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Autore: NutellaVM0992_    02/09/2014    3 recensioni
Quella che sto per scrivere non è una di quelle storie come tante, una di quelle inventate, così, che hanno un significato, ma alla fine sono tirate fuori dal nulla, quelle verosimili. Quella che sto per scrivere è una storia vera. E' la storia di un ragazzo come tanti, segnato da eventi che capitano a pochi. Quella che sto per scrivere è la mia storia.
Mi ci è voluto parecchio tempo per prendere la decisione di condividere con gli altri questo segreto che ormai da anni e anni mi porto dentro, che mi segue come un'ombra e che in ogni secondo è fisso nella mia mente, come nel mio cuore.
Il mio nome è Ashton, Ashton Irwin. Oggi è il mio 35esimo compleanno. Ho deciso di passarlo così, ho deciso di parlare di quell'anno, maledetto quanto santo per me. Ho deciso di affrontare con la mente fredda quello che ho fatto da ragazzo. Ho deciso di dare un senso alla mia vita.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo:

Quella che sto per scrivere non è una di quelle storie come tante, una di quelle inventate, così, che hanno un significato, ma alla fine sono tirate fuori dal nulla, quelle verosimili. Quella che sto per scrivere è una storia vera. E' la storia di un ragazzo come tanti, segnato da eventi che capitano a pochi. Quella che sto per scrivere è la mia storia. 
Mi ci è voluto parecchio tempo per prendere la decisione di condividere con gli altri questo segreto che ormai da anni e anni mi porto dentro, che mi segue come un'ombra e che in ogni secondo è fisso nella mia mente, come nel mio cuore. 
Il mio nome è Ashton, Ashton Irwin. Oggi è il mio 35esimo compleanno. Ho deciso di passarlo così, ho deciso di parlare di quell'anno, maledetto quanto santo per me. Ho deciso di affrontare con la mente fredda quello che ho fatto da ragazzo. Ho deciso di dare un senso alla mia vita.

Capitolo 1

Ero appoggiato al muretto fuori casa. Mi portai una mano verso le labbra e aspirai la mia terza sigaretta, non avevo niente da fare. Mia madre mi sbraitava contro, il preside della quarta scuola che avevo cambiato negli ultimi due mesi l'aveva convocata, come l'avevano fatto quelli precedenti. Mi stava dicendo di smetterla di fumare. "Ti fa male!" urlava mentre tutto il vicinato ammirava l'ennesima scenata. Io neanche la guardavo, lei si lasciava mettere i piedi in testa da me, non lo ammetteva, questo mai, ma io non davo la minima importanza alle sue grida, alle sue punizioni, ai suoi avvertimenti. Non mi importava di niente. Io facevo come mi pareva, mi limitavo ad andare a scuola. Andavo male, ma almeno ci andavo, qualche volta. 
- Ashton Irwin, guardami quando ti parlo! - sbraitò mentre io facevo i cerchietti di fumo con la bocca.
- Lascialo perdere, Anne. - le suggerì Maria, la vicina, che si era affacciata al balcone preoccupata per le urla.
- Io non so più che fare con lui! E' irrequieto, indisciplinato, maleducato e arrogante persino con sua madre! Come posso meritarmi tutto questo?! Dopo averlo cresciuto da sola, con tutto l'amore che si può dare a un figlio! Come è potuto diventare così?! - mia madre scoppiò a piangere ed entrò in casa. Si vergognava di me. Tutti i presenti mi guardavano con disprezzo. Io me ne fregavo altamente. Finii la sigaretta ed entrai in camera mia, presi le cuffiette e mi limitai ad entrare in auto mentre mia mamma andava verso la scuola. 
- Spera solo che non ti abbiano espulso anche da questa scuola, - ammiccò furiosa - o le conseguenze saranno dure per te, signorino! Ti mando in collegio! 
Poco male, pensai. Nah... era troppo attaccata a me, in collegio non mi ci avrebbe mai mandato.
Espulso perché avevo picchiato un altro alunno. Era un nerd di merda. Se lo meritava. 
Quella povera donna di mia madre rimase sveglia tutta la notte a cercare un'altro liceo dove mandarmi. Ce n'era uno abbastanza vicino. Severo, dicevano. Sarei andato lì, avrei dovuto aspettare solo pochi giorni per essere inserito in una classe. Avevo 17 anni, ma ero stato bocciato diverse volte, quindi mi ritrovai ad essere il nuovo arrivato in un certo 2°C. 
Il mio primo giorno dentro quella scuola lo ricordo come fosse ieri. 
Un edificio sontuoso si mostrò ai miei occhi, appena entrai in cortile, circa 15 minuti prima che suonasse la campanella, molte ragazze mi guardarono affascinate. Beh, per essere modesti ero proprio un bel ragazzo. Avevo gli occhi color smeraldo e i capelli ricci che mi coprivano la fronte con un ciuffo castano piuttosto sbarazzino. Ero (come d'altronde sono anche ora) abbastanza alto e con una muscolatura evidente, ma non esagerata. Il mio fare da "bad boy" mi attribuiva quel non so che di disgustoso e provocante allo stesso modo e devo ammettere che con tutti questi "pregi" le ragazze che pendevano dalle mie labbra non erano certo poche. Ma preferivo non vantarmene, sicuramente non ero un tipo vanitoso... o almeno non troppo.
I ragazzi invece mi guardavano sospetti, alcuni con disprezzo, altri quasi con ammirazione. Probabilmente avevano sentito parlare di me. Probabilmente sapevano chi fosse Ashton Irwin. 
Aprii il pacchetto di sigarette.
- Merda! - sussurrai. Le avevo finite. Lo stropicciai nella mia mano per poi lasciarlo cadere "accidentalmente" a terra. Suonò la campanella. Entrai cercando di non dare troppo nell'occhio. Avevo lo zaino su una spalla, dentro vi erano pochi libri, mia madre aveva deciso di comprare l'essenziale. Trovai la classe senza molti problemi e appena vidi un banco libero nel fondo mi sedetti, senza pensarci più di tanto. Appoggiai le spalle al muro e distesi le gambe sulla sedia vuota affianco alla mia. I pochi che erano già nell'aula mi guardarono storto. Li guardai male, andarono ai loro posti facendo finta che non ci fossi. 
Un ragazzo alto e moro varcò la soglia e venne verso di me.
- Ehi, amico, stai comodo? - mi disse chiedendomi implicitamente di togliere le gambe dall'altra sedia - Scusa se ti disturbo, ma non voglio stare certo in prima fila! - concluse con un sorrisetto beffardo stampato in bocca. Sbuffai e mi sedetti composto. 

ANGOLO AUTRICE

Salve a tutti,
Ci tenevo solo a dire che è da parecchio tempo che ho questa ff in testa, avevo bisogno di scriverla, avevo bisogno di condividerla con voi. 
Niente, mi piacerebbe sapere i vostri pareri riguardo come è iniziata questa storia, se insomma vi piace l'idea oppure no. Nei prossimi capitoli si capirà meglio di cosa tratta, per ora vi lascio solo immaginare :3 
Spero vi piaccia,
Alla prossima :)
Melissa.
   
 
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