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Autore: Shadriene    15/01/2005    6 recensioni
La bambina abbracciò la madre e poi corse a prepararsi. Yolei la guardò contenta per come stavano andando le cose. Voleva dirlo a Ken a modo suo, senza i bambini per la casa… per una volta… forse sarebbe stata l’ultima serata calma che avrebbero avuto per molto tempo.
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ken Ichijoji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un nuovo arrivo

 

Una bambina dai lunghi capelli blu scuro correva su per le scale seguita da un bambino biondo che faceva gli scalini due alla volta per stare dietro all’amica.  Questa ad un tratto si fermò davanti ad una porta e cercando la chiave nelle tasche, l’aprì di scatto piombando dentro.

-         Mamma, sono a casa – urlò la bambina lasciando la cartella all’ingresso e lanciando il giubbotto verso l’appendi abiti mancandolo in pieno – mamma, lo sai vero che Tj rimane da noi fino a domenica?

La bambina non ottenendo risposta si avviò per la casa.  Arrivata in soggiorno si tolse le scarpe lasciandole sul tappeto, poi andò in cucina sperando di trovare qualcuno. Diede una rapida occhiata e agguantò un pacco di biscotti. Tornò in soggiorno dove Tj l’aspettava seduto sul divano, leggendo un fumetto. La bambina scrollò le spalle per far capire all’amico che non le importava se non c’era nessuno e si sedette accanto a lui offrendogli i biscotti.

-         Mamma non c’è – disse la bambina sgranocchiando un biscotto.

-         Lo vedo. Dove pensi che sia?

-         Mah, chi lo sa. Forse è andata a dare una mano al nonno. Meglio così, no? Possiamo fare quello che vogliamo.

-         YUKI!!!

I due bambini si guardarono negli occhi e Tj nascose in fretta il pacco di biscotti nella cartella, mentre Yuki raccattava le scarpe e le gettava sotto il divano. Una donna dai lunghi capelli viola entrò in soggiorno con aria minacciosa, mentre una bambina la seguiva tenendola stretta per la maglia.

-         Ciao mamma.

-         Buongiorno signora Ichijoji – disse Tj nervoso.

Yolei guardò i ragazzi severa, preparandosi a ripetere il discorso che ormai faceva ogni giorno a sua figlia, quando tornava da scuola.

-         Quante volte, no dico… quante volte ti ho detto che non devi lasciare le cose dove capitano quando torni a casa e soprattutto…

Yolei si abbassò e tirò fuori da sotto il divano le scarpe che poco prima la figlia aveva nascosto. Yuki deglutì e cercando di sembrare sorpresa guardò innocentemente la madre.

-         Guarda un po’… e queste come ci sono finite lì?

-         Yuki, fila in camera tua e inizia a fare i compiti – disse Yolei con un tono che non ammetteva repliche.

-         Ma mamma, domani non c’è scuola e Tj non è venuto per fare i compiti, almeno non oggi.

-         Io invece credo che lui sia più che d’accordo – disse Yolei lanciando un’occhiata al bambino.

-         Veramente preferirei andare fuori a giocare, è una bella giornata.

Yolei guardò severamente Tj, che si batté la mano sul capo come folgorato da una rivelazione.

-         Ma che stupido, certo che voglio fare i compiti!

-         Sapevo che era così – disse Yolei soddisfatta.

-         Coniglio – bisbigliò Yuki a denti stretti.

-         Casinista – rispose in un sussurro Tj, mentre con Yuki usciva dal soggiorno – ma almeno abbiamo ancora…

-         Ah Tj – disse Yolei bloccando il bambino – non vorrai rovinarti l’appetito prima di cena con quei biscotti?

 

********

 

Yolei era in cucina a fare la cena, quando il telefono squillò.  Afferrò il cordless e rispose sperando che non fosse una cosa troppo lunga, ma sentendo la voce dall’altra parte sospirò contenta.

