-Non ti preoccupare!- disse Sennar incamminandosi attraverso gli arbusti. 
Le spine gli pungevano la pelle e la casacca ne rimaneva impigliata. 
Sorrise.
Faceva male, ma se aveva visto bene ne sarebbe valsa la pena. 
Forse avrebbe fatto sorridere di nuovo Nihal e tutto quello non sarebbe più contato, perchè se lei era felice lo era anche lui. 
Si fermò all'improvviso, scrutando il basso arbusto davanti a lui. Verde, l'unica chiazza di verde, in quel posto grigio e spento.
Tese le orecchie e sentì il suo nome riecheggiare lontano e ripetersi all'infinito. 
Doveva sbrigarsi, non voleva spaventarla per una sciocchezza come quella.
Allungò una mano davanti a se, noncurante delle spine,del dolore, e raccolse i lamponi rossi e lampeggianti che penzolavano sopra di lui. 
Ne raccolse quante più poté prima di tornare di corsa da lei, facendo attenzione a non rovesciarli a terra.
I rami secchi gli graffiavano il viso, vicino alla cicatrice che gli aveva lasciato Nihal tempo prima. 
-Sennar- urlò la mezzelfo appena lo vide uscire da quell'intreccio di rovi e arbusti. Lo esaminò da capo a piedi, per controllare che non si fosse fatto nulla. 
-Si può sapere cosa sta succedendo?- esclamò, quasi urlando la ragazza.
Sennar sorrise dolcemente a quegli sguardi di preoccupazione e aprì le mani.
-Cosa....?- sembrava felice e sbalordita allo stesso tempo.
-È passato tanto tempo che non ti ricordi più quando andavamo nella foresta a raccoglierli?- le chiese il giovane mago, osservandola mentre cercava di trattenere il desiderio che cresceva man man dentro di lui. -Sono lamponi...-
Nihal sorrise e Sennar la ricambiò allungandole le mani  per invitarla a prenderne uno.
Era da tanto che non sorrideva, che non mostrava il suo sorriso bello e perfetto al mondo ed essere l'origine di quel sorriso lo faceva sentire importante, più di quanto fosse realmente.
La mezzelfo gli si avvicinò lentamente, appoggiandoli una mano sulla guancia e asciugandoli il sangue che sgocciolava da uno dei suoi innumerevoli tagli. Dei piccoli brividi lo percossero, suscitandoli piacere e annebbiandoli la vista. 
-Non voglio più che ti faccia del male per me...- gli sussurrò in un orecchio. Poi allungò le braccia titubante e lo abbracciò dolcemente, facendolo sciogliere come ghiaccio al sole. Lui le appoggio le mani sulla schiena e,senza darlo a vedere, sospirò leggermente, incapace di rendersi conti che non avrebbe mai potuto toccarla come voleva lui, con fare da innamorato...





Angolino dell'attrice:
Eh già... Sono tornata a tormentarvi con un'altra ff sulla mia coppietta preferita. Lo voluta scrivere perchè dopo averne scritte due o tre sulle guerra stavo cominciando a deprimermi. Che ne pensate? Venuta bene?
Baci 
Marty
P.S. Vi allego un immagine di Nihal, spero vi piaccia ^.^