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Autore: _Lullaby99_    02/09/2014    5 recensioni
[ PercyJackson!AU ]
Dal Prologo: " Per quella sera preferirono far finta che nulla fosse accaduto, continuando a giocare, seppur ancora leggermente pensierosi, al loro amato pinnacolo. Non sapevano che da lì a qualche anno a venire quella profezia non sarebbe più risultata per loro una sciocchezza che all’Oracolo di Delfi era passata per la mente durante una sera d’estate. "
La mia prima long, spero vi piaccia! ^^
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '- Il Caduceo, il Sole, l'Incudine e il Cinghiale -'
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Capitolo 1
 

Evitare di morire durante l’ora
di Educazione Fisica 

Hiccup
 
-    Haddock, alza quelle chiappe e corri più velocemente! – l’odioso professore di Educazione Fisica lo richiamò per essersi seduto sul pavimento della palestra durante la corsa di “ riscaldamento “
In realtà, per il professor He-goat, il termine corsa di riscaldamento era intenso più come “ fare venti giri per il perimetro della palestra correndo velocemente “ ed Hiccup non era proprio il tipo che eccelleva in questo tipo di cose. Come se non bastasse, non riusciva proprio a capire perché un uomo così basso e in carne avesse deciso di diventare un docente di Educazione Fisica. Non correva, non aiutava i suoi alunni, non mostrava come si eseguivano correttamente gli esercizi, si limitava solamente a impartire ordini e a sgridare chiunque non li rispettasse. Inoltre il professore zoppicava vistosamente e andava in giro con le stampelle da mesi, ma, nonostante ciò, continuava a comportarsi da dittatore ed Hiccup era uno delle sue vittime preferite, anche se lui non riusciva a comprenderne il motivo. 
Cercò di non fare storie, fece finta di riallacciarsi le scarpe e continuò a correre, nonostante l’aria nei suoi polmoni cominciasse a mancare sempre di più. 
-    Avanti, più veloce, Haddock! Non sono venuto fin qui per vederti stramazzare a terra! – 
-    Ve... venuto... venuto fin qui? – riuscì a chiedere Hiccup con quel poco di fiato che gli rimaneva in corpo. 
Il professore si portò una mano alla fronte e cominciò a colpirsela ripetutamente, dandosi dello stupido a bassa voce. 
-    Ma si, venuto da... dal posto in cui sono nato! Sai che mi sono trasferito, no? – cercò di rimediare all’errore l’ometto.
Per fortuna del professore, Hiccup non ebbe la forza di controbattere, bensì si limitò a cadere a terra, sfinito. La vista gli si era offuscata e cominciava a vederci doppio.  Tutti i ragazzi della sua classe lo fissavano. C’era chi rideva di gusto e chi preoccupato chiedeva l’aiuto del professore. ' Perfetto, l’ennesima figuraccia ', pensò.
Una sensazione gelida poi gli attraversò il corpo inerme, facendolo sobbalzare. L’insegnante gli aveva appena rovesciato un secchio di acqua fresca in piena faccia. 
-    Se tutti gli eroi fossero come te, l’Olimpo sarebbe morto e sepolto da un pezzo. – 
-    L’Olimpo? – chiese un’alunna al professore che la zittì arrabbiato, più con se stesso che con lei
-    Dicevo solamente che così non va! Devi allenarti se vuoi superare la mia classe, non posso venire a raccogliere sempre il solito corpo cadaverico da terra! –
Il ragazzo annuì dal pavimento, facendo poi il segno dell’ok con la mano sinistra. L’insegnante, dopo un attimo di indecisione, gli porse una mano e lo aiutò ad alzarsi. Visto da vicino, il professor He-goat era ancora più basso e tondo, eppure Hiccup non era un gigante.
-    Va a bere qualcosa, ragazzino. Ti voglio qui tra pochi minuti, intesi?! –
-    Si, signore. – rispose il preso in causa con la voce ancora lieve e spossata.
