02/09/2014
4 recensioniUn tocco che scaccia via la solitudine
A Dean piaceva toccare il suo fratellino Sammy.
Era il suo fratellino, la sua famiglia, oltre a suo padre.
John però era un padre algido, distante, non incline al contatto fisico
E Dean scopri invece di averne tanto bisogno, a diciannove anni.
Sammy, il suo fratellino, che di anni ne aveva quindici, era diverso dal padre.
Era piccolo, tenero, dolce, innocente, intelligente.
Non rifiutava il contatto fisico. Specialmente il suo.
Da quando la loro mamma era morta in un incendio per colpa di un demone, il loro padre cacciava ogni mostro possibile, nella speranza di scovare proprio quello che aveva ucciso la loro mammina.
John aveva preteso che anche i loro figli cacciassero, li addestrava, solo cosi, crescendo come dei guerrieri, sarebbero stati al sicuro, diceva.
Dean non credeva che il suo fratellino Sammy fosse d’accordo con l’idea del padre.
A quindici anni vorresti solo avere un approdo sicuro, non cambiare sempre città, non cambiare sempre scuola, e neanche ogni volta amici.
Sammy era taciturno e timido, e Dean temeva che il suo fratellino si sarebbe chiuso sempre di più in sé stesso.
Pensò che non era saggio che lo lasciasse solo troppo a lungo.
Sam tendeva a ricercare la solitudine e a chiudersi nella loro stanza, buttarsi sul letto e restarci, fingendo di dormire.
A Dean questa cosa preoccupava.
Era per questo che non lo lasciava solo troppo a lungo. Quando vedeva che tendeva a rifugiarsi nella loro stanza e si buttava sul letto, lo raggiungeva piano, e si avvicinava al suo letto.
Si sedeva, seppur rimanendo distante, per concedergli il suo spazio personale.
Sapeva per esperienza che gli adolescenti non vogliono essere disturbati o indotti ad abbandonare il loro angolo di solitudine, quando lo ricercano.
Era per questo che Dean non insisteva, preferiva a quel punto, sedersi sul letto, e sfiorargli la schiena con le dita, come per fargli capire che lui c’era, che era li, se aveva bisogno.
Scopriva che Sam non lo mandava mai via, anzi, sembrava provare conforto da quel lieve contatto.
Quando Dean scopri che a Sam piaceva che faceva questo, lo fece diventare un’abitudine.
Note dell'autrice:
si, lo so...pubblico come una pazza sempre più storie.... xd
è che sono ossessionata dalla ricerca della poesia, della delicatezza, e quindi continuo a pubblicare storie sempre diverse....in Ti odio e ti Amo mi ci stavo avvicinando, ma poi come al solito è subentrata subito la passione xd questa volta vorrei concentrarmi su una storia più delicata incentrata su Dean e Sam, più poetica...vediamo se ci riesco!!
Non preoccupatevi per il fattore età, so che Sammy è piccolo, perciò vado con i piedi di piombo, tranquilli xd