“Ragazzi per domani voglio che facciate un tema su quello che secondo voi è l'amore.”“Avete capito?”Urlò il professore mentre il suono della campanella gli faceva da sottofondo.Tutti i ragazzi uscirono di corsa,qualcuno fermandosi nel corridoio a parlare,altri correndo fuori,in giardino.
Così la classe di Andrew concludeva ogni giorno il suo obbligo scolastico.
Evitate tutte le persone che vedeva,come in un intricato labirinto, Andrew lasciò la scuola e tornò a casa.
Mangiò.
Evitò le domande di sua madre,veri e propri proiettili di un fucile,e si diresse verso la camera.
Passò l'intera giornata a guardare il soffitto,steso sul suo letto.
Faceva questo ogni pomeriggio. Guardare il soffitto.
Pensava alle cose più disparate e particolari. Meditava così tanto che,alla fine,i suoi pensieri non avevano più alcun significato. Assumevano la sembianza di una poltiglia di verdure. Sua madre si lamentava sempre di questo suo comportamento pigro,e,ormai,non sapeva più come spronare suo figlio a dedicarsi con piena volontà ad una buona carriera scolastica.
Mangiò di nuovo alle otto.
E,dopo aver evitato di nuovo le domande di sua madre,come un soldato in un campo minato,andò di nuovo in camera.
Si stese sul letto e guardò di nuovo il soffitto,fino a quando non si addormentò.
Il giorno dopo,il professor Hilman,professore di lettere,chiamò alla cattedra tre persone.
I “fortunati” avrebbero dovuto leggere i loro elaborati.
“Allora qua,subito,Alice,Jeff e..Andrew”
Subito tutti si accorsero che Andrew non aveva fatto niente. Nessuno,però,capiva perché egli si fosse alzato ugualmente.
I tre erano davanti al professore.
“Allora Andrew,inizi tu con tuo elaborato invisibile?”
Tutti risero.
Andrew si girò verso Alice,che era accanto a lui.
Alice,la ragazza che fin dalle elementari aveva amato e a cui non aveva svelato mai niente. Colpa,probabilmente, della la costante timidezza che avvolge ogni amore.
Improvvisamente,le prese le mani, e la baciò.
Silenzio.
Poi,sottovoce,si sentì uscire come un fuggitivo,dalla bocca di Andrew, un “ti amo” ricolmo di un sentimento che mai avevo sentito o sentirò.
Poi,Andrew,sorridendo,si voltò verso il professore,ancora sconvolto e indeciso sul da farsi, e gli disse:
“Questo è, per me, l'amore”.