Si trascinò così nel corridoio e si diresse verso uno dei distributori automatici di cui la scuola disponeva. Scelse di prendere solo un po’ d’acqua dato che, dopo essersi rinfrescato, sarebbe dovuto tornare ad ammazzarsi in palestra e quello che voleva di sicuro evitare era vomitare davanti a tutta la classe. Si sedette su una panchina e cominciò a bere. 
Il corridoio era deserto, tutti gli alunni erano nelle loro aule. Strano a dirsi, ma anche i custodi sembravano impegnati in qualcosa di diverso dallo stare in panciolle tutto il giorno. 
Il ragazzo continuava a sorseggiare l’acqua che aveva acquistato quando dei passi lo fecero destare. Il preside della scuola, il signor Ashton, stava facendo uno dei suoi soliti giri di perlustrazione, quelli in cui controllava che nella sua scuola tutto fosse perfetto come lui voleva. 
-    Cosa ci fa qui, signor Haddock? – la voce grave del preside lo fece spaventare, dato che era appena apparso dal nulla davanti a lui 
-    Come... cosa? –
-    Le ho chiesto cosa ci faceva qui. – ripeté spazientito l’omone.
Il signor Ashton era un uomo corpulento e muscoloso, uno di quei tipi da cui ogni persona sana di mente preferiva stare alla larga. Gli insegnanti infatti erano tutti terrorizzati da lui: cercavano costantemente di accontentare ogni sua richiesta e di accattivarselo per evitare eventuali problemi ed accaparrarsi, magari, qualche giorno di ferie extra. L’unico docente che faceva eccezione era appunto il professore He-goat che, ogni singola volta in cui incontrava il preside, cominciava a guardarlo con fare sospettoso, evitando costantemente di rivolgergli la parola. 
-    Io ecco... mi sono sentito male durante l’ora di Educazione Fisica e il professore mi ha consigliato di andare a prendere qualcosa per ... rinfrescarmi. –
Hiccup si aspettava una reazione furiosa da parte del preside che non voleva assolutamente che i suoi alunni fossero lasciati da soli a provvedere a se stessi, nonostante fossero tutti in grado di intendere e di volere. Invece il signor Ashton sorrise, come se fosse felice di vederlo lì, da solo, nel corridoio. Ma quel sorriso non era un sorriso genuino, bensì piuttosto inquietante. Era come se volesse mangiarselo vivo.
Fu un attimo, infatti. Hiccup si ritrovò con le spalle al muro e la mano destra del signor Ashton stretta intorno al collo.
-    Finalmente quella testa di capra di Filottete ha lasciato l’Incudine solo! Aspettavo questo momento da quando tua madre ti ha iscritto a questa scuola. – affermò con voce maligna l’uomo mentre stringeva sempre di più la presa sul collo del ragazzo.
Hiccup si dimenava ma le sue braccia esili non potevano nulla contro quelle potenti del preside. Aveva paura e si sentiva confuso. L’aveva chiamato Incudine e non sapeva il perché. 
-    Avrei voluto avere il piacere di uccidere anche gli altri tre, ma già uno di voi mancante significa il non compimento della profezia. – rise soddisfatto mentre Hiccup cominciava a vederci tutto nero. 
Ragazzino ucciso dal preside psicopatico della sua scuola. Il lentigginoso immaginava di già i titoli dei giornali del giorno dopo. L’unica cosa per cui si preoccupava davvero era però il dispiacere che sua madre avrebbe provato e i sensi di colpa che si sarebbe portata da lì al resto della sua vita visto che era stata lei ad insistere nel mandarlo in quella scuola. 
Quando tutto sembrava perduto, il preside allentò la presa, lasciando cadere il moro a terra. Questo tossì e, dopo essersi preso un attimo per riprendersi, alzò gli occhi verso quello che prima era il signor Ashton. Il suo volto era lo stesso ma, adesso, aveva il corpo di un leone e la coda di uno scorpione, con tanto di artiglio velenoso alla fine. 