-         Ciao, sei arrivata? – domandò Yolei alla sua interlocutrice – bene e non ti preoccupare, per noi non è un problema se Tj rimane tutto il fine settimana… piuttosto, sei sicura che non posso fare altro? D’accordo, allora passerà Matt a prenderlo… certo, stammi bene… a presto

Yolei chiuse la comunicazione e appoggiò l’apparecchio sul tavolo. Daisy era troppo occupata per i suoi gusti, prima o poi sarebbe scoppiata. Con tutto quello che faceva era una fortuna che non avesse già dato di matto e il fatto che Matt fosse spesso via per lavoro, non l’aiutava molto. Più di tutto le dispiaceva per Tj e Miki, che dovevano dividere Daisy con Digiworld, anche se poi lei cercava sempre di metterli al primo posto in tutto. Tirò un sospirò e osservò la testolina di sua figlia che disegnava in soggiorno. Era questo che le piaceva, poter stare sempre accanto ai suoi figli, vederli mentre dormono, mentre ridono, mentre giocano.

-         Mamma?

-         Sì tesoro? – domandò Yolei guardando la bambina mettersi in punta di piedi per osservarla mentre cucinava.

-         Perché non può rimanere anche Kiki a dormire da noi come Tj?

-         Amore, Kiki è più piccola di Tj e poi i suoi genitori non sono a casa questo fine settimana.

-         Ma allora perché quando non ci sono i suoi genitori lei va da Kanata?

-         Perché lui è suo cugino – disse Yolei paziente.

-         Perché lui è suo cugino e io no?

-         Bella domanda, sono svegli i bambini – disse un uomo entrando in cucina.

Yolei sorrise e la bambina saltò in braccio all’uomo che le diede un bacio sulla fronte, poi si avvicinò alla moglie e la baciò.

-         Tesoro, quanto tu e Kiki sarete più grandi, anche lei verrà a dormire da noi, ma per ora continuerà ad andare dagli zii.

-         Ma noi siamo già grandi! – disse la bambina sbuffando.

-         Lo so tesoro – disse Ken scompigliando i capelli alla figlia e mettendola a terra – ora perché non vai a chiamare quei due scalmanati e li dici di venire a cena?

-         Papà?

-         Sì?

-         Posso mangiare anche il tuo dolce? Stasera la mamma ha fatto il budino!

-         Certo – disse Ken sorridendo e facendo il solletico alla sua bambina.

Lei ridacchiò e abbracciò il padre per le gambe. Lui sorrise e le scompigliò i capelli.

-         Ti voglio tanto bene papà.

-         Anch’io tesoro… ora va a chiamare le due bestie e ti do il permesso di saltare sul letto di tua sorella se è necessario a smuoverla.

La bambina allargò gli occhi dalla gioia e corse verso la camera della sorella. Ken sentì i passetti della figlia allontanarsi e poi le urla arrabbiate di Yuki.

-         PAPÀ!!! ASUKA STA SALTANDO SUL MIO LETTO… PICCOLA PESTE, TIRA GIÙ LE MANI DAL MIO DIARIO!!!

-         Ken, per l’amore di Dio, fa qualcosa! Era proprio necessario aizzare Asuka contro sua sorella? Porta quelle tre pesti qui, subito… perché altrimenti sarai tua a fare i conti con me stasera.

-         Ora capisco da chi ha preso Yuki quel suo caratterino – disse Ken con un sorriso.

-         Ken, che hai detto? – domandò Yolei voltandosi e brandendo il mestolo, ma Ken era già uscito dalla cucina.

 

********

 

Ken crollò a letto esausto. Voleva un mondo di bene alle sue bambine, ma quando ci si mettevano riuscivano a distruggerlo o forse era solo la vecchiaia che ormai si faceva sentire. Tirò un sospirò e si voltò verso Yolei che si sedette accanto a lui accarezzandoli i capelli.

-         Sono tutti a dormire.

-         Era ora. Ricordami di dire a Matt che suo figlio non può più rimanere a dormire da noi quando lui è via – disse Ken sorridendo alla moglie – e soprattutto ricordami di dare un po’ di camomilla a nostra figlia.

-         Stupido… lo sai meglio di me che quei due assieme ne combinano di tutti i colori.

-         Mmm, d’accordo… non farò l’amico ingrato. Senti, perché non possiamo tenere la piccola Miki quando vanno via quei due? – domandò pensieroso Ken.

-         Io credo che Yuki preferisca la compagnia di Tj.

