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Autore: koala_hood    01/09/2014    1 recensioni
Tratto dalla storia:
Ormai è passato un anno e mezzo e quella ragazza è sempre li’ al suo fianco, al ragazzo di nome Mike, dai capelli colorati e dagli occhi trasparenti. È passato un anno e mezzo da quando lui è li’, fermo, sul lettino di un ospedale che non parla, che non vede, che non si muove, ma lei c’è.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                          WAKE ME UP
Ormai è passato un anno e mezzo e quella ragazza è sempre li’ al suo fianco, al ragazzo di nome Mike, dai capelli colorati e dagli occhi traparenti. È passato un anno e mezzo da quando lui è li’, fermo, sul lettino di un ospedale che non parla, che non vede, che non si muove, ma lei c’è. Shailene è sempre andata da quela sera in cui l’ha salvata... il suo eroe. Era la ragazza piu’ bella che Mike avesse mai visto: dai capelli col miele e gli occhi azzurri come l’oceano, la pelle candida e quell piccole lentiggini sulle guancie. Se ne era innamorato dalla prima volta in cui l’aveva vista, in quell’anno di prima elementare, ma era sempre stato troppo timido per parlarle. L’ha vista crescere e farsi sempre piu’ bella ma la paura lo ha sempre bloccato. Shailene era forse la ragazza piu’ popolare della scuola, ma non si è mai data arie: era una ragazza semplice e intelligiente, avrebbe voluto fare la fotografa per immortalare ogni piccolo dettaglio... perchè per lei nella vita tutto è importante. Mike non aveva amici perchè lui era lo strano o il diverso... veniva etichettato cosi’, ma non gli piaceva essere identificato, lui voleva essere uno come gli altri, ma un po’ speciale. Aveva la passione di dipingere, quando gli veniva in mente qualcosa prendeva un foglio e iniziava a disegnare, gli piacevano i colori e infatti lo si poteva notare dai suoi capelli. La priva volta che Shailene lo noto’ fu il primo anno di liceo, lui era solo in mensa, ma non sembrava triste... pensava che fosse un tipo davvero strano e quando lui alzo’ lo sguardo i loro occhi si incontrarono per la prima volta, poi lei gli sorrise e torno’ al tavolo con le sue amiche. Mike penso’ che il suo sorriso fosse il piu’ bello del mondo e che non se lo sarebbe mai dimenticato, lui era felice perchè finalmemte dopo tanto tempo lo aveva notato. Il giorno seguente Shailene era sempre piu’ curiosa di quel ragazzo misterioso, cosi’ chiuso... aveva una gran voglia di conoscerlo seppur le raccomandazioni delle amiche “Lui è strano” “non fidarti” “stai attenta”, ma non c’era niente da fare, quando si metteva in mente una cosa non c’era modo di farle cambiare idea. Cosi’ ando’ al suo tavolo, lo osservo’ e gli porse la mano –piacere io sono Shailene, tu?- il cuore le batteva forte, ma lei non ci faceva caso... voleva conoscerlo piu’ di ogni altra cosa. Si giro’ verso verso la ragazza un po’ intimorito e le strinse la mano calda e soffice, con le dita piccole e affusolate –M-Michael- -posso sedermi al tavolo con te?- chiese lei guardandolo attentamente –certo- continuava a chiedersi il perchè di quelle azioni, insomma cos’aveva trovato di tanto bello in lui da spingerla a sedersi al suo tavolo? –ehi stai bene? Sei un po’ pallido- la voce della ragazza gli rimbombava nelle orecchie, pensava che fosse un angelo perchè non c’era niente di piu’ perfetto.Shailene continuava ad analizzaro domandandosi cosa lo rendesse cosi’ speciale ai suoi occhi –si- si limito’ a rispondere e lei penso’ che fosse un tipo davvero buffo, il suo sguardo era dolce ma profondo –penso che diventeremo grandi amici Mike!- affermo’ poi, ora era sicura di quello che stava facendo e non sarebbe piu’ tornata indietero, se lui se ne sarebbe andato lei lo avrebbe seguito, ma non avrebbe mai lasciato. –perchè lo pensi? Io sono strano, non lo vedi?