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Autore: Vane483    04/09/2014    0 recensioni
Alexis è una ragazza piena di problemi, il padre è morto e la madre assente.Per questo Alexis intraprende la strada della droga e così si ritroverà in un riformatorio, è schiva e non vuole l'aiuto di nessuno ma un giorno incontrerà un uomo, un uomo che le sconvolgerà la vita.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Misha Collins, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutte, come promesso sto rimendiando quindi oggi visto che ho ispirazione a battere a computer ecco un altro capitolo...purtroppo non manca molto alla fine della storia ma spero che comunque andrà vi piacerà...un bacio e buona lettura ---Vane

CAPITOLO 10 DOLORE

 

Le sue mani, i suoi baci, mi stanno mandando all'altro mondo “Non posso ven...” “Prendo la pillola!” per fortuna, Dio sto diventando scema,sento il corpo rabbrividire e prendere fuoco nello stesso momento, ci sono, mi lascio andare, esplodiamo di piacere insieme, sbatto le mani alla parete, Dio quanto è bello, gli sorrido e gli do un bacio; vedo che guarda in aria, è strano, assente, mi alzo e mi rivesto, anche lui lo fa per poi uscire velocemente senza nemmeno guardarmi in faccia, Perchè fa così?Esco anche io “Che hai?” si volta sbarrando gli occhi “Mi dispiace...Non posso!” ti prego no, non farmi questo, non so che fare se non sentirmi morire dentro; se ne va dalla cappella, mi siedo e scoppio a piangere, mi ha trattato come una puttana, ha fatto sesso con me epoi mi ha lasciata, sento il cuore che si sta sgretolando in mille pezzi e fa un male cane, perchè Cristo?Perchè gli ho permesso di entrare nella mia vita?Perchè ho lasciato che entrasse nel mio cuore?

 

 

2 SETTIMANE DOPO

 

Sono già passate due settimane da quel giorno e io sto evitando di uscire dalla mia stanza, faccio solo il trattamento anche se a dirla tutta non mi sta servendo perchè continuo a imbottirmi di pillole per far passare la voglia. La dottoressa Fuller continua a cercarmi, io le dico che andrò ma poi la bidono, non mi va di parlare e poi che dovrei dirle?Che sto di merda perchè ho fatto sesso con un prete nel confessionale e poi lui mi ha lasciata?
Guardo fuori dalla finestra, ho una voglia di andarmene pazzesca, sta piovendo; adoro la pioggia, mi tranquillizza, vedo una macchina arrivare, una bellissima Volvo c30 nera e da essa scende lui, il cuore mi si stringe in una morsa, lo vedo correre all'entrata,erano due settimane che non lo vedevo nemmeno di sfuggita e diavolo se fa ancora male. Ho voglia i uscire in giardino, di sentire la pioggia sulla pelle, devo liberare la mente; i infilo la felpa con il cappuccio ed esco dalla stanza, faccio l'altro giro, non voglio passare davanti alla cappella.

La pioggia, mia migliore amica, le sue gocce sulla pelle lavano via tutti i problemi, mi sento bene solo sentendone la freschezza,alzo il viso al cielo per non perdermene neanche una, si mischiano alle mie lacrime e le camuffano; vado sotto al mio salice piangente che oggi sembra piangere davvero con tutte quelle gocce che scendono dalle foglie, è come se mi capisse e non mi sento sola; mi rannicchio con la schiena appoggiata al suo fusto e da una fessura dei rami vedo l'ufficio di Misha, è seduto alla scrivania, è serio e dannatamente bello, in un lampo mi ritorna in mente quel giorno, il suo bacio per non farmi andare via, lui che mi porta nel confessionale, il suo corpo perfetto, le sue mani sul mio, i nostri corpi che diventano uno solo, forse non vorrebbe ma solo Dio sa cosa ho provato, qualcosa che non si può descrivere a parole; in automatica arriva la parte in cui lui velocemente si veste ed esce dal confessionale, il suo sguardo pentito per quello che avevamo appena fatto, il mio cuore che si spezza e lui che se ne va.E' riuscito a portarmi dal Paradiso all'Inferno in un solo secondo.
Dò un pugno a terra, fa male cazzo, un altro pugno, devo anche aver beccato qualcosa perchè esce del sangue, sembra il ritratto del mio cuore o della mia anima, ammesso che ne abbia ancora una.

Rientro passando davanti alla cappella, mi fermo davanti al quadro, lo odio, lo odio terribilmente, quell'angelo un tempo perfetto mi sembra solo un uomo capace di far soffrire chi lo ama; passo davanti alle stanze, i soliti gruppi,mi maledico per esserci andata, non avrei avuto una crisi, non avrei conosciuto lui e la mia vita non si sarebbe incasinata ancora di più.

Torno nella mia stanza sperando che prima o poi il mio cuore smetta di sanguinare.

 

MISHA POV

 

Le ultime settimane sono state durissime, mi sono rintanato nel mio ufficio e cerco di uscire il meno possibile; confessare i ragazzi è ancora più difficile, li prendo ancora più in giro di prima e in più adesso ogni volta che entro nel confessionale rivedo noi due che facciamo l'amore, la sento ancora ansimare e sussurrare il mio nome; mi appoggio allo schienale mettendomi le mani tra i capelli, è tutto incasinato, mi volto verso la finestra, piove ancora, il rumore della pioggia mi rilassa un po', mi è sempre piaciuta, ho bisogno di un caffè però.
Esco dall'ufficio e dalla cappella, ho una paura fottuta di incontrarla, passo davanti al nostro quadro, mi concentro sulla donna che piange, probabilmente lui l'ha tradita esattamente come ho fatto io con lei, vado alla macchinetta e mi prendo un caffè; comincio a camminare per i corridoi, un tempo mi piaceva venire qui e aiutare i giovani, sentire le loro storie, dargli consigli per sistemare la loro vita, ora vorrei solo scappare.
Cammino e mi ritrovo davanti alla sua stanza, tocco la targhetta con le iniziali: A.M.; sono già stato da lei ma solo ora mi accorgo che è sola, penso che la cosa le faccia piacere, ho voglia di bussare e vederla ma complicherei tutto, è meglio evitare; sto per andarmene e la porta si apre, è li, davanti a me con i capelli bagnati e gli occhi rossi, ha pianto e ora sono anche sbarrati, adesso cosa faccio?Che le dico? Esce dalla stanza e senza dire niente se ne va, non si volta, indifferenza, me la merito ma fa male “Alexis!” non si volta, mi odia e sinceramente fa bene ad odiarmi.

  
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