-         Lo so Yolei, è solo che io preferisco la compagnia di Miki…  è più facile da gestire, non ti contraddice mai ed è così dolce.

-         Ken, ha tre anni.

-         Infatti.

Yolei si distese accanto al marito e poggiò la testa sul suo petto. Lui la guardò dolcemente, poi le diede un bacio e la strinse forte a sé. Yolei ricambiò l’abbraccio baciandolo con passione e iniziò a sbottonargli la camicia, mentre lui le toglieva il maglione.

-         Mamma, papà?

Ken e Yolei sentendo quella vocina si staccarono di scatto e cercando di ricomporsi, fissarono la figura della figlia minore che si avvicinava al letto con in mano un orsacchiotto.

-         Posso dormire con voi?

Yolei sorrise alla bambina e Ken si passò una mano sul volto, poi sospirò e indicò alla bambina un posto fra lui e Yolei.

-         Su forza scricciolo, salta su.

La bambina sorrise e senza farselo ripetere balzò sul letto, accoccolandosi fra le braccia della madre. Ken le fece il solletico e Asuka ridacchiò, mentre la madre le carezzava con dolcezza i capelli.

-         A quanto pare ha preso il posto che volevo occupare io – disse Ken guardando la figlia che se ne stava beata fra le braccia della madre.

-         Mamma?

-         Sì?

-         Perché ti fai aiutare da papà per metterti il pigiama?

-         Come? – domandò perplessa Yolei.

-         Sì, prima… e per questo che vi siete staccati, perché non vuoi che si sappia che papà ti aiuta a vestirti.  Ma non ti preoccupare, non dirò il tuo segreto.

-         D’accordo – balbettò Yolei rossa come un peperone, non sapendo come rispondere alla figlia.

Ken intanto cercava di trattenere le risate. La genuina spontaneità di sua figlia era disarmante alle volte, ma quel giorno era stata straordinaria e la faccia di Yolei era troppo divertente.

-         Ora perché non dormiamo un po’? – domandò Yolei cercando di tirarsi fuori da quella situazione imbarazzante.

-         Certo, ma amore… non credi che prima debba aiutarti a metterti il pigiama? – domandò Ken ironico.

Yolei lanciò un’occhiataccia al marito che capendo l’antifona, prese la bambina in braccio avviandosi fuori dalla stanza.

-         Allora, ti sei già lavata i denti?

 

********

 

Yuki aprì la porta di casa di scattò e piombo dentro sfilandosi in fretta le scarpe e lanciando cartella e giubbotto si avviò in soggiorno, ma subito fece retromarcia vedendo sua madre seduta sul divano. Sperando di non essere vista, si avviò lentamente verso l’ingresso.

-         Yuki?

La bambina si bloccò pronta per la predica, ma Yolei le si avvicinò abbracciandola. Yuki rimase inebetita dallo strano comportamento della madre e la guardò perplessa da dietro gli occhiali.

-         Mamma, stai bene?

-         Mai stata meglio – disse Yolei battendosi una mano sul petto.

-         Se lo dici tu.

-         E per dimostrartelo, prepara pigiama e spazzolino… oggi vai a dormire da Tj!

Yuki sgranò gli occhi dalla sorpresa e aprì la bocca cercando di dire qualcosa, ma l’unica cosa che seppe fare fu abbracciare sua madre e darle un bacio sulla guancia.

-         Sei contenta vero?

-         Sì, però… sei proprio sicura di stare bene?

-         Certo, che ci fai ancora qui… vai a prepararti!

La bambina abbracciò la madre e poi corse a prepararsi. Yolei la guardò contenta per come stavano andando le cose. Voleva dirlo a Ken a modo suo, senza i bambini per la casa… per una volta… forse sarebbe stata l’ultima serata calma che avrebbero avuto per molto tempo. Sua madre non aveva fatto troppe domande quando le era piombata in casa chiedendole di tenere Asuka, le aveva soltanto sorriso, come se già sapesse tutto. Daisy poi le aveva fatto l’occhiolino e aveva detto che era il momento di ricambiarle il favore. Yolei sorrise. Non aveva detto niente ma pareva che loro avessero già capito tutto. Possibile che fosse così evidente?

-         Mamma, sono pronta.