- chiese un po’ impacciato –bhe a me piacciono le persone strane- allora Mike sorrise, forse per la prima volta dopo tanto tempo, perchè con lei stava bene... si sentiva a casa. Un anno dopo è inutile dire che erano diventati inseparabili, molte ragazzi chiedevano a Shailene cosa ci trovasse in un tipo cosi’ e di lasciarlo perdere per mettersi con loro, ma lei aveva sempre rifiutato, loro erano migliori amici. La prima volta che Mike le racconto’ veramente del suo passato fu un pomeriggo caldo di estate, sotto una quercia: come ogni giorno non sapevano cosa fare e allora decisero semplicemente di parlare –Shailene vuoi sapere perchè sono sempre stato cosi’ strano?- -bhe Mike non sei costretto a dirmelo- disse lei, anche se la voglia di saperlo era molta, allora lui prese un bel respiro e inizio’ a raccontare, era molto che non ci pensava ed era molto che non predeva in mano una lametta per infrangere i suoi poveri polsi, era molto che la notte non faceva incubi e non si svegliava piangendo, era da quando lui e Shailene erano diventati amici, lei era la sua salvezza: con i suoi sorrisi e i suoi abbracci caldi. –sai quando ero piccolo io e i miei genitori eravamo una bella famiglia felice, facevamo tutto: andavamo in vacanza in posti bellissimi e ogni domenica andavamo a fare i pic nic, un giorno poi mentre stavamo andando a fare una gita una macchina ci venne addosso, ma fortunatamente nessuno di noi si fece nulla, pero’ ci portarono lo stessto all’ospedale per fare un controllo. Quel giorno fu il piu’ brutto della mia vita, perchè scoprirono che mia mamma aveva un tumore ma ormai non c’era piu’ niente che si potesse fare e le diedero solo un mese di vita. Cercammo di passarlo al meglio, con dei sorrisi finti e delle parole false “andrà meglio” “non preoccuarti” “non se ne andrà” “lei è forte”. Ma presto tutto ando’ in fumo perchè lei mori’e mio padre non era piu’ lo stesso: tornava la sera tardi, beveva e mi picchiava. Un giorno quando avevo circa 10 anni tornai a casa da scuola, ma lui non c’era cosi’ iniziai a chiamarlo, ma non rispondeva, infine andai nella sua camera da letto e lo trovai steso a terra su una pozza di sangue... si era suicidato con un colpo di pistola in testa. Ero scioccato e iniziai a piangere, con le poche forze avevo chiamai l’ospedale anche se non c’era piu’ niente da fare e poi mi portarono via. Fui adottato da una coppia che pero’ non mi diede molte attenzioni e respingevo chiunque cercasse di fare un po’ di amicizia, provarono a portarmi dallo psicologo ma non serviva a nulla. Ci fu un periodo in cui pensai di uccidermi e raggiungere i miei genitori lassu’ in cielo, ma poi ho incontrato te e tutto è cambiato... tu mi hai salvato, con i tuoi sorrisi e le tue parole dolci e io non so veramente come ringraziarti- ora Mike piangeva, le lacrime scendevano sulle sue guance e non c’era modo di fermarle, e anche Shailene era triste, non si era mai immaginata nulla di simile, non pensava che il suo passato fosse cosi’ terribile e lei non si era accorta di nulla. Lo abbraccio’ a lungo –io non ti lascero’ mai te lo prometto- gli sussuro’ in un orecchio, come se fosse un segreto. Un anno dopo all’età di 16 anni Mike si decise di rivelare i suoi sentimenti a Shailene, cosi’ la invito’ ad andare al ristorante. Lei era felicissima perchè era il suo primo appuntamento e non sapeva proprio cosa immaginare. Chiese consiglio alle sue amiche su cosa potesse insossare, ma era sempre indecisa, poi trovo’ nell’armadio un vestitino lungo fino a metà coscia azzurro con una cinturina di pelle dorata e senza spalline; era decisamente perfetto e penso’ di abbinarlo a una scarpa nera con il tacco. Si raccolse i capelli in una morbida treccia di lato e si mise un filo leggero di matita, voleva che tutto fosse perfetto. Mike era agitatissimo quella sera, voleva essere impeccabile, controllo’ piu’ volte di aver preso la collanina da regalare a Shailene e che