Dragon Ball, 'Perdonami, Bulma' di Nede su EFP Fanfiction

«Non puoi prenderti cura di lei, devi accettarlo!»
«STA ZITTO! Mi credi, forse, un miserabile incapace? Posso farcela, io sono il princi...»
« ...principe dei saiyan. Lo sappiamo. L'hai ripetuto, ogni giorno, sino alla nausea. Per una maledettissima volta, vuoi smetterla con questo stupido orgoglio?»
«Chiudi quella fogna Trunks! E sparisci da questa casa.»
Trunks non seppe più cosa fare.

Suo padre era decisamente più forte di lui ed in quel momento non aveva intenzione di combattere.
«Sappi che se le succede qualcosa te la vedrai con me, papà.»

Vegeta e Trunks avevano le medesime espressioni; come se si stessero guardando allo specchio.
L'uno sosteneva lo sguardo furente dell'altro.
Fin quando il principe non sbatté la porta in faccia al giovane saiyan.
Vegeta, in uno scatto d'ira, urlò al cielo e diede un pugno alla parete del salotto.
Distruggendola completamente.
Lui non stava seguendo l'orgoglio, come i suoi figli credevano, ma quel sentimento umano che l'aveva reso ciò che era stato negli anni.
L'amore.

****

I saiyan erano più longevi, a differenza dei terrestri, invecchiavano molto più lentamente.
E questo non lo accettava.
Non l'avrebbe accettato mai.
Odiava la razza terrestre.
Se fossero stati come i saiyan lei sarebbe proprio come l'aveva conosciuta.
Poggiato allo stipite della porta guardava colei che gli aveva rivoluzionato la sua vita.
Quella donna che adesso non era più al suo fianco, come una volta.
Se ne stava seduta, sulla poltrona, con lo sguardo verso il balcone aperto.
Ma lei non poteva vedere quel meraviglioso panorama.
Perché il buio aveva catturato i suoi occhi.
Quei mesi erano stati terribili, perché lei non aveva accettato le sue condizioni.
Il principe, lentamente, facendo piano, si avvicinò per sedersi sulla poltrona di fronte a lei.
«Vegeta, perché ti prendi cura di me e non mi rivolgi parola? Mi manca parlare con te.»
Non le rispose, ma cominciò a fissare i suoi occhi - un tempo azzurri come il cielo - adesso bianchi come la luna.
«Per favore, Vegeta, sono mesi che non sento la tua voce.»
Come poteva il fiero principe dei saiyan provare così tanto amore per quella sciocca terrestre?
Lui non aveva il coraggio di parlarle.
Come se quella donna fosse una sosia di sua moglie e, nonostante i suoi occhi non potessero vedere, continuasse imperterrito ad aiutarla.
Senza dire una sola parola si alzò dalla poltrona, si avvicinò a lei, fece per prenderla in braccio ma le mani delicate della turchina si posarono sul viso del principe.
Vegeta sgranò gli occhi un attimo, ma restò immobile.
Incapace di scostarsi da quei tocchi tanto nostalgici.
Gli accarezzò le guance, delineò il contorno degli occhi, la fronte, le orecchie, i capelli non più a fiamma ed infine le sue labbra.
Lei avrebbe voluto baciarlo, ma sapeva che lui l'avrebbe respinta.
Così sorrise e mise le braccia intorno al suo collo.
«Mi stavi portando a letto, ora puoi farlo.»
In silenzio la prese in braccio, attraversò i corridoi della Caspsule Corporation, aprì la porta della loro stanza e la distese sul letto.
Lei si girò su un fianco e chiuse gli occhi pronta a dormire.
Vegeta, in un gesto istintivo, le spostò una ciocca di capelli.
«Perdonami, Bulma.»
Un sussurro appena percettibile e una lacrima a solcargli il fiero volto.

Salve a tutti!
Eccovi un'idea troppo Angst per essere letta.
Non scrivo molto su questa coppia, anche se adoro leggere di Vegeta/Bulma, perché temo sempre di renderli OOC, ed in questa storia ho paura che lo siano.
È ambientata nel post- GT, dieci anni dopo, e Vegeta è leggermente invecchiato a differenza di Bulma che avrà i suoi settant'anni (?).
Se consideriamo che nel GT ne dovrebbe avere 60 (?), se non di più.
Ho cercato di mantenere i personaggi più IC possibile, spero di esserci riuscita.
Se trovate qualsiasi errore non esitate a segnalare.
Spero di non essere peggiorata, invece di migliorarmi, accetto critiche di qualsiasi tipo.
Un saluto, Nede.