-         Bene, andiamo?

 

********

 

Ken entrò in casa e si tolse il cappotto. Diede un’occhiata verso il soggiorno aspettando che Asuka gli venisse incontro come faceva sempre, ma non arrivò nessuno. Perplesso di avviò in cucina, ma non c’era nessuno.

-         Yolei, Yuki, Asuka… sono tornato.

-         Ciao – disse Yolei alle sue spalle, lui si voltò e venne travolto dalla moglie che lo baciò con passione.

-         Yolei e i bambini?

-         Asuka è dai miei e Daisy si è gentilmente offerta di tenerci Yuki – rispose Yolei riprendendo a baciarlo.

Ken abbracciò sua moglie e senza smettere di baciarla la prese in braccio portandola sul divano.

-         Come mai ci siamo mobilitati per una serata romantica fuori programma?

-         Perché ho una bella cosa da dirti – disse Yolei sorridente.

-         Daisy si è offerta di tenere quella peste di Yuki a tempo indeterminato? – chiese Ken ironico.

-         Stupido… c’è un nuovo arrivo in famiglia.

Yolei sorrise vedendo il marito sorridere e l’abbracciò mentre lui la riempiva di baci. Passarono tutta la notte insieme, dimenticandosi del tempo che passava e della cena che si stava raffreddando. Quando la mattina dopo Ken si svegliò, sorrise guardando il volto rilassato di Yolei… della madre dei suoi figli.  Le diede un bacio a fior di labbra e cercando di non svegliarla andò in cucina. Poco dopo tornò portando un vassoio con la colazione. Yolei sentendo l’odore del caffé aprì un occhio e sorrise, mentre Ken si sedeva accanto a lei.

-         Buongiorno amore, dormito bene?

Yolei non rispose ma gli diede un bacio, poi afferrò la tazza di caffé e iniziò a berlo. Ken prese l’altra tazza e senza smettere di guardare la moglie, bevve il caffé. Ma diversamente da ciò che immaginava, finita la colazione lei gli diede un ultimo bacio e andò a farsi una doccia. Ken la seguì perplesso.

-         Pensavo saremmo stati ancora un po’ assieme.

-         Bisogna andare a prendere i bambini – disse Yolei spogliandosi.

-         Su dai, perché non approfittiamo della gentilezza dei tuoi e di Daisy e non stiamo ancora un po’ assieme?

-         Perché sono già le undici e presto è ora di pranzo.

-         D’accordo, un ultimo bacio?

Yolei sorrise e baciò il marito prima d’infilarsi sotto la doccia. Ken sapeva che da adesso di momenti di calma fra loro due ce ne sarebbero stati molto, ma molto pochi. Dopo due volte poteva dirsi preparato, ma come presto si rese conto, non si è mai abbastanza preparati per una gravidanza.

 

***********

 

Ken sbadigliò e fissò l’amico che cucinava animatamente del riso al curry, nonostante fossero le due di notte.  Cercò di trattenere la testa dritta, la trattenne con una mano poggiando il gomito sul bancone, ma crollò stanco mentre Davis ridacchiava dietro ai fornelli.

-         Vita dura con Yolei.

-         Mi dispiace di averti disturbato – disse Ken – non avevo altra scelta.

-         Immagino – disse Davis divertito dalla situazione.

Quando Yolei si metteva in testa qualcosa era difficile smuoverla, se poi era incinta era ancora peggio. All’inizio c’erano state le nausee, poi gli sbalzi di umore ed ora le voglie. Se fossero state richieste normali non avrebbe avuto niente da ridire, ma ogni giorno erano richieste sempre più assurde. Non gli pareva fosse stato così anche le due volte prima… si era svegliata nel cuore della notte dicendo di volere del riso al curry.

-         Voglio del riso al curry.

-         D’accordo – disse Ken sbadigliando.

-         Il riso al curry che fa Davis.

Ken non ebbe bisogno del caffé per svegliarsi di colpo.

-         Ma Yolei, sono le due di notte… mi manderà letteralmente a cagare!

-         È o non è il tuo migliore amico? E poi non vorrai mica che il bambino nasca con voglia di riso al curry?

-         Specifica il riso al curry di Davis il bambino? – domandò Ken iniziando a vestirsi.

