Appena arrivati all’istituto Jace prese per mano la ragazza e la guidò verso un posto che conoscevano bene: il giardino botanico di Hodge. Per colpa della mancanza del proprietario e del freddo newyorkese, la varietà e il numero delle piante era diminuito, ma la magia che permeava in quel luogo era la stessa che ricordavano dall’ultima volta. Quel luogo era il simbolo del loro amore, quello sbocciato, ma per molto tempo proibito dalla situazione e dalle circostanze. Si sedettero nello stesso luogo di quel giorno che sembrava lontanissimo. Jace non parlò subito, aspettò che Clary smettesse di guardarsi intorno e di annusare l’aria e che le sue ciglia non fremessero e le dita non si contorcessero più, quando vedeva qualcosa che voleva dipingere. Quando lei tornò a concentrarsi su di lui, Jace le porse una scatolina blu, di velluto e le disse, invitandola ad aprirla, - Il giorno del tuo compleanno, proprio qui, quando ti ho regalato la strega luce, mi dicesti che le donne quando chiedevano una grossa pietra non intendevano letteralmente. Ho deciso di rimediare - . Le lacrime minacciavano di scendere dagli occhi di Clary quando vide il regalo: una catenina con due ciondoli, una piastrina d’argento a forma di cuore con una scritta e una perlina che assomigliava molto ad un diamante. Jace non riuscì a dire niente che Clary si era già gettata contro di lui, facendolo praticamente sdraiare a terra. Lo abbracciò e lo riempì di baci e di ringraziamenti. Il ragazzo si staccò un momento è disse: - Almeno è valsa la pena spendere tutti quei soldi...- . Una risata si alzò verso il cielo da parte di entrambi.
L’amor che move il sole e le altre stelle
Ecco la scritta sulla collana.
Mai frase fu più giusta per descrivere quello che li legava.
Mai frase fu più giusta per descrivere quello che li legava.
Spazio dell'autore:
Primo racconto Clace per me!
Vi prego di recensire perchè voglio proprio sapere cosa ne pensate!