Si dimenava, come se qualcosa di invisibile lo stesse attaccando da dietro. Poi, delle corna caprine si intravidero dietro la creatura. L’ometto aggrappato al collo del mostro aveva un viso famigliare. Hiccup si strofinò gli occhi per vederci meglio: era il signor He-goat ed aveva, oltre alle corna, delle zampe pelose da capra. 
-    Signor He-goat...? –
-    Haddock, dammi una mano invece di stare lì impalato! – urlò l’uomo capra - Trattienili la coda e attento a non farti uccidere! – 
Hiccup pensò che il suo insegnante di Educazione Fisica doveva essere davvero molto coraggio per impartire ordini anche in versione animale, per nulla preoccupato che qualcuno potesse mettere in forno la sua parte caprina. 
-    Come faccio a trattenergli la coda?! – 
-    Buttatici sopra! –
-    Come scusa...? -
-    Tu sei bravo a cadere tramortito a terra, no? Fallo anche adesso, ragazzino, senza pensarci! – 
Il moro fece ciò che l’insegnante gli aveva chiesto, ma fu molto più difficile che cadere dopo una lunga corsa stremante. Trattenne con tutta la forza che gli era rimasta in corpo la coda del mostro, evitando meglio che poteva l’artiglio velenoso, mentre il signor He-goat gli puntava l’ascia alla gola.
-    Dimmi per chi lavori, brutto ceffo! –
Adesso il signor Ashton sembrava un gattino indifeso agli occhi del ragazzo a cui scappò una mezza risata. Aveva sul serio paura di un ometto alto così poco che lo minacciava con un’ascia? 
-    Lavoro per il signore delle tenebre. Vi ucciderà tutti! –
-    Si, si, certo, il signore delle tenebre . Va  a farti un giro al Tartaro! – e, in un attimo, dopo un bel colpo di ascia alla gola, il mostro si disintegrò in tanti granelli di sabbia.
-    Come... cosa...? –
-    Dobbiamo andare via, ragazzino, rimandiamo le domande a dopo. Veloce! –
L’uomo-capra afferrò il braccio del ragazzo che non ebbe il tempo di comprendere a pieno ciò che era appena successo. Il signore delle tenebre? L’incudine? Un mostro assetato di sangue che aveva cercato di ucciderlo? Questo si che era strano. 
Uscirono in fretta dall’istituto e si diressero all’auto del signor He-goat. Non sembrava potesse partire, vecchia com’era, ma l’uomo era piuttosto convinto che li avrebbe portati dove dovevano andare.
-    Dovrei avvisare mia madre... Io non posso venire con lei, non so dove mi sta portando!  -
-    Valka sapeva che sarebbe successo un giorno, sa tutto di te e di tuo padre. Ti ha protetto per tutti questi anni grazie alla sua dote di vedere attraverso la Foschia. –
-    La cosa? –
-    Ne parliamo quando saremo al Campo, ti spiegherò tutto lì. Adesso dobbiamo urgentemente andarci, Nord non sarà felice di quello che è appena successo. –
L’uomo-capra mise in moto l’auto ed Hiccup solo in quel momento si chiese come un uomo così basso potesse raggiungere i pedali della vettura. 
-    Come fa a guidare... così? – chiese il moro indicando l’enorme spazio che c’era tra i pedali ed i piedi del guidatore
-    Mettiti la cintura e sta tranquillo. Sarà un bel viaggio. – rispose l’ex insegnante mentre, con le stampelle, premeva il pedale dell’accelerazione.
Hiccup spalancò i suoi occhi verdi, più per lo spavento che per lo stupore. Stava guidando con le stampelle? Non era un comportamento altamente illegale? 
-    Sta.. sta... –
-    Ti ho detto di fare silenzio, Haddock! È più difficile di quanto sembri. Stupidi aggeggi mortali! –
La macchina partì alla velocità della luce e, per tutto il resto del loro viaggio, Hiccup fece del suo meglio per mantenere la calma mentre il suo professore, del tutto disinvolto, evitava le altre vetture esclamando contento: 
-    Non ho mai fatto nulla di più eccitante in vita mia! -

