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Autore: Spirit Indestructible    04/09/2014    0 recensioni
Fino a quando si è pronti a sopportare lo stesso dolore
e fingere un sorriso per non far trasparire le proprie emozioni??
Odio, rabbia, frustazione e voglia di libertà. Sono questi i sentimenti che oramai fanno parte di ognuno di noi e loro lo sanno bene:
Lei. Lei non appartiene più a questo mondo, sta sempre lì seduta nella sua camera a fantasticare su come le cose potevano essere se fosse rimasta, come se il tempo avesse portato via con sè quel poco che le rimaneva.Aveva lottato troppo nella sua vita, e arriverà il giorno in cui dovrà riprendere le proprie armi e farlo di nuovo.
Lui. Lui è un normale ragazzo senza problemi, senza pensieri. Ama la sua vita, ma un giorno tutto cambierà, dovrà prendere delle decisioni, che potranno essere giuste o sbagliate e comincerà a capire il valore di lottare per qualcosa.
Lei per lui.
Lui per lei.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sia ho bisogno della luce, 
solo quando si è da soli al buio.
 
Lei sta lì a leggere, a ricordare, a fantasticare. Entra in quel mondo e non ne esce più , non trova mai una posizione adatta per godersi il suo amato libro. Sente qualcuno chiamarla ma si concede altri cinque minuti , chiudendo gli occhi e assaporando tutto ciò che aveva letto poco fa.
''Ultima chiamata per il volo Norvegia-Australia''
Prende un respiro profondo mentre esegue il check-in. Si guarda attorno mentre cerca, con lo sguardo,qualcosa che neanche lei sa.
''Andiamo Renèe'' sente suo zio chiamarla. Non è il massimo, ma è un modo per scappare da quella vita senza senso, senza speranze e sopratutto senza futuro. Sentiva che quella era la cosa giusta da fare e allo stesso tempo sbagliata, andandosene via non avrebbe sistemato tutto però avrebbe rischiato qualunque cosa pur di scappare; si scappare, è tutto ciò che lei chiede.
Ora mentre prende posto sull'aereo, i  ricordi entrano nella sua mente e la offuscano di cose terribili. Ricordi di una vita strappata, rubata. Ricorda, anche se vagamente, la sua amata Sicilia.
Aveva solo 11 anni , quando i suoi genitori volarono via nel cielo, come uccellini.Ora ne sono passati 6 e ancora non riesce ad accettare l'idea che l'abbiano lasciata sola.Non passò molto dalla loro morte che una famiglia norvegese residente in Italia l'adottasse. Tutto si poteva dire tranne che fosse una famiglia, e di lì iniziò tutto.
Ma per lei era arrivato il momento di dire addio alla ''vita'' che conosceva, se ne sarebbe rifatta una nuova a Sidney, o almeno sperava.
Si già Sidney,una grande città, in un grande paese, per una grande RINASCITA.
Proprio come fece suo fratello, che tempo fà scappò pure lui, dicendo di trovarsi bene lontano dalla ''famiglia'', fin troppo bene.
Era stanca di lottare, avrebbe trovato un pò di meritato riposo li, o almeno era quel che pensava. Si addormentò dolcemente tra i suoi stessi pensieri, che oramai riguardavano un nuovo futuro, lontano da loro.
La voce metallica la fa risvegliare dal suo piccolo riposino, che annunciava la fine del viaggio. Così lei e suo zio scesero ed andarono a riprendere i propri bagagli.
Suo zio non lo era a tutti gli effetti, non faceva neanche parte della famiglia, ma lei e suo fratello Luke preferivano chiamarlo così. Si fidano ciecamente di lui, così quando Luke decise di scappar via partì insieme allo zio, e così lei non ci pensò molto a farlo pure. Il suo nome era semplicemente Leon.
Nessuno avrebbe mai sospettato che lui li avesse aiutati, perchè una volta fuori dall'aeroporto presero un taxi e Leon diede l'indirizzo dove Renèe doveva dirigersi, lui ne avrebbe preso un'altro. Non condividevano la stessa casa perchè da li a pochi giorni lui sarebbe ripartito per un'altro continente.
Una volta arrivata nell'isolato, si rende conto che è abbastanza tranquillo e si meraviglia come Luke possa vivere in un posto del genere dato che lui è tutto ciò che non esprima ''quiete''.
Il taxi si ferma davanti ad una casa che di diverso dalla altre non ha niente, però un senso di malinconia la invade dato che non c'è nessuno ad aspettarla fuori.Decide di scendere e l'autista l'aiuta con i bagagli e poi scompare come una nuvola dopo la pioggia. ''Leon l'avrà già pagato'' pensa nella sua testolina colorata.
Si ferma davanti al campanello, si chiede come Luke sia diventato in questi 2 anni che non lo vedeva, prende un respiro e suona.Aspetta e dopo un pò qualcuno apre la porta, ma quel qualcuno non è colui che lei sperava. Invece di aspettarsi un paio di occhi azzurri se ne ritrova un paio verdi.''Qualcosa qui non quadra, non può essere cambiato così tanto!!'' pensò
''Ehm ... '' cercava di formulare una frase di senso compiuto, ma gettò la spugna quando il ragazzo le venne in aiuto.
''Tu dovresti essere Renèe,giusto??'' annuì, questa fu la sua risposta ''Entra pure, Luke non è in casa per ora, è andato a comprare delle cose per il tuo arrivo e'' s'interruppe girandosi verso di lei ''Io sono Ashton, oppure Ash, puoi chiamarmi come preferisci''