-         Esattamente.

-         Torno subito – disse Ken rinunciando a discutere.

-         Lo spero.

Davis diede un colpetto sulla spalla dell’amico e sorrise porgendogli una tazza di caffé. Ken gli sorrise grato.

-         Dai campione, che manca ancora un mese e poi è finita.

-         Ti sbagli, dopo non è che l’inizio – disse Ken bevendo un sorso di caffè.

-         Hai ragione, Kei per un anno intero pareva aver scambiato il giorno per la notte, per fortuna ora ha capito che di notte bisogna dormire.

-         Non mi ricordare… Yuki è stata pazzesca e poi a una voce. Ancora adesso quando la sento urlare mi vengono i brividi.

-         Chissà da chi ha preso – disse Davis ridacchiando.

-         Indubbiamente da Yolei – disse Ken finendo di bere il caffé – ed è meglio che vada se non voglio sentire la voce angelica di mia moglie.

Ken prese il riso al curry che Davis gli aveva preparato e lo salutò. Lui gli fece l’occhiolino e gli diede una pacca incoraggiante sulla spalla. Ken sorrise e uscì dal locale, sperando che per quella notte le voglie di Yolei si fossero placate.

 

********

 

Ken si affrettò lungo i corridoi dell’ospedale cercando la stanza dove era ricoverata Yolei. Si malediva per non esserci stato quando le si erano rotte le acque e appena la vide, distesa su quel letto circondata da sua madre e da quella di Yolei, non poté fare a meno di tirare un sospiro di sollievo.

-         Credevo non venissi più, il dottore ha detto che ormai manca poco… le contrazioni sono sempre più frequenti – disse sua madre abbracciando il figlio – noi due andiamo a casa, bisognerà preparare il pranzo alle bambine.

-         Certo – disse Ken avvicinandosi a Yolei che lo guardò in cagnesco.

-         Dov’eri finito? – domandò Yolei bruscamente – io sono qui a soffrire le pene dell’inferno per partorire un figlio tuo e tu… DOVE DIAVOLO… ahhhhhhh!!!!

-         Yolei, va tutto bene?

-         NO CHE NON VA TUTTO BENE, RAZZA D’IDIOTA – disse Yolei prendendo Ken per il colletto e avvicinando i loro volti – CHIAMA IL DOTTORE!!!! Ahhhhhhh!!!

Ken uscì fuori dalla stanza alla ricerca di un dottore che fortunatamente stava già arrivando perché informato dalla madre di Yolei di ciò che stava succedendo. Si avvicinò a Yolei e aiutato da due infermieri si preparò per farla partorire.

-         Le stia vicino… è il primo?

-         Il terzo.

-         Auguri – disse il dottore  - bene, ora inizi a spingere.

-         Oh, è facile per lei. Non deve mica lei far uscire un cocomero da un buco grande come un limone – disse Yolei acida stringendo forte la mano che Ken le porgeva.

-         AHHHHHHHHH!!!!! – urlarono Yolei e Ken per il dolore.

-         Bene… continui così – disse il dottore – iniziò a vedere la testa. Su forza, continui a spingere.

-         Yolei, spingi…

-         STA ZITTO!!! È COLPA TUA… NON POTEVI ANDARTI A BERE UNA BIRRA INVECE DI METTERMI INCINTA? – urlò Yolei in preda al dolore.

-         Ci siamo quasi, un ultimo sforzo.

Yolei strinse forte la mano di Ken e gli infilò le unghie nel palmo della mano, mentre lui cercava di resistere al dolore che gli stava provocando. Poi un pianto risuonò nella stanza e la presa di Yolei sulla sua mano diminuì. Il dottore sorrise e porse a Yolei un fagottino.

-         È un maschio!

-         Com’è bello! – disse Yolei stringendo delicatamente il bambino fra le sue braccia.

-         Ehi ciao, benvenuto fra noi – disse Ken al bambino – piccolo Yusuke, che ne dici, il mondo fuori è come te lo immaginavi?

-         Yusuke, mi piace – disse Yolei pensierosa.

-         Sono state le bambine a sceglierlo.

-         Beh, allora è ancora più bello.

