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Autore: tiguardofissoetremo    03/09/2014    0 recensioni
Salve a tutti! Questa è la mia prima FF in questo fandom, perciò spero che non vi deluderà.
Dal testo:
"Io sono una diva di Hollywood, non la tua schiava!" Disse Hayley, agitando in aria le braccia, come per scacciare quegli orribili pensieri. Come poteva quel ragazzetto delinquente e di provincia darle degli ordini!? Chi cavolo si credeva di essere? Non sarà che..."
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Cameron Briel, Daniel Grigori, Luce Price, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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ORE 07:00

Il suono acuto della radiosveglia riempì  la stanza della sedicenne Hayley Brown, facendola sobbalzare. Svogliatamente la giovane spense la sua "RADIOASSASSINA" (l'aveva sempre chiamata così da quando aveva cinque anni) soffocandola sotto il morbido cuscino che fino a pochi secondi prima le aveva inghiottito quasi completamente la testa. Con pochi, ma lenti, movimenti si mise a sedere sul materasso e muovendosi, nel buio, a piccoli passi andò ad aprire le tapparelle dell'enorme finestra, la quale occupava del tutto la parete di fronte al letto. Appoggiò il palmo della mano sinistra al vetro, lasciandoci qualche segno.

 -Tanto pulisce Suzanne, la pago per questo.- pensò ghignando e scrollando pigramente le spalle.

 Effettivamente Hayley non era proprio l'esempio perfetto della "ragazza altruista". Tutt'altro! Nonostante fosse una diva del cinema, avesse milioni e milioni di fans, abitasse in uno dei quartieri più ricchi del mondo, non SAPEVA ASSOLUTAMENTE il significato della parola "lavoro". Certo, lavorava anche lei (e a volte anche per parecchie ore al giorno) ma nella vita non si era mai dovuta preoccupare di sgobbare per raggiungere i suoi obiettivi. Sua madre era un'importante produttrice musicale e suo padre un regista di fama internazionale. Con due genitori così importanti, perché si sarebbe mai dovuta preoccupare di costruire il suo futuro? Era già stato tutto scritto sin da quando era nel pancione di sua madre, sin da quando mezzo mondo aveva diffuso la notizia della "futura nascita di una stella". Da quel momento in poi, tutti i giornali e telegiornali d'America si erano interessati vivamente alla sua vita, talvolta pubblicando anche le news più stupide come: -Hayley Brown indossa il nuovo cappotto di Gucci per un'uscita con le amiche!-oppure - Hayley ha una nuova fiamma! Re Artù, il suo nuovo gatto!-. Addirittura, una volta scrissero un articolo solo per parlare dei suoi capelli, definendoli "un vero e proprio capolavoro". Poveri, ingenui paparazzi!


Col passare del tempo, però i pettegolezzi si erano inaspriti, diventando a poco a poco sempre più scandalosi, al punto che i genitori della star avevano deciso di farla trasferire in una scuola in Georgia, la Sword & Cross School.

"Lì non correrai rischi, piccola; sarai protetta e osservata costantemente." Le aveva detto suo padre, durante una delle loro chiacchierate.

Ovviamente la Brown non era stata d'accordo con i suoi. Perché mai avrebbe dovuto rinunciare ai suoi comfort, ai suoi vestiti, alla sua reggia e men che meno alla sua carriera, a causa di alcuni stupidi pettegolezzi da parrucchiere? Lo aveva trovato davvero inconcepibile, tanto che ne aveva discusso a lungo, ma niente da fare. Sarebbe arrivata in Georgia quello stesso giorno per una "vacanza" di 3-4 settimane, il tempo che bastava per far tacere le malelingue.
Sospirando rumorosamente, diede un' occhiata alle numerose valige che nei giorni precedenti aveva accatastato nell'angolo vicino alla porta e cercò di non piangere alla vista della sua camera spoglia. Poi, vestendosi con capi comodi, scese in cucina, dove Suzanne le aveva preparato una ricca colazione a base di frutta, cereali e latte caldo. 

"Buongiorno signorina! Spero abbia dormito meravigliosamente" le aveva detto la domestica, appena era comparsa nel suo campo visivo.

"Buongiorno Suzanne.. speri MOLTO MOLTO MOLTO.. MALE!" Rispose Hayley, alzando la voce di due ottave sull'ultima parola.

"Come mai, signorina? Non è forse contenta di questa vacanza?" Le domandò subito dopo, con uno sguardo così speranzoso, da sembrare quasi sincero (QUASI). 

"Fammi ancora una domanda di questo genere e ti giuro che ti faccio fare una vacanza su un'isola deserta, con un biglietto di sola andata." Disse amabile, come se si stesse rivolgendo ad un bambino di cinque anni. Effettivamente Suzanne, nonostante avesse solo due anni in più a lei, sembrava proprio una bambina. 

Mormorando un paio di scuse, quest'ultima uscì dalla stanza a testa bassa, facendo sorridere vittoriosamente la ragazza.
Si alzò dalla sedia e si diresse in salotto, dove suo padre e sua madre stavano parlando a voce bassa. Ultimamente lo facevano spesso, troppo spesso secondo la giovane. 

"Buongiorno!" disse a voce alta, facendoli sussultare violentemente. 
"Di cosa parlavate?" 

"Di nulla che ti riguardi, tesoro." Disse calorosamente sua madre, sorridendole.
"Comunque buongiorno anche a te." Aggiunse suo padre. "Pronta per la partenza?"

"Ah-a.." Rispose Hayley controllandosi le unghie perfettamente ovali.

"Allora possiamo andare!" Esultò suo padre, dandole una pacca amichevole sulla spalla.

-Che il viaggio abbia inizio.-pensò lei, uscendo dalla porta di casa con sua madre.
 

N.D.A.: 
Ecco finalmente il primo capitolo! Spero vivamente che vi sia piaciuto. A presto!
PS: lo stile e la scrittura non sono il massimo perchè la sto pubblicando dal cellulare, perciò vedrò di modificarli in futuro. XOXO.
   
 
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