I ragazzi dell'iwatobi erano riuniti sul tetto a pranzare. Haruka e Makoto discutevano tra loro. Rei notò che Nagisa era stranamente silenzioso. Di solito gli avrebbe fatto qualche scherzo o si sarebbe lamentato con Gou perchè voleva mangiare il panino-iwatobi o le avrebbe chiesto se aveva ancora le proteine alla fragola. Quel giorno invece era insolitamente tranquillo. Stava per chiedergli se andava tutto bene ma la campanella suonò decretando la fine della pausa pranzo e a malavoglia dovettero tornare alle loro classi.

Finita l'ora finalmente uscirono, “ahh che lezione fantastica! La fisica è una materia affascinate” disse Rei ben consapevole che Nagisa lo avrebbe preso in giro dandogli del fissato con la teoria. Il biondino si limitò a ridere cosa che sorprese rei. Decisamente c'era qualcosa che non andava. “Nagisa-kun.....sicuro che vada tutto bene?” chiese. “certo Rei-chan perchè non dovrebbe?” “ti preoccupi troppo” rispose Nagisa. “ah bene ok” disse Rei non del tutto convinto. C'era qualcosa che turbava Nagisa-kun e lui lo sapeva. Di solito il suo sorriso era splendente come il sole, ma quel sole era stato oscurato da una nuvola che Rei non riusciva a identificare. Si ritrovarono assieme ad Haru e Maokoto alla piscina per gli allenamenti pomeridiani. Haru ovviamente era già in acqua Rei potè scommettere che portasse il costume anche a scuola. “bene oggi ci alleneremo ancora per le staffette tutti pronti?” domandò Gou un coro di “siii” si levò dal gruppo. Mezz'ora gou decise di cambiare attività. “ok adesso voglio cronometrare i vostri tempi individuali per poi mostrarli al coach Sasabe”. I ragazzi si divisero per le varie corsie. Rei nuotò a farfalla, Makoto a dorso, Haru come sempre a stlie libero e Nagisa a rana. Finito l'allenamento Gou mostrò loro i risultati. “Nanase-kun come sempre perfetto, Makoto tu molto bene, anche tu rei.” disse entusiasta. Per poi avvicinarsi al bordo vasca. “Nagisa-kun tu sei peggiorato, sicuro che vada tutto bene?” chiese preoccupata al ragazzino biondo. “ahh. Certo Gou-chan e che...sono un po' stanco, ho dormito male” rispose lui “hmm ok ma ricordati che tu sei un atleta, devi prenderti cura di te, non puoi arrivare alla gara stanco” lo riproverò la ragazza.

Era il tramonto quando uscirono dalla piscina. E Rei per tutto il tempo aveva pensato solo a Nagisa. Sapeva che qualcosa lo turbava e voleva scoprire cosa!

“Nagisa-kun posso parlarti un attimo ?” chiese. “cosa c'è Rei-chan ho detto che va tutto bene” disse con un sorriso forzato. “no non va tutto bene!” rispose rei costrigendolo a voltarsi verso di lui “ cos'è che ti preoccupa? Dimmelo posso aiutarti. È per un brutto voto?” Nagisa vedendo la reazione di Rei non potè più fingere, “non voglio che tu te ne vadaaa!” urlò abbracciandolo e piangendo. “cosa!?” chiese rei confuso, “non negarlo ti ho visto in biblioteca l'altro giorno con il senpai del club di atletica ti ha chiesto di tornare” spiegò Nagisa singhiozzando. “perchè vuoi abbandonarci Rei-chan?” Rei rimase impietrito alla vista di quegli occhi colmi di lacrime. “Nagisa-kun io non voglio andarmene!” disse. “cosa....ma io ero in biblioteca quel giorno e ho sentito che parlavi con il senpai.” gli disse cercando di trattenere le lacrime. Rei lo guardò negli occhi. “Nagisa io non potrei mai abbandonarti” gli disse serio. “tu, assieme ad Haruka-senpai e Makoto-senpai siete i miei amici più cari” “oh grazie Rei-chann” gli disse Nagisa sorridendo finalmente. “ei Rei-chan cosa facciamo?” “andiamo a mangiare un gelato?” “domani farò un tempo fantastico a rana vedrai!” gli disse allegro. Rie sorrise il suo Nagisa era tornato il demonietto biondo di sempre.