il suo vestito non fosse rotto o sporcho, si fece la doccia piu’ lunga della sua vita e si spruzzo’ quintalate di profumo, guardo’ l’orario e per lui era già decisamente troppo tardi, cosi’ si fiondo’ fuori casa e si diresse a quella di Shailene. Aspetto’ qualche minuto prima di suonare il campanello, cercando di sistemare i suoi capelli neri e viola, poi si fece forza e premette il pulsante. Furono i minuti piu’ lunghi della sua vita e le venne ad aprire una ragazza meravigliosa, Shailene si senti’ per la prima volta impacciata ad avere Mike di fronte, cosi’ si guardo’ le scarpe –Perchè mi guardi cosi’? Non ti piaccio?- -s-sei stupenda, non so v-veramente cosa dire- allora sul piccolo viso di Shailene si dipinse un grande sorriso –anche tu sei molto bello!- e quella fu forse la prima volta il cui Mike arrossi’ davanti a lei –andiamo?- irruppe nel silenzio –dove mi porti?- chiese la ragazza curiosa –vedrai-. Si presero per mano e si incamminarono verso il ristorante, arrivarono in un posto molto tranquillo, dove le uniche luci erano quelle sulle pareti dell’edificio –ci andavo sempre con i miei genitori... ti piace?- chiese speranzoso fissando la ragazza che si guardava intorno come un bambino in un luna park –è bellissimo- entrarono e si sedettero in un tavolino con una candela al centro: era tutto perfettamente romantico, scambiarono qualche chiacchera e quando finirono di cenare uscirono dal ristorante e andarono a sedersi in un prato vicino. Mike era agitatissimo, stava per fare il passo piu’ grande della sua vita, mise una mano in tasca per assicurasi che lo scatolino fosse ancora li’ e lo senti’, lo afferro’ e lo tenè ben stretto in mano –Shailene- la richiamo’ –si?- si giro’ lei guardandolo –sai la nostra amicizia è forse una delle piu’ belle che possano esistere, ma io ho... emm.. diciamo iniziato a provare qualcosa di piu’- prese lo scatolino e con le mani tremanti lo apri’ davanti ai suoi occhi–ecco non so come dirtelo...vuoi essere la mia fidanzata?- Shailene faceva passare continuamente lo sguardo dalla meravigliosa collana agli occhi del ragazzo che aveva di fronte, le mancava il fiato per rispondere, cosi’ si avvicino’ a lui e fece combaciare per la prima volta le loro labbra, fu un bacio dolce e perfetto, sotto il cielo stellato e con la luna che li illuminava. Quando si allontanarono Mike mise la collanina al collo di Shailene e le sorrise –ti piace?- -si è stupenda- rimasero cosi’ per circa un ora, a guardare le stelle, lei sul petto di lui e tutti e due senza pensieri. –dai andiamo che ti riaccompagno a casa- disse lui alzandosi, le porse una mano per aiutarla a mettersi in piedi e si incamminarono. Arrvivarono dall’altra parte della casa di Shailene e si salutarono con un lungo bacio –sai Mike, io penso di amarti, di averti amato inconsapevolmente dalla prima volta in cui ti ho visto- -Anche io ti amo Shailene, sei la cosa piu’ bella che mi sia mai capitata: il mio angelo- sorrisero guardandosi –buona notte- le auguro’ Mike per poi darle un dolce bacio sul naso –notte- disse la ragazza, si volto’ e osservo’ la strada prima di attraversare, ma proprio quando lei era in mezzo una macchina sbuco’ dalla curva, lei si pietrifico’ davanti ai quei fari che l’accecavano, e fu solo questione di pochi secondi che Mike corse da lei e la spinse via per poi essere travolto dal veicolo che prosegui’ senza fermarsi. Shailene ancora scioccata rimase seduta sull’asfalto fissando il corpo immobile di Mike, si alzo’ dolorante e si avvicino’ a lui: lo chiamo’ piu’ volte, ma lui non rispose, era solo tutto sporco di sangue e con gli occhi chiusi –no no no! Ti prego Mike svegliati!