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Autore: kiaracmc    04/09/2014    2 recensioni
Mi colpii già dal nostro primo incontro:–tu devi essere Elena! Sei così bella! Sei identica a tua madre! Aspetta piccola ti presento i miei figli… Stefan, Damon dove vi siete cacciati?- disse cercando i due ragazzi –non urlare mamma! Non vorrai farti conoscere anche qui?- disse quello che scoprii essere Damon con un sorriso di sghembo. Mi fu portato via troppo presto, ma non rinuncerò mai a lui...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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<< Elena credi che questa birra basti? Credo che Matt abbia cattive intenzioni sta sera >> disse Caroline mentre scaricava nel carrello una dozzina di lattine di birra.

<< credo che siano fin troppe Car… Matt potrà anche avere cattive intenzioni, ma non mi sembra il caso di bere come delle spugne visto che domani mattina dovrà partire per l’Europa!!! Conoscendolo sarebbe capace di andare in India invece che in Italia! >>

Continuammo con la spesa, avevamo deciso di festeggiare la nostra ultima serata insieme visto che Matt, uno dei miei migliori amici di sempre, stava per andare in Italia per lavoro e non sapevamo quando sarebbe tornato. Quando mi informò della sua partenza, una settimana fa, restai senza fiato, a poco a poco tutti i miei migliori amici mi stavano abbandonando, potrebbe sembrare un pensiero egoistico da parte mia, ed in effetti lo è davvero, ma man mano che le persone che amavo mi abbandonavano o per ragioni di studio o per lavoro il gran vuoto che avevo dentro di me cresceva a dismisura, a volte non riuscivo a respirare da quanto facesse male. Mentre rimuginavo ed afferravo dei salatini a caso mi ritrovai a fissare la mia amica Caroline, la sua folta chioma bionda e gli occhi dal colore dell’oceano la rendevano deliziosa. Si era trasferita da un anno a Mystic Falls, ma mi sembrava di conoscerla da una vita, eppure non ero ancora riuscita a raccontarle il mio passato…

<< ti sei incantata? Su sbrighiamoci a pagare dobbiamo preparare tutto per stasera >>

Per l’occasione anche mio fratello Jeremy ci avrebbe raggiunti da New York, infondo Matt per lui è sempre stato un modello maschile da seguire visto che purtroppo i nostri genitori sono morti quando eravamo piccoli mio fratello ha eletto Matt come suo eroe.

<< a che ora arriva Jer? >>

<< per le otto, non riesce proprio a raggiungerci prima. >>

<< peccato, quel ragazzino mi manca proprio tanto! >>

Senza neanche rendermi conto ci ritrovammo a casa mia. << oggi sei più strana del solito Lena… sicura di star bene? >>

<< si tranquilla, sto solo ripensando a quante persone sono andate via dalla mia vita nell’ultimo periodo… sono solo un po’ giù di morale tutto qui… >>

<< si, ma non hai perso i contatti con nessuno infondo: tua zia Jenna ti raggiunge ogni volta che può, per tuo fratello ogni occasione è buona per tornare qui e Matt ha promesso che si farà sentire ogni giorno in un modo o nell’altro! Sa benissimo che se non lo farà gli staccherò la testa a morsi!!! >>

<< sai essere molto convincente Car… oltre che spaventosa >>

In effetti non avere tra i piedi mia zia, una delle donne più meravigliose di questo mondo che si è presa cura di me e di mio fratello, e Jeremy mi dispiaceva, ma delle persone che mi mancavano di più (oltre che i miei genitori) Caroline non sapeva neanche l’esistenza… ma ormai era giunto il momento di raccontarle tutto.

<< senti Car… io…. >>

<< che profumo sorellina! Mi mancavano i tuoi manicaretti >> mi interruppe Jer abbracciandomi da dietro

<< Jer!!! Cosa ci fai qui? Non dovevi arrivare alle otto? >>

<< surprice!!! Non riuscivo proprio a star li!!! Ho portato pure il festeggiato >>

<< ed il festeggiato ha portato le birre >> disse il ragazzone biondo che stava fermo sull’uscio della porta

<< COSA!!! MATT DONOVAN LE BIRRE LE ABBIAMO COMPRATE IO ED ELENA >>

<< relax Car le birre non bastano mai >> disse aprendo la prima lattina.

