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Autore: whatsHERname2706    03/09/2014    0 recensioni
La storia di una partenza inaspettata e di un amore che all'apparenza non avrà mai fine...
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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11 Settembre 2013
 
La sveglia suonò insistente alle 7:00 del mattino. Con fatica e di malavoglia mi trascinai giù dal letto ricordandomi immediatamente che quella mattina era il primo giorno di scuola superiore. Chi sa chi avrei incontrato di nuovo.... La mia classe, la 1' B dell'indirizzo moda, era formata da sole femmine. Avevo gia previsto  "litigi" e le discussioni che sarebbero sorte durante l'anno, perché si sa cosa possono combinare 20 ragazze chiuse per sei ore al giorno tra le stesse quattro mura. 
Tornata alla realtà filai in cucina costretta dal mio stomaco. Salutai con euforia i miei genitori e cominciai a gustarmi la mia morbida brioche. Avrei dovuto fare piuttosto presto quella mattina perché insieme a me a scuola sarebbe dovuta venire anche una mia "vecchia" conoscenza che non vedevo da parecchio tempo. Saremmo andate nello stesso istituto ma in due classi differenti. Come prima amica, non conoscendo nessuno, poteva andare più che bene. Scelsi accuratamente i vestiti,  mi truccai per bene e mi pettinai, perché si sa che è il primo impatto quello che conta. Prima di uscire di casa mi diedi un'ultima occhiata allo specchio, salutai il mio cagnolino e mi chiusi la porta alle spalle. La mia amica era già sotto casa ad aspettarmi. Ci salutammo timidamente e salimmo in macchina. Durante il tragitto verso la scuola fu il silenzio a fare da padrone. La radio era accesa, ma come solito, nonostante la musica sia la mia droga, non c'è mai nulla di interessante, così mi ritrovai di nuovo persa nei miei pensieri. Mi accorsi di essere arrivata davanti a scuola solo quando notai un sacco di persone ferme fuori dai cancelli. Ecco che l' agitazione prese il sopravvento. Cominciai ad adocchiare un po' di gente e pensare: 'e se quella fosse in classe con me? Oddio che presuntuosa!'
oppure 'no, ma guarda quell'altra. Ma com'è vestita?', 'peró, carino quel ragazzo....forse l'ho già visto'.
La campanella suonò alle 8:30 spaccate e tutta la massa di gente si affrettò a varcare i cancelli e raggiungere le tribune della palestra, dove ci aspettavano la preside, i coordinatori delle varie classi, nonché nostri professori, e alcuni studenti più grandi. La preside fece subito l'appello e uno ad uno fummo smistati nelle classi. 
Oltrepassata la soglia della porta dell'aula 19, venti ragazze di ogni comune presero posto una ad una. Le rimandate dell'anno prima si affrettarono a occupare i posti nelle file più infondo. 
Cominciai a chiacchierare con quella che sarebbe stata la mia futura compagna di banco, Giorgia. Mi è stata subito simpatica. Ha una bella risata e al primo impatto è anche affettuosa. Dopo aver salutato il prof seduto alla cattedra con un caloroso 'buongiorno', ci presentammo alla classe una alla volta. Memorizzai i loro nomi in fretta e le presi quasi tutte in simpatia. Passai entrambe gli intervalli con Giorgia, e non conoscendo nessun altro, ne approfittammo per girare la scuola. Era enorme, davvero. 
Il resto della giornata passò piuttosto velocemente, e alle 22:30 mi ritrovai sdraiata nel letto di camera mia a riflettere sull'accaduto. Ero agitata più della sera precedente perché il mattino dopo, per la prima volta, dovevo prendere il pullman. Non ero da sola, con me sarebbe venuta la ma amica, quella che accompagnai la mattina, Ilaria. Persa nei miei pensieri mi addormentai. 

Quella mattina la sveglia suonò più presto del solito, e mi rassegnai all'idea che da quel giorno in poi mi sarei dovuta svegliare sempre alle 6:00. 
Il pullman sarebbe dovuto  passare alle 7:20, così, dopo aver fatto le "faccende" di ogni mattina, accompagnata da mia mamma, mi affrettai a raggiungere la fermata del pullman. In giro non c'era anima viva e cominciai a preoccuparmi, finché da lontano non adocchiai Ilaria. La aspettai quasi con impazienza e quando mi raggiunse ci salutammo e subito che scambiammo i numeri di telefono. Cominciammo a chiacchierare sulle prime impressioni della scuola, finché non arrivò il pullman. Ci sedemmo nei posti davanti e aspettammo di arrivare a scuola in compagnia di altre due amiche di Ilaria. Entrate a scuola temevo di perdermi, ma alla fine scoprii che la mia classe era vicina alla loro, quindi la raggiungemmo insieme. Feci il primo passo nell'aula e notai che non erano ancora tutte presenti. D'altronde mancavano ancora dieci minuti all'inizio delle lezioni. Presi posto vicino a Giorgia e, insieme a lei e altre due compagne, Erica e Laura, cominciammo a chiacchierare con le ragazze nella fila di banchi dietro a noi. Andammo avanti finché non entrò in classe il professore, che, come il giorno prima, salutammo con un caloroso 'buongiorno'. Nel corso delle restanti ore conoscemmo gli altri professori (sono davvero troppi!). Le giornate passarono tutte velocemente fino al sabato. A scuola facemmo solo il progetto accoglienza e a casa niente compiti. Nel corso di questi primi giorni di scuola mi trovai piuttosto bene e conobbi anche un'altra ragazza, Emanuela. Anche lei è piuttosto simpatica e affettuosa, tanto che facemmo presto amicizia. Il lunedì, sull'autobus 
io, Ilaria ed Emanuela, decidemmo di sederci nei posti suo fondo, dove da qui cominciò tutto...
   
 
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