Yuma fu nel Mondo Astrale, a combattere il Chaos, che, entrato in contatto con un particolare residuo di energia bariana,  attaccò la popolazione.
“Vai Number 39 Aspiring Empereor Hope! Attaccalo!” Il guerriero della speranza tagliò una fetta consistente di Chaos, sconfiggendolo e ponendo fine alla minaccia.
“Messaggero, Guerriero ZeXal, vi ringrazio tantissimo! Avete salvato la popolazione del mio villaggio! Come posso ripagarvi? Chiedete qualunque cosa, sono pronto a dar via la mia vita per estinguere il mio debito” disse un Astrale, con la testa china ai piedi di entrambi, quasi come se fosse davanti a chissà quale divinità.
“Si figuri, signore! È stato un piacere aiutarla!” rispose gentilmente Astral.”Non ci dovete nulla!”
“In realtà qualcosa potreste farla” ribatte Yuma, venendo fulminato da un occhiata di Astral, sicuro che il partner avrebbe chiesto qualcosa di stupido o inutile.
“Cosa?”
“Abbandonate la paura di noi due! Siamo persone come voi, senza alcun privilegio o cose simili. Abbiamo solo il potere di difendervi e abbiamo deciso di usarlo, nulla di più.” Il Guerriero ZeXal nel frattempo era salito su una roccia, facendosi sentire da tutti quanti, che lo guardarono stupiti.
“Tenteremo di esaudire la sua richiesta, Gue..” rispose il capovillaggio, fermandosi dal richiamare Yuma col soprannome datogli dopo la sconfitta di Don Thousand.
Eggià, dopo lo scontro con il Numero Originale Yuma si divideva tra la Terra e il Mondo Astrale, aiutando quelle persone a fronteggiare un pericolo troppo grande per loro.
“Ti dispiacerebbe posare Hope insieme gli altri Numbers?” Chiese Astral, porgendo 39 al proprio compagno.
“Okaay.” Yuma prese l’Extra Deck e lo aggiunse, dopo aver controllato ogni singolo Numbers e aver posizionato Hope al suo posto.
“97…98…99 e 10- Ne manca uno!” Ricontrollò un’altra volta, sfogliando velocemente le carte.
“ASTRAL, MANCA UN NUMBER!”
“Cosa?” Rispose l’altro, certo d’aver capito male.
Yuma intanto controllò velocemente ogni Artwork, quando rialzò lo sguardo terrorizzato.
“Manca il Number 96...!”


Il giorno dopo

“Yuma, cerchiamo ogni Duellante sospetto in città, 96 sarà sicuramente nelle vicinan--”
“Mi stavate cercando?” chiese una voce maligna che i due amici conoscevano bene
Entrambi si girarono, impauriti, mentre 96 volteggiò di fronte a loro, la bocca schiusa in un ghigno.
“Dark Mist! “ una voce sconosciuta riprese il Numero, che si girò scocciato.
“Si… lo so, lo so” strinse innervosito i denti." Non devo ucciderli, ferirli, offenderli, mutilarli gravemente, giusto?" "Bravo" sorrise l'altro. "Hai finalmente imparato!"
“Tu chi diavolo sei?” chiese Yuma,  guardando l’individuo di fronte a lui: Era vestito con una tuta nera semplice, attraversata da linee rosse,  delle scarpe pesanti ed una sciarpa svolazzante.
Ma quello che lo rendeva particolare erano gli occhi: Circondati dalle ciocche nere, brillavano due occhi rossi come il sangue.
“Alex Kurokiyo, piacere di conoscerti, Tsukumo Yuma. Lo stesso vale per te, Astral!” Gli porse una mano, su cui era tatuato un 96.” Che ne dite di un duello?”

Note:
Come vi pare il capitolo? Bello, brutto? So che è corto, ma è un più un prologo che altro.
Tenterò di aggiornarlo spesso, ma non assicuro nulla.
Se avete critiche da fare, fatele, ma esprimetevi civilmente, vi prego!
In questa storia appariranno due miei personaggi. Uno di questi è Alex, l'altro... lo incontrerete più in la
Penso d'aver detto,... Ci si vede al prossimo capitolo!