragione! Vado a letto anche io!" e detto ciò, anche il cane scomparve infondo al corridoio. Solo in un secondo istante Finn e Marcy si resero conto di essere rimasti soli.


La vampira osservava il ragazzo dall'alto del soffitto. Si sentiva strana, ed avvertiva una bizzarra sensazione divorarle letteralmente lo stomaco: timore. Aveva paura per Finn, la spaventava l'idea che quell'orrido essere -Goliad- potesse raggiungerli e decidere di vendicarsi. L'avventuriero le aveva chiaramente fatto capire come quel mostro fosse pressocchè imbattibile, e come i suoi poteri potessero essere sviluppati. Insomma, se davvero avesse deciso di attaccarli, Marcy avrebbe perso tutti coloro che le stavano attorno, tutti i propri amici. Eppure, non era questo ad infastidirla -non era l'idea della solitudine-, ma il fatto che potesse accadere qualcosa di davvero brutto a Finn, e la successiva certezza di non potere mai più stare al suo fianco. Da quando era iniziata quella missione, non si era mai sentita davvero preoccupata per il ragazzo, e solo ora ne capiva il motivo: nonostante avesse rischiato la vita, l'umano non aveva mai davvero fatto trasparire la paura che lo doveva aver divorato. Eppure, adesso che lo vedeva così affranto, concentrato nell'osservare con morbosa curiosità il pavimento, capiva che le cose stavano davvero andando male. Vedeva che Finn era sull'orlo di cedere.
E lei non poteva permetterlo.

Sospirando leggermente, si abbassò lentamente, sino a raggiungere il pavimento con i piedi. Il suono dei tacchi dei suoi lunghi stivali risuonò per tutta la stanza, e subito il ragazzo alzò lo sguardo verso la figura della vampira. Marceline si trovava esattamente di fronte a lui, un sorrisetto mesto ad adornarle il viso pallido ed elegante. Finn sospirò colpevole.
"Non so se potrò davvero aiutarti, Marcy."
La ragazza avvertì quell'improvvisa verità colpirla con forza, pur non facendole esattamente male. Poteva capire ciò che il giovane le stava dicendo, e poteva anche -con difficoltà- accettarlo. Improvvisamente vide Finn per ciò che davvero era: un ragazzo, un giovane che non aveva idea di che fine avessero fatto i suoi veri genitori, e che si sentiva incredibilmente perduto in quel mondo composto da troppe creature non umane. Eppure, Marcy vide anche dell'altro in lui; vide una forza non indifferente, ed una combattività degna del più nobile dei cavalieri. Il ragazzo di fronte a lei, per quanto giovane -sedicenne-, aveva un'esperienza lunga alle proprie spalle, costellata di successi e vittorie, ma anche di dolore ed incredulità. Improvvisamente, la vampira si sentì spaventosamente simile a quel ragazzo che ora la osservava con un'immenso barlume di dispiacere nello sguardo. Anche lei, in giovane età, aveva dovuto affrontare innumerevoli sofferenze, ed aveva a lungo dovuto combattere contro certezze e verità che lei non riusciva a capire a pieno. Le tornò alla mente la lenta quanto inesorabile discesa alla pazzia di Simon. Si ricordò della sensazione di confusione e perdita che era solita a divorarla quando l'uomo iniziava a gridare parole senza senso, accecato dai mormorii -per lei inudibili- della corona magica.
Anche Finn doveva avere sofferto incredibilmente. Anche il giovane umano doveva aver subito moltissimo dolore  a causa della sua natura così normale, troppo per un  mondo devastato come il loro.
Perciò, con un sorriso gentile, la vampira decise di accostarsi a Finn. Gli si avvicinò incredibilmente, sino a che non fu a pochi centimetri dal suo volto. Posò con delicatezza una mano contro la sua guancia, per poi sorridere e parlare.
"Smettila di dire idiozie, Finn." gli mormorò ad un soffio dalle labbra, mentre il ragazzo la osservava ora incantato, con il viso dipinto di un rosso vivo "So che ce la puoi fare! Io sarò al tuo fianco, ricordi?" gli domandò, sempre sorridendogli "Prenderemo a calci i cattivoni per tutte le terre di Ooo."
A quel punto anche il giovane sorrise, non riuscendo a trattenersi, ritrovandosi come impnotizzato dai meravigliosi occhi della ragazza e dalle sue parole così incredibilmente di conforto "Devo dirti un segreto, Marcy."
La vampira sussultò, non capendo quelle improvvise parole, ma non perse comunque la propria espressione solare. Perciò, ostentando una certa curiosità, ascoltò.
"Tu mi piaci."

