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Autore: BigDream_    03/09/2014    0 recensioni
1 Ricòrdati del tuo creatore
nei giorni della tua giovinezza,
prima che vengano i giorni tristi
e giungano gli anni di cui dovrai dire:
«Non ci provo alcun gusto»,
2 prima che si oscuri il sole,
la luce, la luna e le stelle
e ritornino le nubi dopo la pioggia;
Ecclesiaste 12:1-2
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Seduta sul divano di casa, vedo mio marito che gioca con nostro figlio. Non faccio altro che pensare a quella prima estate di libertà. Quell’estate che lo incontrai. Quell’estate che non dimenticherò mai.
*Flashback*
Nise’s POV
Finalmente libera, finalmente posso andarmene via di qua. Finalmente mi libererò di questo Dio che mi hanno tanto parlato i miei genitori e potrò fare tutto ciò che voglio. Vento portami via con il tuo soave soffio, voglio andarmene da qui. Queste quattro mura che una volta mi tenevano imprigionata sono crollate ed ora sono libera di andarmene via.
Ho 18 anni e oggi posso volare lontano da qui. Da oggi sono libera.
Mi trovo a Barcellona, la mia migliore amica sta limonando con quel tizio che stava seduto accanto a noi nell’aereo. La guardo schifata e mi rendo conto con quanta superficialità siamo stati cresciuti. Nei film, nei libri e anche nei video  musicali la protagonista si innamora dello sconosciuto, neanche dopo due giorni si baciano e il terzo, male che vada, se la porta a letto. Tutto ruota intorno all’amore. . . quale amore? Esiste l’amore? Se esistesse veramente, perché io non l’ho trovato?
Dopo le mie riflessioni mi alzo e vado a ballare, un ragazzo mi ha invitata a ballare il flamenco. . . è un ragazzo alto con i capelli castani, uno sguardo particolare e gli occhi hanno un caldo color nocciola, il suo sorriso è qualcosa di spettacolare. La sua bellezza mi fa mozzare il fiato.
J- piacere io sono Josh, ti ho vista e ho voluto invitarti a ballare perché sei l’unica italiana dato che lo spagnolo non lo capisco, a proposito. . . non so’ ballare
mi sorride di nuovo. Non capisco cosa stia dicendo, ho una strana sensazione di calore che mi assale. Lui continua a parlare. Non lo ascolto. Mi guarda negli occhi e abbasso lo sguardo
J- guarda che non ti mangio mica. . .
Realizzo che sta parlando con me e gli rispondo
Io- ehm. . . piacere, mi chiamo Nise, comunque non sei male. . . balli abbastanza bene per essere uno che non sa ballare. . .
J- lo so. . .
Alzo gli occhi al cielo, troppa modestia da parte sua, lo lascio lì e me ne vado, ne ho abbastanza di tutti questi ragazzi che danno troppa esaltazione al proprio ego. Prendo Chiara per il braccio e la trascino via da quella sottospecie di piovra umana. Lei si dimena, vuole tornare da lui, io non la capisco. Perché? Solo per una stupida cosa da una notte e via?? Solo perché vuoi perdere la verginità?
C- Ma ti rendi conto cosa mi hai fatto fare?? Una figuraccia, stasera sarebbe potuta accadere la cosa più bella della mia vita. Finalmente non sarei stata più una bambina, finalmente avrei potuto camminare a testa alta e guardare in faccia le ochette della mia scuola
La mia faccia perplessa dice tutto, lei non poteva pensarla in quel modo soprattutto dopo averle detto mille volte come la pensavo, anche perché l’unica cosa che mi tiene legata alla mia religione è la promessa che avevo fatto a Dio; avrei perso la verginità solo dopo il matrimonio, con l’uomo che amavo e che meritava questo dono. Prendo una sigaretta e l’accendo. Inizio a parlare con una rabbia oppressa
Io- Ma tu ti stai ascoltando?? Ascolti le parole che escono dalla tua bocca?? Tu, prima, renditi conto di quello che stai dicendo poi riparliamone. Tu vorresti dare il dono che porti dentro di te a uno che hai appena conosciuto??? E per cosa? Ah si, aspetta, poter andare avanti a testa alta e dire alle tue amiche che l’hai fatto??
C- Ma tu che ne  puoi sapere se io lo amo o no?? Non sei dentro me, non provi quello che provo io. . .
Io- forse posso dirlo perché ti posso leggere come un libro aperto? Forse perché sei la mia migliore amica e ti conosco come le mie tasche?? Oppure perché ti conosco da quando sei piccola e so quando ti innamori veramente i tuoi occhi iniziano a brillare di una luce intensa?!?
Detto questo la prendo per il braccio e continuo a trascinarla fuori dal locale. Continuo a fumare. Non mi fermo. Appena uscite, una leggera folata di vento mi scompiglia i capelli, mi avvio verso l’albergo non curandomi del fatto che sto affondando le unghie nel braccio di Chiara che piange in silenzio.
Il silenzio copre tutto, il silenzio copre ogni cosa. E tutti i miei vizi peggiori riaffiorano nell’intercalare della notte
Josh’s POV
Non posso crederci, non riesco a capacitarmi di esser stato scaricato in tre minuti da una ragazza, cioè, nessuno mi scarica. Non mi sono mai sentito così umiliato in vita mia, insomma, io sono Josh! Il ragazzo più bello, nonché il più popolare della scuola. Tutte le ochette mi desiderano e tutte le ragazze cadono ai miei piedi. Mi sono fatto tutte le ragazze della mia città e nessuna sa dirmi di no, nessuno può farlo.
Provo a seguirla per bloccarla fuori dal locale, ma dalla sua camminata capisco che non è aria, e mi limito a seguirla. . . devo ammettere però che per aver ballato poco ho provato una forte attrazione per lei, ho sentito un fuoco che percorreva tutto il mio corpo. . . e sì, lo ammetto, voglio portarla a letto.
Penso che fra una settimana dovrei riuscire a portarmela a letto. . . e mentre la seguo tutti i miei pensieri sconci prendono il sopravvento, e così mi ritrovo davanti al suo hotel. La vedo sparire dentro la porta assieme alla sua amica, aspetto cinque minuti  poi entro anche io. Entro, la seguo fino alla porta di camera sua ed infine esco e tento di capire dove si affaccia la sua finestra.
Nise’s POV
Mi affaccio dalla finestra, la nostra camera puzza di erba, prendo un po’ di quelle pasticche che mi aveva portato un mio amico prima di partire e me le faccio tre. . .non sento più niente, non provo più niente. . . anzi sono felice e dimentico tutto. . . dimentico la rabbia e il passato. Mi sento libera e schiava. . . esiste la vera felicità?
  
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