***

-    Siamo quasi giunti a destinazione. – affermò il signor He-goat qualche ora dopo quando ebbero sorpassato il cartello con su scritto Long Island – Ah, il mio vero nome è Filottete, ma chiamami Fil, e inoltre avrai intuito che sono un satiro. – 
Il ragazzo annuì, nervoso. Ecco perché il mostro aveva detto quella testa di capra di Filottete
-    Quindi lei mi ha.. protetto per tutto questo tempo a scuola? –
-    Si. Noi satiri fiutiamo l’odore dei mostri, per questo veniamo mandati nelle scuole a reclutare e proteggere i semidei non ancora giunti al Campo. –
-    Di quale Campo parla? E che significa questa storia del semidio? –
-    Il Campo Mezzosangue. Tu sei un semidio perché hai la madre mortale ed il padre divino. –
-    Padre divino? –
-    Si. Uh guarda, siamo arrivati! –
Il satiro accostò burberamente l’auto nei pressi di una collina. Il viaggio burrascoso e quella frenata improvvisa aveva fatto venire ad Hiccup una nausea pazzesca, ma dovette reprimere qualsiasi liquido avesse intenzione di uscire dal suo corpo date le minacce che il satiro gli aveva fatto poco prima. 
-    Andiamo, vomiterai più tardi! – 
Filottete lo trascinò su per la collina mentre il ragazzo continuava a porre domande su domande.
-    Quel mostro era una... manticora, vero? –
-    Hai avuto un’ottima insegnate di Mito, ragazzino. – si complimentò il satiro - Si, lo era. –
-    E ce ne sono altre in giro? – chiese nuovamente preoccupato
-     Se ce ne sono? Ne incontrerai a bizzeffe in giro! Ma, fin quando sarai al Campo Mezzosangue, sarai al sicuro. Abbiamo una barriera che ci protegge. –
Hiccup deglutì a vuoto. Avrebbe dovuto affrontare quel tipo di mostro ogni giorno, da come aveva fatto intuire Fil. 
Dopo un lungo cammino, finalmente giunsero al luogo di cui il satiro aveva tanto parlato. 
-    Benvenuto al Campo Mezzosangue, Haddock. –

 

N.A.: Quanti di voi hanno gioito nel non vedere le note inziali? Ho capito che con le mie... malattie mentali vi annoiavo solo, perciò ho evitato e ho lasciato tutto alla fine.  xD Ok, allora... da dove cominciamo... ah si. Ogni capitolo sarà scritto in terza persona ma con il POV di uno dei nostri quattro protagonisti. Ho preso ispirazione da Eroi dell'Olimpo per questa cosa xD
Da questo capitolo fino al Capitolo 3 il POV sarà di Hiccup, dato che gli altri li dobbiamo ancora introdurre ( a mio malincuore =( ). Un'altra cosa che volevo dirvi, questa meno piacevole =(. Tutti coloro che hanno letto la mia One Shot nella raccolta, Il CampHalfBlood!AU,  potrebbero annoiarsi leggermente nel Capitolo 2 e per questo chiedo umilmente perdono. E' solo che l'incontro dei nostri quattro al Campo me lo sono da sempre immaginato così e non sono riuscita a fare altrimenti. Ma, e sottolineo Ma, per rendere il tutto piacevole anche a voi, ho cambiato qualche cosuccia, aggiungendo personaggi e facendo qualche piccola modifica esilarante. Non parliamo del futuro però, torniamo a noi
Il Capitolo 1 è un po' cortino a mio parere, ma sarà l'ultimo di queste dimensioni, promesso! Poi, perdonatemi per il cognome che Filottete ha dovuto assumere nella sua missione sotto copertura ( xD ). Molti si staranno chiedendo: Ma perchè scusa? Beh, semplicemente perché in inglese He-goat significa appunto capra, quindi... non ho avuto molta fantasia xD E, per quanto riguarda il signor Ashton, non scervellatevi, l'ho inventato io. Sarà l'unico personaggio non riconducibile all'universo Disney/NON, promesso! ^^ Bene, bene... credo di aver detto tutto.
Il prossimo aggiornamento avverà tra un paio di giorni, credo, imprevisti esclusi. Quindi, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e aspetto con ansia le vostre recensioni. 
Ne approffito un attimo per ringraziare tutti coloro che hanno inserito questa storia tra le seguite, vi adoro! <3 E ovviamente, anche tutti coloro che leggono solamente, dato che io ho fatto parte per molto della categoria " lettori silenziosi " quindi, vi capisco xD E va be', per gli altri che recensiscono avrò modo di ringraziarli nelle recensioni. Grazie a tutti, senza di voi a sostenermi non sarei qui a pubblicare tutto ciò. <3 ^^
Alla prossima! <3 
 
 
  
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