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Autore: fedegiuggiolina    04/09/2014    0 recensioni
Midge ha 16 anni... e non ha mai baciato nessuno. Perciò si inventa un ragazzo immaginario, così le sue amiche saranno contente! Finche un giorno il ragazzo appare veramente! Si chiama Ben, è alto. Castano, ha i capelli ondulati: esattamente come lo aveva immaginato! Certo, sembra un sogno che si realizza, ma sarà proprio così? O all' orizzonte si presentano un mucchio di guai?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Scolastico
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A volte vorrei soltanto tornare piccola e frequentare di nuovo le medie. A quei tempi era tutto più facile: andare a scuola mi piaceva,in prima ero campionessa di spelling, e io e la mia migliore amica pensavamo che i maschi fossero disgustosi. Quando mi sveglio il primo giorno della seconda superiore, invece, mi rendo conto di quanto siano cambiate le cose. La scuola è pesante. La mia migliore amica non fa altro che andare dietro ai ragazzi, mentre io non ne ho mai baciato uno. E a nessuno importa niente dello spelling.
Mi trascino fino in cucina per fare colazione. Mamma e papà stanno parlando, ma quando entro si interrompono. Lei abbassa lo sguardo sulla tazza di tè, lui se ne va.
- Tutto bene? – chiedo mentre mangio i ravioli di ieri sera direttamente dal contenitore di plastica.
- Bene – rispose lei, poi fa una smorfia.
- Imogen, è disgustoso!
Mamma ha scelto il nome Imogen perché le ricordava un po’ la parola “immaginare”, ma ormai tutti mi chiamavano Midge. Persino lei usa Imogen solo quando sto facendo qualcosa che non va.
Mi infilo in bocca un altro raviolo. – Cosa?
- Almeno potresti riscaldarli.
- Mi piacciono freddi.
La mamma svuota il fondo del suo tè nel lavandino e poi si aggiusta la camicia. Prima che nascessi io era una vera hippie, ma ora lavora in un prestigioso studio legale in città. Brucia ancora l’ incenso, fa discorsi sul karma e diventa rossa di rabbia sotto il colletto di Calvin Klein quando le dico che è una venduta. Finisco i ravioli e perlustro il frigorifero in cerca di qualcosa che meriti di finire nel panino da portare a scuola.
- Non preoccuparti per il pranzo – mi dice allora la mamma, radunando i documenti dall’ aria formale che decorano il tavolo della cucina. – Ti do i soldi per comprare qualcosa.
Resto di sasso. – Che cosa hai fatto a mia madre? – le chiedo con sospetto.
- è il tuo primo giorno, bisogna festeggiare.
Sollevo le sopracciglia, perplessa. – E questo dalla donna che ha tempestato il comune di lettere per chiedere di servire il tofu alla mensa scolastica …
Lei si limita a sorridere e a chiudere con uno scatto la ventiquattrore.
Sono davanti al mio armadietto, nel corridoio della seconda, quando vedo Tahni che mi corre incontro. Ha passato le vacanze estive nel Queensland, con la sua famiglia, perciò non la vedo da un secolo.
Lanciamo gridolini, ci abbracciamo e facciamo quelle scene da ragazze che sono felici di rivedersi, poi lei si lancia in una descrizione particolarmente vivida, e sospetto anche molto esagerata,dei ragazzi che ha conosciuto in spiaggia e del costume che indossava  e delle facce che facevano loro quando la vedevano e delle foto di sé stessa in costume che ha regalato a quei tipi ( con l’ effetto aerografo: ritoccare le proprie fotografie è stato l’ unico motivo per cui l’anno scorso Tahni è diventata un’ esperta di Photoshop ).
Stacco il cervello dopo un paio di secondi e intanto noto una scritta sul muro:
 