Nel giro di qualche ora ridendo e scherzando avevamo fatto fuori una quantità allucinante di birra, anche se a dirla tutta quelli che avevano bevuto di più erano mio fratello e Matt

<< come volevasi dimostrare si sono addormentati sul tappeto e pensare che volevamo passare l’ultima sera tutti insieme!!! Che stupidi! >>

<< su Car non importa sapevamo che sarebbe andata a finire così che ne dici ci trasferiamo al piano di sopra e dormiamo anche noi? Non mi va di lasciarti guidare, infondo hai bevuto anche tu >>

<< ma si dai, così almeno noi potremmo parlare un po’ >>

Mentre mi infilavo il pigiama guardai fuori dalla finestra come al solito, osservavo l’imponente villa ormai da tempo chiusa, che sorgeva difronte la mia casa.

<< Elena mi sono sempre chiesta di chi fosse quella villa, ne sai qualcosa? >> evidentemente il mio sguardo non era sfuggito alla mia amica

<< si Car, appartiene ai Salvatore >>

<< Salvatore, mai sentiti… non sono di queste parti? Come mai hanno abbandonato la villa? >>

<< sono italiani, in realtà non hanno abbandonato la villa… è una storia lunga e complicata, avevo intenzione di raccontartela, ma >> non riuscii a completare la frase, mentre fissavo la casa delle lacrime silenziose iniziarono a fuoriuscire dai miei occhi

<< ehy dai tranquilla non devi dirmi nulla se non vuoi… >>

<< ma io voglio farlo è solo che è difficile… >> restammo per un po’ in silenzio… il che è notevole per Caroline

<< avevo solo sei anni quando mia madre ricevette la telefonata di Marie Salvatore, la sua migliore amica del liceo la informava che si sarebbe trasferita con i suoi figli nella villa proprio accanto a casa nostra. Li per li la notizia non mi fece ne caldo ne freddo, ma non dimenticherò mai il giorno in cui finalmente i Salvatore arrivarono qui. Osservavo dalla finestra della mia stanza ogni movimento della ditta traslochi, vedevo i miei genitori abbracciare Marie non li sentivo da quassù perché avevo la finestra chiusa e la mia curiosità mi spinse a scendere per sentire cosa si dicessero. Il profumo di Marie era così dolce ed il suo sorriso esprimeva sicurezza –tu devi essere Elena! Sei così bella! Sei identica a tua madre! Aspetta piccola ti presento i miei figli… Stefan, Damon dove vi siete cacciati?- disse cercando i due ragazzi –non urlare mamma! Non vorrai farti conoscere anche qui?- disse quello che scoprii essere Damon con un sorriso di sghembo –dai Damon piantala di prendere in giro la mamma- Marie mi presentò i suoi figli.

Stefan aveva la mia stessa età, i capelli marroni gli occhi del colore delle foglie ed un sorriso caldo come il sole, capii subito che con lui sarei andata d’accordo ed in effetti durante gli anni trascorsi insieme arrivammo a considerarci come fratelli, ma quello che fin dal primo momento aveva catturato la mia attenzione era Damon, forse perché più grande di me, ma qualcosa in lui non faceva che attirarmi, ogni volta che i suoi occhi di ghiaccio incrociavano i miei color cioccolato il cuore mi batteva fortissimo, mi innamorai di lui senza rendermene conto fin dal primo istante in cui lo vidi, ma visto che non avevo mai provato nulla del genere per nessuno, pensavo fermamente che i sentimenti che provavo per lui non erano molto diversi rispetto a quelli che provavo per Stefan. Passavamo tutti i giorni insieme, nulla poteva separarci se non la notte, ma persino quando andavamo in camera nostra ci mandavamo messaggi della buona notte tramite la finestra. Ricordo ancora tutte le nostre conversazioni, non facevamo altro che ridere, stare con loro per me era la cosa più bella di questo mondo, perfino quando i miei genitori morirono quando avevo circa 16 anni l’unico conforto che cercavo era quello dei fratelli Salvatore, loro non avrebbero mai usato frasi fatte per consolarmi, non avrebbero mai detto niente di stupido ed in effetti fu così, mi rifuggiai tra le braccia di Damon che ricambiò il mio abbraccio silenziosamente accarezzandomi i capelli senza dire una parola, ma a me questo bastava, non chiedevo altro. Il dolore per la morte dei miei mi portò ad avvicinarmi ancora di più ai miei vicini di casa e quando la loro madre si suicidò, poco dopo la morte dei miei genitori, cercai di dare lo stesso conforto che avevo ricevuto ai ragazzi. Nonostante il dolore che provavamo eravamo più uniti che mai nulla poteva separarci… a parte Matt Donovan >>

