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Autore: LauGelso    31/08/2014    2 recensioni
Dal testo originale - La ragazza di fuoco:
Al quel punto, all’improvviso, mentre gli proponevo di fare io il giro quotidiano delle trappole, lui mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
Ero del tutto impreparata. Si sarebbe detto che dopo tutte le ore passate con Gale, guardandolo parlare e ridere e incupirsi, avrei dovuto sapere quello che c’era da sapere sulle sue labbra. Ma non avevo immaginato quanto mi sarebbero sembrate calde, premute sulle mie. Né che quelle mani, capaci di preparare le trappole più complesse, avrebbero catturato me con altrettanta facilità. Credo che dal fondo della gola mi sia uscito un qualche suono e ricordo vagamente le mie dita poggiate sul suo petto.
Poi lui si staccò e mi disse: – Dovevo farlo. Almeno una volta. – e scomparve.
questo passo del libro lo conoscerete benissimo... bene togliete le ultime due parole e a questo punto subentro io: Cosa potrebbe succedere se Katniss rispondesse al bacio? tutto andrà a fuoco.. ma ogni azione ha le sue conseguenze.. e quando Katniss verrà scelta per l'edizione della memoria porterà con sè un enorme segreto che forse non rivelerà a nessuno... Buona lettura :)
Genere: Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Siamo ormai agli sgoccioli ragazzi.
il prossimo capitolo sarà l'epilogo, che ho deciso di dividere in due parti (quindi ci saranno ancora due capitoli)
Buona lettura e a presto
-L-





 
- Light -


 






- Katniss POV -



La luna splende alta nel cielo e con il suo pallido bagliore illumina debolmente la stanza, creando giochi di ombre qua e là.
Osservo Gale dormire:
è girato su un fianco;
una mano è sotto la guancia mentre l’altra, quella che fino a pochi attimi fa stringeva la mia,  è ora  distesa morbidamente sul letto.
Sul viso è disegnata un’espressione serena ed il suo torace si alza e si abbassa regolarmente.
 
Non posso fare a meno di sfiorare la sua guancia con le mie dita e sorridere a quel contatto.
 
Lo amo.
Tanto.
Forse troppo.
Più della mia stessa vita.
 
Lo accarezzo un'altra volta, indugiando per qualche secondo di troppo facendolo destare dal suo sonno e strappandolo dalle braccia di Morfeo.
 
 
-Scusa.. non volevo svegliarti.- dico piano ma senza interrompere il contatto tra le mie dita e la sua guancia.
 
-Non riesci a dormire?-
 
Scuoto la testa.
 
Gale si mette a sedere e mi afferra la mano che fino a pochi secondi fa lo stava accarezzando.
 
-Qualcosa non va?-
 
Distolgo lo sguardo dal suo viso e fisso in basso, verso le coperte.
 
-Katniss.. non nascondermi quello che senti, ti prego. Non costruire di nuovo quel muro. Lasciami entrare.-
 
Torno a fissarlo e noto con tristezza che sta tremando.
 
Istintivamente mi avvicino e lo stringo tra le mie braccia, stretta che lui ricambia accarezzandomi dolcemente la schiena.
 
-Tristi pensieri.- mormoro con un filo di voce vicino al suo collo.
 
-Ti va di parlarne?-
-Sai già di cosa sto parlando. Perché vuoi che li ripeta per l’ennesima volta?-
-Perché parlarne fa bene. Ti permette di sfogarti e di alleviare le preoccupazioni.-
 
Sospiro pesantemente e mi sciolgo dalla sua stretta guardandolo intensamente negli occhi.
 
-Ho paura. Per te. Per Puntino. Per me. Sai cosa ha detto il medico: non ho molte possibilità di sopravvivere al parto.- dico sentendo la mia voce tremante.
 
Gale mi afferra il viso tra le mani e me lo accarezza con l’aiuto dei pollici.
 
-Tu vivrai. Sei forte. La più forte che io conosca.-
 
Sorrido debolmente e mi butto sulle sue labbra.
 
Ho paura.
Tanta.
 
