E siamo qui con una terza storia....vi dico solo che alcuni echelon,mi hanno chiesto di pubblicare. Esssendo abbastanza soddisfatta di questa storia,ho deciso di prendermi di coraggio..e niente,spero vi piaccia! :)
2008


2011
 
Forse dovevo smetterla con quei party. Essendo una modella,partecipavo a qualsiasi cosa che comprendesse paparazzi per poter alzare la mia fama. Era aumentata si,ma non potevo di certo dire,di essere felice. Forse avevo bisogno di far un sorriso falso e auto convincermi di essere felice. Felice,almeno per la stampa. Per quasi tre anni cresci la tua sorellina più piccola e ti prendi cura di tuo padre. Mentre tuo padre,ha deciso che si stava stancando di tutti noi,ha deciso di andarsene e trovarsi una donna da sposare. E in quel momento,avevo avuto quello che volevo:volevo scappare dall’Italia e l’ho fatto. Volevo non vedere mio padre con quella spregevole donna,motivo di abbandono. Volevo fare qualcosa nella vita che non fosse porgere fazzolettini,per asciugare le lacrime a mia madre,la quale non si era ripresa dopo due anni. E volevo scappare a Los Angeles. La chiamano la città degli angeli ed hanno ragione. Sono una modella,sono più o meno carina,sono giovane. Ma so che tutto questo non durerà. Questo non era quello che volevo e non lo volevo così giovane. Ma per scappare,questo e altro. Avrei fatto qualsiasi cosa pur di non vivere in quella casa. E ci ero riuscita,e come se ci ero riuscita. Quando entrai in quella sala,sapevo soltanto che avrei bevuto come una spugna. Ero una modella..e mi trovavo in questo momento a Londra,perché non approfittarsi  di questa opportunità che mi viene data. Spintonai la gente fino a creare una separazione tra la folla. Dovevo solo trovare il bancone e mi sarei sentita meglio. Quando finalmente,riuscii a intravedere il paradiso,mi fiondai immediatamente vicino al bancone..
-Qualsiasi cosa tu voglia fare,fallo… non esitare.- dissi al cameriere. Si dileguò preparando qualcosa di strano…poteva esserci anche della droga,ma tutto questo non m’importava. Certo che ero proprio una cretina dalle epiche dimensioni. Il ragazzo mi porse il bicchiere:era verde….un liquido verde. Per un attimo,pensai di trovarmi in Shadowhunters:temevo diventassi un Tomo.
- Non ti mangia mica…- una voce accanto a me,rise. Non trovavo niente di divertente. Riuscii a vederlo solo quando si mosse per prendere un bicchierino.-Se hai ordinato,dovresti berlo..-
-Sai,ho preso un cocktail perché mi piace vedere come lo preparano.- dissi alzando un sopracciglio.
-Ma che hai il ciclo?- quella volta si che risi di gusto.
-Passato la settimana scorsa…non sarei venuta qui,altrimenti!- gli risposi mentre presi il bicchiere in mano. Lo portai alle labbra fino a berne qualche sorso.
-Okay,forse non avrei dovuto dirlo.- scolò il bicchierino.-Cameriere,un altro bicchiere.- si mise a battere il bicchierino di vetro.-Ah si,io sono Jared. Mi porse la mano.
-Matilda.- risposi con tutta calma……