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Autore: bea_93    02/09/2014    1 recensioni
Ma cosa può succedere quando non c'è un buono o un eroe? Cosa può succedere se due anime uguali si innamorassero?
Dal testo:
"Erano due diavoli che avevano visto l'angelo nell'altro. Erano due lune nello stesso cielo, ma si sa che a volte l'impossibile diventa possibile."
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LOST BOY

Aprì gli e si trovò di fronte un ragazzo che le ballava di fianco, l'aveva visto poche volte al corso di storia. In fondo non era lei che notava gli altri, al contrario gli altri la notavano eccome.
Era davvero bellissima.
Un corpo da far invidia a una modella, i capelli scuri con le punte blu elettrico e gli occhi color cioccolato con delle sfumature dorate.
Quella sera non si era neppure tanto impegnata nel vestirsi, aveva preso un paio di jeans neri con due strappi sulle ginocchia, un tank top dei nirvana. Eppure era il sesto ragazzo che cercava di attirare la sua attenzione.
Dei cinque precedenti si era concessa solo a tre di questi, i più accettabili. Non ne aveva incontrato nessuno che le piacesse veramente ma in fondo era nel bel mezzo di una gara, doveva abbassare gli standard.
Non avrebbe  mai permesso ad Ashton di vincere, non avevano messo in palio niente, come sempre, lo facevano per puro piacere di battere l'altro.
Così decise di avvicinarsi a quello pseudo sconosciuto, ci volle davvero poco per farlo cedere. Era bastato un "Ciao, sono Charlotte" sussurrato all'orecchio e una quarta conquista si era aggiunta alla serata neanche dopo un'ora che era alla festa.
Poteva sembrare da insensibili usare le persone in questo modo, lo sapeva, glielo avevano detto in tanti, ormai però aveva imparato, bastava non pensare a niente e reprimere i sensi di colpa che emergevano subito dopo. Non era stato così difficile alla fine e ormai ci aveva preso davvero gusto.


Voleva prendere un po' d'aria e un po' di nicotina, trovò la sua giacca e uscì su una terrazza. Mentre tirava fuori dal pacchetto Marlboro una sigaretta si mise a riflettere.


Era solo sei mesi che era al college e le cose erano davvero cambiate. Al liceo della sua piccola città non era nessuno, non aveva molti amici.
Si era sempre promessa che finiti quei quattro anni se ne sarebbe andata via per sempre da quel posto che considerava l'inferno ormai.
E così fece, ma non da sola. Aveva portato con se Jordan, la persona più importante della sua vita, l'unica che c'era sempre stata.
Avevano iniziato una nuova vita. Erano state ammesse alla facoltà di legge di New York.

Ma la loro vita era veramente cambiata quando avevano conosciuto Luke e Ashton, due ragazzi del terzo anno che frequentavano i loro stessi corsi. Fin da subito si capiva che tra Luke e Jordan c'era qualcosa di molto di più che semplice amicizia, e dopo tre mesi diventarono una coppia ufficiale.

Ma l'incontro di Charlotte con Ashton fu qualcosa che fece cambiare radicalmente la ragazza.

Ashton era un ragazzo bellissimo, capelli biondi tenuti sempre da una bandana, occhi in un misto tra verde e nocciola. Lo stile di vita del ragazzo era molto discutibile, trovava una nuova ragazza ogni sera se non due o tre. Ma Charlotte non lo aveva mai giudicato, al contrario voleva diventare come lui.

E ci riuscì.

Ashton le insegnò tutti i suoi trucchi e presto la ragazza li mise in atto diventando la sua versione al femminile. Le piaceva da morire la nuova vita che aveva iniziato, si poteva definire realmente felice anche se sentiva che qualcosa mancava.


Charlotte sentì un rumore alle spalle, si voltò e trovò Ashton dietro di lei con una sigaretta tra le dita.

"Hai da accendere?" le chiese mettendosi di fianco a lei. Questa tirò fuori l'accendino e gliela accese direttamente dalle labbra.

"Quanto sei Charlie?" domandò il ragazzo aspirando una boccata di fumo.

"Quattro per adesso, spero di trovare di meglio" rispose lei appoggiandosi al parapetto della terrazza.
Ahton tossì rischiando di strozzarsi.

"Quattro?! Siamo qui da un'ora e te ne sei già fatta quattro?! L'allieva sta superando il maestro." Disse scompigliandole i capelli.

"E' stata una lunga settimana, tra pochi giorni ho l'esame di diritto e devo prendere il massimo dei voti se voglio la borsa di studio. Tu quanto sei?"

"Due. Ormai non c'è neanche più gusto è diventato così facile. Poi sono stato un po' con Luke e Jordan. Fanno vomitare da quanto sono dolci, però sono davvero carini."

"Wow, Ashton Irwin che dice una parola positiva su due persone che provano dei sentimenti. Il mondo sta davvero cambiando. Non ti manca più il tuo compagno d'avventura?" Chiese Charlotte stupita dalla precedente affermazione del biondo.