Ken diede un bacio sulla fronte al bambino, poi sorrise e baciò sua moglie.

-         Ultimo figlio d’accordo? – disse Ken guardando il piccolino fra le braccia della madre.

-         Di nuovo… sono stata così cattiva con te anche questa volta?

Ken non rispose, ma le diede soltanto un bacio, poi si sedette accanto a lei e per un’infinità di tempo rimasero a contemplare il frutto del loro amore, quella nuova vita che cominciava a vivere e che già sapevano di amare con tutto il loro cuore.

 

**

FINE

**

 

 

Salve a tutti!!! Pensavate di esservi liberati di me!!! Come vedete ho utilizzato la mia idea, che mi sono resa conto non era troppo difficile da attuare, ma lo ripeto se avete qualche richiesta (non troppo fuori dagli schemi possibilmente), io sono disponibile ad attuarla (sempre se riesco ad inventarmi qualcosa… ^^). E poi le one short sono facili perchè richiedono meno lavoro e mi aiutano a passare le ore noiose di storia ^^.  Spero che vi sia piaciuta questa one short, io mi sono divertita un mondo a farla, spero solo di non essere uscita fuori dai caratteri originali dei personaggi. Ho cercato di essere fedele in campo figli e mestieri dei digiprescelti, come si è visto alla fine della serie. L’uniche imperfezioni sono dovute al fatto che volevo che Yolei avesse due figlie e poi un figlio maschio, mentre Tai e Sora stanno assieme (cosa che a mio disappunto non è successa nella realtà), così come Matt sta sempre con la nostra Daisy… beh, lei ormai c’è sempre… i nomi dei figli sono di mia inventiva, perché non sapevo dove cercargli, sempre se ci fossero da qualche parte ^^

Comunque vorrei ringraziare chi ha recensito l’ultima mia one short, Un amore speciale

 

 

 

 

Francesca akira89: come vedi alla fine mi sono decisa a torturare Ken… che ne dici ho fatto un buon lavoro? Grazie infinite per la recensione e a presto!

LightAngel: ed ecco che ho postato una nuova one short… comunque per ora sarà difficile che faccia qualche ff più lunga, perché presto inizia il secondo quadrimestre e questo anno con la matura alle porte sarà un vero inferno (già adesso i professori rompono che è una meraviglia ^^), quindi preferisco dedicarmi a The end of hope e intanto pensare a qualche bella idea per una ff più lunga dei digimon ^^ Sono contenta che ti sia piaciuta la scena iniziale, è quella che mi ha appassionato di più. Grazie per i complimenti e alla prossima!

Ary88: scherzavi quando mi chiedevi il parto di Sora o dicevi sul serio *Pé che suda freddo*, perché in tutta sincerità non saprei da dove cominciare ^^’’ proverò a vedere se riesco a inventarmi qualcosa come Tai e Sora in versione genitore, ma non prometto niente finchè non ce l’avrò nero su bianco. Sono contenta che ti sia piaciuta così tanto la one short Taiora, perché avevo il dubbio atroce di aver combinato un disastro su questo fronte. Grazie ancora per tutti i complimenti e sono felice di averti fatto contenta. Non ti preoccupare, leggi la ff quando hai tempo, la scuola è veramente maledetta, fortunatamente mi mancano ancora un paio di mesi… anche se poi si ricomincia, da capo. Non si finisce mai di studiare nella vita ^^.  Un bacione e a presto!

Sindy90: che dire… le tue recensioni mi mettono sempre di buon umore. Credimi, sul serio la scorsa one short non mi convinceva molto, questa mi piace molto di più (e magari mi sbaglio come mio solito… ^^’’). Spero di aver centrato il carattere dei personaggi anche questa volta… Yolei mi pare giusta, forse Ken un pochino… va beh, lascio a voi l’opinione ^^ grazie ancora per la recensione e alla prossima!

Driger:  beh… che dire, devo farti i complimenti per essere riuscita a leggere la mia ff “La pace per sempre” tutta in una volta sola, io stessa non riuscirei a fare una cosa simile. Sono contenta che ti sia piaciuta e che ti sia piaciuta anche la mia one short. Un bacio e a presto!

Un bacione a tutti quanti e ricordatevi di recensire!!!

A presto

   
 
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