<< no aspetta fammi capire: Matt ha rovinato la vostra amicizia, ma come? >>

<< innamorandosi di me. Forse tu non lo sai, ma Matt all’inizio era pazzo di me. Andavamo al liceo insieme eravamo nella stessa classe io, lui e Stefan e con la scusa di dover studiare insieme quasi tutti i pomeriggi stavamo da me, in quel periodo Damon era… come dire… arrabbiato con il mondo per via della morte di sua madre, era arrabbiato con suo padre che l’aveva lasciata mandandola in depressione ed era scontroso con chiunque tranne che con me, non riuscivo a capirne ancora il motivo, ma se c’era una persona che Damon odiava con tutto se stesso era proprio Matt.

-quel tipo viene pure oggi?- mi disse un giorno mentre guardavamo un film –si, dobbiamo finire una ricerca-

-okay ti saluto- disse mettendosi la giacca di pelle nera come i suoi capelli.

-perché fai così? Cosa ti ha fatto Matt?-

-proprio non ci arrivi? Quel tipo ci prova con te! È così fastidioso!- esclamò uscendo da casa mia. Restai interdetta per un po’, ma dopo quella frase ripensai a Matt ed ai suoi comportamenti nei mie confronti: in effetti Matt era sempre così premuroso, ma ci stava davvero provando? Ma la domanda più importante era: perché Damon se la stesse prendendo tanto. Infondo Matt è sempre stato un bravo ragazzo non ci sarebbe stato niente di male se fosse nata qualcosa tra noi. Per me è Damon quel periodo non fu affatto rose e fiori: ogni qualvolta si parlava di Matt Damon diventava sempre più scontroso, non riuscivo a sopportarlo. Si allontanò sempre di più da me senza che me ne rendessi conto, ed io soffrivo così tanto senza capirne la ragione.

-Stefan mi spieghi perché quello stupido di tuo fratello deve fare così? Non lo sopporto più! Fa lo stupido con troppe ragazze, ma non si rende conto che non può continuare così

-su Elena non fare così infondo ha 19 anni è normale che frequenti qualche ragazza....

-qualche?! Sono troppe!

-ma scusa Elena dove sarebbe il problema? Non è che sei gelosa?

-Gelosa io? Ma neanche per idea dico solo che potrebbero coalizzarsi contro di lui!!!

Stefan mi aveva capita meglio di quanto pensassi.

Continuai a vedere Matt ed un giorno mi chiese di uscire non ci trovai niente di male dopo tutto Damon frequentava un sacco di ragazze perché io non potevo? Eppure non ero felice, non volevo uscire con Matt, avrei preferito stare a casa con Damon o con Stefan a vedere un film. Durante l'uscita Matt mi baciò e si dichiarò, restai sorpresa da quelle parole, non riuscivo a muovermi, inoltre era il mio primo bacio, ma non era con la persona che desideravo. Respinsi Matt gli dissi che per lui provavo una profonda amicizia, ma niente di più e corsi a casa.

Non avevo il coraggio di parlare con nessuno di quello che era successo eppure non sapevo il perché, ma volevo tanto abbracciare Damon, allora il mio cervello iniziò a mettersi in moto facendosi un milione di domande: perché sei scappata da Matt? Perché ti veniva da piangere dopo il bacio? Perché l'unica risposta che ti viene in mente è Damon? Perché ti viene da piangere quando sai che sta andando da un'altra? Perché non lo riesci a considerare come un fratello? La risposta era ovvia: amavo Damon... Da sempre.

Adesso il problema principale stava nel parlarne con lui. Non facevo che ripetermi: e se non gli piacessi? Se lui amasse un'altra? Come potrei guardarlo di nuovo in faccia se mi rifiutasse?

Decisi che non avrei dovuto farmi problemi quando l'avrei visto gli avrei confessato i miei sentimenti senza rimorsi.

Presi il mio diario ed andai al cimitero volevo scrivere della mia decisione sulla tomba dei miei genitori, infondo per me così era come confidarmi con mia madre....