“BENVENUTI”, I RAGAZZI DEL SECONDO ANNO
 
Posso perdonare a Tahni la sua tendenza a trasformare persino gli eventi più insignificanti in un episodio di Beautiful, ma ci sono solo due cose peggiori degli errori di ortografia: le virgolette messe al posto sbagliato e gli articoli superflui.
- Allora? – mi chiede – Durante le vacanze hai incontrato qualche tipo carino?
Lo fa con quel tono cantilenante e fastidioso che mi fa arrossire. Perché lei sa la verità, sa che non ho mai baciato un ragazzo. Tahni non perde mai occasione di ricordarmi che diventerò una vecchia signora che vive in una roulotte insieme ai suoi undici gatti. Mi sento come se l’ intera scuola mi stesse giudicando, in tutto il mio patetico e sfigato splendore. Sono ad un livello bonus ultraspeciale della zona “NON è GIUSTO”. Non posso dire di essere brutta. Ho passato ore davanti allo specchio per cercare di capire cos’è che non va. Ho una bella pelle e sopracciglia ben disegnate; niente denti storti, né tremendi occhi strabici. E allora, si può sapere qual-è-il-problema?
Tahni intanto ride e miagola. Già immagino un intero anno così. Un anno in cui ogni singola ragazza della scuola tranne la sottoscritta, bacia qualsiasi essere dotato di un cromosoma Y. Non ce la posso fare, preferisco morire.
E così lo dico. Non ci penso, lo dico e basta.
- Si, ho incontrato un ragazzo.
Tahni ridacchia. – I cugini non valgono, Midge – fa. – E nemmeno i ragazzi della pizza a domicilio. Idem per quelli che lavorano in videoteca!
Le lancio un’ occhiataccia. – L’ ho conosciuto in biblioteca. Ha i capelli castani, mossi, ed è inglese.
Mi blocco. Ma di cosa sto parlando? Io non ho incontrato proprio nessun ragazzo!
- Quindi è un secchione – Commenta Tahni, critica.
Quindi significa che se l’è bevuta?
Sorrido. – Un secchione molto sexy.
Tahni annuisce in segno d’approvazione. In fondo a chi non piace un secchione figo?
- Wow! – esclama. – Hai davvero incontrato un ragazzo! Quand’è che me lo fai conoscere?
- è tornato in Inghilterra.– rispondo. Ma da dove mi escono tutte queste balle?
- Perciò non lo rivedrai mai più – commenta Tahni, come per dire che allora la mia conquista non vale.
- Bè puo darsi che si trasferisca qui.
Che copsa sto facendo? Sono impazzita. Figuriamoci se Tahni abbocca a una storia del genere!
Invece lo fa. Si china verso di me e mi fissa.
- Vi siete baciati?
- Ovvio.
Lei lancia un gridolino di gioia. – E vi siete anche dati da fare?
La fulmino con lo sguardo – Non essere volgare. Ci siamo conosciuti solo un mese fa!
- E allora cosa avete combinato? – insiste.
Sembra un pochino sulla difensiva, forse è preoccupata perché la mia storia possa essere migliore del suo interminabile capolavoro a episodi di BIKINI ON THE BEACH. Devo ammettere che me la sto godendo più di quanto dovrei.
- Abbiamo fatto un pic nic lungo il fiume. – rispondo. – Con tanto di tovaglietta, limonata fresca, formaggio e salsine. Mi ha fatta una ghirlanda usando delle margherite e dei rami di salice, poi mi ha anche chiamata principessa.
Tahni fa una smorfia, e capisco di aver esagerato.
– Mi sa di appiccicoso – commenta.
- Invece no  - replico. – è stato romantico.
Suona la campanella. – Il resto a più tardi, ok?- mi avverte Tahni, da sopra una spalla, mentre corre via per l’ appello.
SONO UFFICIALMENTE FUORI DI TESTA. Hey, ciao a tutti. vorrei solo dirvi che la storia non è mia, ma è di ChunjiFun1, che mi ha gentilmente dato il permesso di pubblicarla su questo sito. Vi chiedo per favore di andare a guardare la storia su un' altro sito, dove è stata pubbblicata quella originale. Il sito si chiama wattpad. Comunque l' autrice ha scritto sotto il suo capitolo un oggetto che potrebbe interessarvi: Ciao a tutti. Spero che la storia vi piaccia. Comunque non pubblicherò altri capitoli finchè non ci sarà un Tot. di almeno 20 persone che leggono la mia storia. Poichè i capitoli sono molto lunghi non vorrei che voi ne rimarreste delusi. Vabbè... Non c'è nient' altro da dire. Allora, ricordatevi, che se la storia vi paice vi chiedo per favoire di votare e di commentare, grazie! Come ha detto lei, commentate qui sotto e seguite la storia! Grazie!
   
 
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