- lo scosse senza successo, dal suo viso iniziarono a scendere delle lascrime e un dolore immenso la invase, senza di lui lei era sola, aveva un vuoto dentro e si senti’ male, continuo’ a gridare, priangere ed urlare in mezzo alla strada ma nessuno sembrava sentirla: estrasse dalla borsa il suo cellulare e chiamo’ l’ambulanza, da casa sua uscirono i suoi genitori, ma niente poteva aiutarla... in questo momento aveva solo bisogno di una persona che pero’ non c’era, e non c’era perchè l’aveva salvata, ci sarebbe potuta essere lei in quella situazione ma lui lo aveva impedito. Li portarono in ospedale, Shailene era assente, non parlava e non rispondeva alle domande dei medici, riusciva solo a piangere e a pensare a Mike, le medicarono le ferite che aveva sul braccio e sul ginocchio e dissero che poteva andare a casa, ma lei non se ne sarebbe andata senza il suo ragazzo, glie lo aveva promesso: non lo averebbe mai lasciato. Continuava a chiedere ai medici di Mike ma nessuno le dava risposte, poi durante la notte un dottore le comunico’ che era fuori pericolo ma era in coma e non sapevano quando si sarebbe svegliato. Shailene si senti’ molto sollevata, come se si fosse tolta un grande peso, non avrebbe potuto accettare che lui morisse al posto suo. Quella sera rimase con lui, lo vedeva attraverso un vetro, la sua pelle era diventata molto pallida e dalla sua espressione non trasparivano emozioni. In quel momento avrebbe voluto essere accanto a lui ad abbracciarlo ma i medici glie lo impedirono, era costretta a stargli distante, a sentire il ritmo regolare del suo cuore attraverso i macchinari, a vederlo circondato da tanti tubicini: non poteva sentire il calore del suo corpo, sentire la sua risata e guardare i suoi occhi. E questo la faceva stare male, come mai era stata. Il tempo passava e lei andava in quella stanza d’ospedale tutti i giorni, gli parlava e gli confidava tutti i suoi segreti come se lui potesse ascoltarla, un giorno decise pure di cambiargli la tinta e all’insaputa di tutti gli fece i capelli verdi, rosa , bianchi e neri: come se lui poteva vedersi e ogni volta gli domandava se gli piacessero. Cercava di ridere davanti a lui, non voleva sembrare debole, voleva auto convincersi che sarebbe andata meglio e che un giorno si sarebbe risvegliato. Alcune notti si fermava a dormire con lui, gli si sdraiava accanto, cercava di riposare e magari svegliarsi e scoprire che fosse tutto un giorno. A volte gli portava dei regali o gli faceva ascoltare delle canzoni, gli porto’ nella stanza tutti i suoi dipinti che aveva trovato, c’erano giorni in cui Shailene era felice e pensava che tutto sarebbe andato per il verso giusto, mentre altri in cui pensava che lui non si sarebbe piu’ svegliato, che sarebbe rimasta sola e allora piangeva sul suo lettino come per farsi sentire, lo implorava di apire gli occhi o dire una parola ma non successe mai nulla. Oggi è una solita giornata piovosa e Shailene come ogni pomeriggio si prepara per andare a trovare Mike, ha un grande mazzo di fiori da cambiare con quelli precedenti, prende il bus e arriva davanti all’ospedale, corre velocemente all’entrata e si dirige alla solita stanza, apre la porta lentamente e guarda verso il lettino –buon pomeriggio dormiglione!- -Cos’hai fatto di bello questa mattina?- nella stanza c’è solo silenzio, anche se Shailene spera di ricevere una risposta –sei sempre di poche parole vedo!- si siede accanto a lui e lo osserva, non è cambiato neanche un po’ –sai oggi la prof di italiano mi ha quasi mandata dal preside... diceva che non era attenta! Ma che ci posso fare io... vorrei essere sempre qui accanto a te e io devo essere la prima persona che vedi quando ti svegli...per me è importante sai?- -Mike... perchè non mi racconti qualcosa tu? Tipo..che ne so... cosa stai sognando di bello?! Io penso che sto diventando pazza... non ce la faccio piu’: perchè tu ora sei qui al posto mio e non è giusto capisci? Mi manchi tantissimo, mi mancano i pomeriggi passati insieme a scherzare, mi manca la tua risata contagiosa, mi macano i tuoi complimenti, mi manca quando eravamo solo noi due contro il mondo- le lacrime iniziano a scendere dal suo viso... cosa abituale in questi ultimi tempi. Qualcuno bussa alla porta cosi’ Shailene si alza e va ad aprire: i genitori affidatari di Mike. Saranno andati a trovarlo all’ospedale si e no 5 volte –volete che vi lasci soli?