Quel mormorio l'aveva improvvisamente fatta tremare. La vampira aveva perso il proprio sorriso, ed ora scrutava il ragazzo con una punta di incredulità nello sguardo. Non sapeva cosa dire, come comportarsi e -ad essere sinceri- non era neppure certa di cosa stesse pensando! Si sentiva strana, molto strana. Nell'esatto istante in cui quelle parole le erano rimbombate nelle orecchie, un bizzarro liquido caldo aveva preso a scorrerle con furia nelle vene, facendola sentire d'improvviso viva -e lei era un vampiro!-. Era felice; la confessione di Finn la faceva sentire incredibilmente importante, come non si sentiva da davvero parecchio tempo, eppure, nello stesso momento, una paura si stava pian piano facendo largo in lei.
"Ti ha messo Jake questa idea in testa?" domandò quindi Marceline, non riuscendo a trattenersi. Aveva paura che quella confessione fosse frutto di un bel mucchio di assurdi viaggi mentali che l'avventuriero si era fatto a causa del migliore amico. E, a questo proposito, sperava di essere in completo errore. Era certa che, nel caso in cui il biondo avesse risposto affermativamente, lei avrebbe avvertito con chiarezza una punta di amara delusione pervaderla.
"L-Lui mi ha... Aperto gli occhi." rispose con imbarazzo il giovane umano, resosi d'improvviso conto di ciò che aveva detto alla bella vampira. La gola gli si stava facendo irrimediabilmente secca, ed il suo cuore aveva preso a battere con frenesia.

Si era sbagliata. Ciò che provava in quel momento non era delusione, ma vero dolore.
Marceline abbassò lo sguardo, mentre si mordeva il labbro inferiore confusa. Non capiva quella sensazione che si stava diramando in lei, partendo dal suo petto sino ad arrivare a pungerle gli occhi. Stava male, questa era la sola cosa di cui era certa. L'idea che i sentimenti che Finn le aveva appena dichiarato fossero fittizzi la stava uccidendo.

"No, ti sei solo lasciato influenzare, come fai sempre." mormorò quindi la mora, la voce ridotta ad un sussurro incredibilmente flebile, ed un sorriso mesto ad adornarle il viso pallido. L'umano non capì.
"No, Marcy... Tu-" "Jake probabilmente ti voleva prendere un po' in giro e... Beh, si deve essere inventato questa cosa." lo interruppe la ragazza, fingendosi insofferente a quegli improvvisi sentimenti che la attanagliavano. Ma perchè stava così male? 
"No, ora mi ascolti!" intervenne d'improvviso il giovane umano, la voce alta e lo sguardo determinato "Sai perchè penso di non amare Fiamma? Perchè da quando è iniziata questa avventura non faccio altro che pensare a te, a quanto sei simpatica, perfetta, carina e... E mi sento uno stupido!" rivelò il biondo, facendo sussultare leggermente la vampira "Non so mai cosa dire, ed ho sempre paura di fare una figuraccia! La sola cosa che so è che non ho più dodici anni, e che ora sono grande, ma... Ma -se possibile- è ancora tutto più incasinato."
Marcy, nel frattanto, era arrossita a dismisura, tingendo di un rosso vivo le proprie guance bianche. Le parole di Finn la stavano consolando, rendendole più chiaro il fatto che i sentimenti che si agitavano nell'avventuriero erano sinceri. La vampira deglutì a vuoto, per poi mordersi il labbro.
"Io so solo che ora... Se solo tu lo volessi, potremmo stare insieme."

Ecco la domanda che più tormentava Marceline: lei lo voleva?
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Adventure Time / Vai alla pagina dell'autore: SaraRocker