Lui come un gentiluomo l'aiuta ad entrare le valige e la fa accomodare nel divano porgendole un bicchiere d'acqua proprio come lei aveva chiesto.
''Vedo che sei una di poche parole'' Ash la fa risvegliare dai suoi pensieri era troppo contenta di rivedere Luke per stare ad ascoltarlo.In quel momento si sente una porta aprirsi e subito dopo chiudersi. Lei gira la sua testa nella direzione del suono, e vede quell'attesa persona farsi avanti dalla porta della cucina. Niente parole, niente segni, solo dei sorrisi e subito dopo un lungo abbraccio. Dopo essersi staccati si guardarono a vicenda per vedere cosa si erano persi in quei anni in cui sono stati lontani.
''Ti avevo lasciata mora''
''E io ti avevo lasciato meno figo e senza quel piercing al labbro''
''Credo che tu abbia già conosciuto Ash, è il mio coinquilino'' annuisce ''Bene ho preparato una stanza per te, ti aiuto a salire le valige di sopra, e te la mostro''
Salirono velocemente le scale, lei osservava ogni singolo movimento del fratello, le era mancato così tanto.
Quando arrivarono davanti una porta chiusa, in fondo al corridoio, Luke si girò verso di lei.
''Chiudi gli occhi'' fece come chiesto ed senti il pomello della porta muoversi, lui si mise dietro di lei tappandole bene gli occhi, in modo che non sbirciasse, e la guidò dentro.
''Aprili''
La stanza era enorme, ma non fu questo che la fece sorridere; le pareti erano dipinte come lei aveva sempre desiderato, due azzurre e due giallo oro.Era ben arredata. Non credeva possibile che Luke fosse riuscito in tutto questo.
''Diciamo che non ho fatto tutto io'' e continuò ''dai andiamo a sederci nel letto''
Era uno di quelli matrimoniali ed era super morbido, era come quello nelle fiabe, adatto ad una principessa.
Si sedettero in modo da poter stare abbracciati, se qualcuno li avesse visti avrebbero pensato che erano degli amanti in cerca di rifugio. Prima che lui andasse via, si ripetevano sempre ''un giorno ci sposeremo'', era amore, ma non quello tra moglie e marito ma semplicemente amore fraterno,quello che i loro 'genitori' non furono in grado di dargli.
Lui era suo padre. Lei era sua madre.
E non c'era altro da dire, si proteggevano a vicenda.
Restarono chiusi, dentro quella stanza tutto il pomeriggio raccontandosi tutto, e tra un discorso e l'altro uscì l'argomento 'scuola'.
''Renèe sai che ti ho già iscritto a scuola,vero??''
'' E come hai fatto, ci vuole un genitore?''
''Ho i miei metodi, comunque frequenterai la scuola, e ti diplomerai, proprio come sto cercando di fare io''
''Okay e tu verrai con me, giusto??''
''Lo chiedi pure??''
''Quando inizia la scuola per me??''
''Lunedì''
''Lunedì??? Ma è domani'' 
''Lo so''
''Non sono psicologicamente pronta per domani''
''Andiamo non è la fine del mondo, e poi ho già pensato a tutto io''
''Luke, una domanda''
''Spara''
''Ma come fai a mantenerti??''
''Lavoro, mi sembra più che ovvio''
''E dove??''
''E basta con queste domande, andiamo di sotto dai''
''Okay, ma tanto non dimentico''
Lui sbuffa mentre si incamminano per scendere le scale, ma sembrava impossibile, perchè Luke rallentava di proposito facendola urtare contro la sua schiena dato che lei era dietro, così lei decide di superarlo correndo per le scale , visto che lui voleva arrivare per primo decise di saltarle, peccato però, che appoggiò male il piede sinistro e si fece le scale di schiena tirandosi Renèe ,pure.
''Grazie Luke, davvero, non vedevo l'ora di abbracciare le scale''
''Quando posso''
''Ehy ma che succede?? Cos'è tutto questo trabusto??'' Ashton li raggiunge, e si ferma ad osservarli
''Okay io torno di la''
''No no Ash anzi'' dice Luke rialzandosi e aiutando la sorella '' avevo pensato di uscire, per mostrare a Renèe la città''
''Eh??''
''Se vieni con noi''
''Okay, cinque minuti, vado a prepararmi''
''Luke ma''
''Shh'' dice Luke tappandole la bocca con fare giocoso.
Prendono le giacche e aspettano il ritorno di Ash, e quanto Luke lo vede spuntare dall'inizio delle scale non evita di dire ''Certo che hai una cognizione del tempo tutta tua, quanti valgono 5 minuti nel tuo mondo, mezz'ora, un'ora''
''Andiamo smettila, ho avuto problemi,okay??''
''Si come dici tu andiamo''
Renèe stava sempre attaccata a Luke e non spiccicava parola, e dava un pò di fastidio ad Ash, dato che lui è il 'gemello' del suo coinquilino, solare sempre pronto alla battuta, e con il sorriso stampato in bocca 24/24 h.Ma dopo tutto la capiva in quelle poche volte che aveva incrociato il suo sguardo si leggeva chiaramente che aveva paura, Luke tempo fa gli aveva raccontato un pò la sua vita, ed aveva accennato anche quella di Renèe.
Erano già, arrivati al parco più grande della città. E da lontano Luke e Ashton scorgono dei visi familiari, così prima che possa essere troppo tardi decidono di andarsene per non creare scompiglio e per non far agitare Renèe.


Ehy!!!!!
Salve a tutte questa è la mia prima storia che scrivo per conto mio.
Non ho molto da dire spero solo che sia di vostro gradimento.
Ringrazio la buon anima che corregge i capitolo
Bacio 

 
  
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