- -no, in verità vorremmo parlare con te- afferma la signora; Shailene ha paura, ha sempre avuto paura che loro prendessero quella decisione –non voglio fare molti giri di parole quindi andro’ al sodo, ci dispiace ma se Mike non si sveglia entro la fine del mese saremo costretti a... ecco insomma... a non pagare piu’ le spese del suo mantenimento- ecco, la sua paura piu’ grande si è avverata e allora lei non capisce piu’ niente ed inizia ad urlare e piangere disperatamente, perchè lei ha resistito sino ad ora e non possono lasciarlo morire, perchè lei è convinta che lui si sveglierà. Li caccia via dalla stanza e cerca di calmarsi, si sdraia accanto al ragazzo circondandolo con il braccio –hai sentito Mike? Hai capito cosa vogliono fare? Loro non ti vogliono piu’, ma io non gli permettero’ di lasciarti andare, te lo prometto- Un mese è quasi passato ed ora anche i medici dicono che non c’è piu’ niente da fare, lui non si sveglierà mai piu’: queste parole rimbombano nella mente di Shailene e lei non sa piu’ che fare... ha lottato, sino alla fine, ma ha perso e questo non riesce ad accettarlo.Un mese è finito e Mike non si è svegliato, i medici non lo mantengono piu’ ma Shailene continua ad andare da lui sino alla fine, perchè le promesse vanno mantenute. Al suo funerale ci sono solo lei e i genitori di Mike, lei piange disperatamente sulla sua tomba, scusandosi e chiedendogli perdono perchè lei sarebbe dovuta essere al suo posto... ormai ha perso la ragione: l’aveva lasciata con un “ti amo”, e quella sera aveva dato il suo primo bacio, si ricorda tutto come se il tempo non fosse passato e questo la distrugge ancora di piu’, ma non puo’ andare avanti cosi’. Ora è davanti alla finestra spalancata di casa sua, sa bene cosa fare e non ha paura perchè sa che quando tutto sarà finito potrà finalmente rivederlo... fa qualche passo in avanti, sale sul davanzale e guarda giu’ –Mike non preoccuparti sto arrivando- prende il suo ultimo respiro e si lascia cadere nel vuoto, le sembra di volare e sorride inconsapevolmente, ma poi un dolore immenso la invade d’appertutto e vede solo buio. Si risveglia in una stanza bianca e si domanda dove sia: ha un lungo camice bianco e alla finestra c’è una persona con i capelli verdi –Mike?- lo chiama, lui si gira e la rivede finalmente dopo tanto tempo, le sorride e le va subito in contro –Shailene! Non sai quanto ho desiderato rivederti... sai io ti sentivo, ascoltavo tutto quello che mi dicevi, ma purtroppo non potevo fare nulla...poi tu mi avevi salvato ed io ti ho ricambiato il favore, mi dispiace di averti fatto soffrire per cosi’ tanto tempo e per non essermi riuscito a risvegliare- dalle guancie della ragazza scendono lascrime di gioia e finalmente dopo tanto tempo le loro labbra si incontrano –mi è mancata la tua voce, i tuoi occhi, la tua risata, mi sei mancato tu- dice la ragazza ancora con le lacrime agli occhi –anche tu mi sei mancata ma dovevi vivere, perchè lo hai fatto?- -perchè io ti avevo promesso che non ti avrei mai lasciato ricordi?- sul viso di Mike si forma un grande sorriso -si e ora rimarremo insieme per sempre-.

HOLAAA PEOPLE!!
Che ve ne pare? Si lo so è un po' triste pero' avevo voglio di postarlo, è la prima ff che faccio su Mike  e... bho non mi sembra tanto brutta. Vi va di recensire? Mi faccio un po' di pubblicità: sto scrivendo una ff sempre sui 5sos, si chiama Tomorrow never dies quindi se vi va potete dargli una sbirciatina... Scusate eventuali errori grammaticali ora vi lascio un bacione <3
Frey_00

 
   
 
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