"Ne ho trovato un'altro. Molto più attraente e che impara molto in fretta" Disse mentre lanciava il mozzicone della sigaretta per terra.

Charlotte rise e gli diede un buffetto amichevole sulla testa.

Ashton rimase folgorato da quel gesto. Non si era mai accorto quanto era bella la risata di Charlotte.
L'aveva sempre considerata davvero la ragazza più attraente che avesse mai visto, ma ora che la stavo guardando notò la vera bellezza che nascondeva.
I lineamenti dolci del viso, le pieghe che le si formavano attorno agli occhi quando sorrideva, la pelle nivea così chiara da sembrare di porcellana.
Non era la prima volta che guardava Charlotte con brama, si erano amici ma lui era pur sempre un ragazzo. Eppure non ci aveva mai provato con lei. Teneva davvero a lei, cosa molto insolita visto che il suo cuore si era ghiacciato 4 anni prima.
Lei lo aveva in qualche modo riscaldato, lo aveva accolto. Era stata la seconda persona a riuscirci, dopo Luke ovviamente. Aveva paura di quello che provava, era stato ferito molte volte.

Erano diventati così dannatamente simili che riusciva a specchiarsi in Charlotte, ma non vedeva il mostro che aveva sempre creduto di essere.
Vedeva molto di più, qualcuno disposto e perdonare e perdonarsi.
Quando era con lei riusciva a dimenticare tutto quanto, era molto meno scontroso e rideva molto di più. Questo Luke glielo aveva fatto notare, più di una volta, ma lui continuava a ripetere che erano solo buoni amici, che non provava nulla per lei. Ma neanche lui credeva a quelle parole, ci aveva provato, non ci era riuscito.
Non poteva dirlo a Charlotte, gli avrebbe riso in faccia, lo sapeva, era quello che avrebbe fatto lui. Ma quella sera qualcosa era cambiato.
Appena aveva sentito il numero di conquiste della ragazza, oltre allo stupore, sentì una sensazione strana, qualcosa di molto fastidioso, proprio nello stomaco.

Si ricordava di quella sensazione, era come all'asilo quando gli altri bambini prendevano i suoi giochi, terribilmente simile. La gelosia. Era stato un brutto colpo per il suo cuore di ghiaccio.
Non riusciva più a sopportare quel peso.

Dopo sei mesi lo ammise a se stesso: amava Charlotte.

Qualcosa in lui cambiò dopo ciò, quel ghiaccio che gli aveva tenuto compagnia come un'ombra per tutti quegli anni se ne andò, lasciando spazio al suo vero cuore, rosso, pulsante, caldo. Tutti i mostri che nascondeva lo lasciarono.
Era solo, poteva contare solo su se stesso, stava bene. Per un momento si ricordò del ragazzino felice che era stato fino a quattro anni prima, scoprì che gli mancava terribilmente.
Aprì tutti i cassetti dei ricordi che aveva chiuso a chiave, era pronto a ricominciare. Aveva bisogno di farlo. Con Charlotte.


"Ti immagini noi due come coppia?" Chiese ad un tratto serio.
Charlotte non si sarebbe aspettata mai una domanda del genere, pensò a una risposta
"Siamo troppo uguali, tu fai emergere un lato di me che non riconosco" fu tutto quello che riuscì a dire. Ashton si fece più vicino.

"Tu tiri fuori il meglio di me. Sono stato io ad aprirti le porte di questo mondo. Nessuno si era comportato con me come hai fatto tu. Tutti mi giudicavano per il mio stile di vita, tu non l'hai mai fatto. Mi hai accettato sin dal primo momento. Ti devo davvero ringraziare per questo. Non so come ma mi hai cambiato e mi piace come ci sia riuscita, mi piace come mi vedo ora. Poco dopo che ci eravamo incontrati ti dissi che il mio era segreto era non importarmi delle persone, così riuscivo a fare quello che facevo. Ti ho insegnato io il concetto che l'amore è distruttivo. Chi ama viene distrutto, chi è amato distrugge. La pensavo davvero così, sono disposto a rischiare di venire distrutto perché io ti amo Charlotte."

Prese un respiro e il cuore cominciò a battere veloce come non mai.

Charlotte rimase senza fiato, improvvisamente tutto scomparve e trovò davanti a se solo Ashton che le sorrideva. Ma lei lo amava? Avrebbe rischiato anche lei? Avrebbe rinunciato a tutto quanto?

Si. Si. Si.

Voleva farlo, voleva amare Ashton, Voleva rischiare tutto quanto. Aveva troppi pensieri così decise che le parole sarebbero state inutili. Si avvicinò e lo baciò.
In quel bacio si dissero tutto. Si erano sempre amati, dovevano solo capirlo.

Non sarebbero mai stati come Luke e Jordan, loro erano Ashton e Charlotte. Erano due diavoli che avevano visto l'angelo nell'altro. Erano due lune nello stesso cielo, ma si sa che a volte l'impossibile diventa possibile.

  
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