Ho paura di non assaporare la gioia di essere una moglie.
Ho paura di non assaporare la gioia di essere madre.
Ho paura di non riuscire nemmeno a vederlo mio figlio.
Ho paura della morte.
Ho paura dell’oblio.
 
Non voglio stare in un posto in cui non ci sia mio marito.
Non voglio stare in un posto in cui non ci sia Puntino.
Non voglio morire.
Non voglio sprofondare nell’oblio.
 
Ho paura.
 
 
E mentre questi bui pensieri affollano la mia mente, il mio corpo trema e le lacrime scendono copiose.
 
Le sue forti braccia mi stringono e mi cullano premurose.
Mi accarezzano la schiena.
La sua bocca bacia ripetutamente la mia nuca.
 
Il suo corpo trema come il mio;
non mi ci vuole molto per capire che anche lui sta piangendo.
 
Lo stringo forte.
 
Restiamo così a cullarci e a consolarci a vicenda, fino a quando Morfeo torna ad accoglierci fra le sue braccia.








- Gale POV -



Un urlo mi strappa bruscamente dalle braccia di Morfeo.
Il suo.
 
-Gale!-
 
Corro nella sua direzione.
 
La trovo accovacciata sul pavimento del bagno.
 
Si tiene il ventre con entrambe le mani.
Urla di dolore escono dalle sue labbra.
Le mani e la camicia da notte sono macchiate di sangue.
 
-Catnip!-
 
Corro da lei e la sollevo tra le braccia.
 
-Respira amore mio, resisti. Ora ti porto in infermeria.-







- Katniss POV -





È un dolore atroce quello che sto sopportando.
Mi sembra di essere sul punto di esplodere, di morire.
 
Respiro affannosamente, cercando di regolare la respirazione come mi hanno detto di fare i medici, ma è difficile. Il dolore è troppo acuto ed è l’unica cosa a cui riesco a pensare.
 
Accanto a me tutto è confuso:
le voci sono ovattate.
Le immagini sono un misto di luci ed ombre.
 
L’unica cosa che sento chiara e forte, oltre al dolore, è la mano di Gale che stringe forte la mia.
La sua voce mi giunge lontana, quasi impercettibile.
 
-Avanti Catnip! Stai andando bene, sei bravissima! Concentrati sul bambino. Nostro figlio.-
 
 
Respiro profondamente e poi spingo per l’ennesima volta.
 
Non so da quanto tempo lo stia facendo: minuti? Ore?
Ho completamente perso il senso del tempo.
 
Sto perdendo ogni contatto con il mondo.
Le palpebre sono incredibilmente pesanti, mi sento stanca… vorrei chiuderle.. lo vorrei così tanto..
Le luci a poco a poco a poco svaniscono e fanno spazio al buio, che inizia ad avvolgermi lentamente.
 
Ogni suono, ogni colore sta svanendo lentamente.
 
 
Poi, all’improvviso… un suono attrae la mia attenzione, giungendo prepotente alle mie orecchie:
un vagito.
 
Apro le palpebre.
 
Ed è luce.
 
A pochi centimetri da me, il viso più bello che si possa mai vedere: il viso di mio figlio.
 
-Primrose.-  Mormora Gale sorridendomi dolcemente
-Prim?-
 
Annuisce e me la porge:
 
è bellissima, perfetta.
I suoi piccoli occhi mi fissano curiosi e le sue manine si allungano, toccandomi il viso.
 
Le bacio la candida fronte.
 
-Sei bellissima amore mio. Ti amo immensamente Primrose.- Mi volto verso Gale –Ti amo immensamente marito mio.-
 
-Vi amo così tanto.- mormora felice
 
Poggia il suo viso sulla mia spalla, mentre io poso il mio sul suo petto stringendo ancora Prim  tra le braccia.
 
Chiudo gli occhi e a poco a poco tutto si fa silenzioso e inizia a sparire.
Ma questa volta non ho paura: non è il buio che mi avvolge, ma una calda ed immensa luce.
 
 
 
Sorrido e mi lascio avvolgere da quella calda e rassicurante presenza.      



 
 
 
 

 
 
 
 
 





 
  
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