Quando arrivai lì trovai Damon sdraiato accanto alla tomba di sua madre intento a leggere fantasy sui vampiri la nostra ossessione da quando abbiamo iniziato a seguire "Buffy l'ammazza vampiri"

-che ci fai qui? Disse scontroso come al solito

-non sono affari tuoi- il suo tono mi aveva irritata da morire perché doveva fare così

-così ora ti diverti a baciare gli sportivi...

Mi sarei aspettata di tutto tranne che questo. Evidentemente Matt aveva raccontato tutto a Stefan, che l'aveva riferito a Damon. Gli voltai le spalle non volevo che mi vedesse piangere

-non sono affari che ti riguardano idiota! E poi scusa dove sta il problema? Tu passi tutto il tuo tempo libero a sbaciucchiarti con delle stupide occhette perché io non....

Non riuscivo a parlare piangevo troppo, quello stupido non aveva capito nulla dei miei sentimenti.

-che succede adesso? Perché piangi?

Non so cosa mi spinse a farlo, ma l'unica cosa che riuscii a fare fu quella di baciarlo. Da quando Matt mi aveva rubato quel bacio non facevo che chiedermi cosa avrei provato baciando Damon e che sapore avesse, finalmente avevo la risposta, sentivo il cuore scoppiarmi in petto, il suo profumo mi stordiva e le gambe mi stavano cedendo. Sciolsi quel bacio e piano piano cominciai a parlare:- da quando Matt mi ha baciata e mi ha confessato i suoi sentimenti, non ho fatto altro che pensare a te. Avrei voluto che fossi tu a baciarmi, avrei voluto che fossi tu a dirmi ti amo, avrei voluto poterti dire che anche io ti amo, ma non è successo perché a quanto pare tu preferisci quelle stup...-

Non mi lasciò finire, mi baciò in modo più appassionato di prima, non me ne intendevo molto, ma Damon era un gran baciatore.

-stupida a me non interessa nessuna che non sia tu.

Da quel momento in poi io e Damon diventammo una coppia, stare con lui era facile come respirare fino a quel giorno maledetto...

Era settembre avevo appena cominciato a lavorare in uno studio legale quando mi arrivò la telefonata di Stefan.

-Stef lo so, lo so ho già prenotato il film e le pizze, tranquillo vedrai che sta sera riuscirai a conquistare...

-Elena

-che succede Stef? Perché questo tono di voce?

Damon aveva avuto un incidente d'auto, non volevo crederci. Non poteva essere vero. Mi fiondai all'ospedale, era ancora vivo, ma in stato vegetativo. Non mi staccai da quel letto per 4 giorni e 4 notti non riuscivo nemmeno a capire quello che dicevano i medici, ma forse in realtà non volevo ascoltarli, per paura di scoprire qualcosa di orribile.

L'attesa mi stava uccidendo finché il quinto giorno mi sentii stringere la mano. Alzai gli occhi, un paio di occhi color ghiaccio mi osservavano incuriositi, cominciai a piangere senza dire una parola.

-perché... Perché piangi? Dove sono?

-oh Damon... Sei in ospedale, hai avuto un incidente con la macchina, un tizio ti è venuto addosso ed è scappato, fortuna che... Fortuna che Tyler passava da quelle parti. Sono così contenta di sapere che ti sei ripreso ero così in pena.

Continuai a piangere mentre lui mi squadrava confuso... Pensai che fosse normale infondo si era appena svegliato dal coma! Quando tornò a parlare mi distrusse

-noi... Siamo parenti?

-cosa?

-si insomma... Chi sei?

-Damon non ti ricordi di me?

-no mi spiace... Aspetta hai detto: Damon? Sarebbe il mio nome?

Aveva perso la memoria. I dottori lo spedirono in un altro ospedale e mi vietarono di andare a trovarlo, dissero che sarebbe stato meglio se fosse partito solo con il fratello per non affaticarlo troppo. Alla fine Stefan mi convinse che quella di restare fosse la scelta migliore -non sarà per sempre- ma man mano che il tempo passava la situazione non migliorava di una virgola. Alla fine ricevetti un messaggio da Stefan:

ciao Elena? Come te le passi?

Volevo avvisarti che stiamo per tornare!

Mi manchi tanto sorellina a presto

Non potevo crederci, eppure secondo quello che mi diceva Stefan Damon non ricordava ancora nulla di me. Forse stavano tornando proprio per questo, ma quando arrivarono mi aspettava una brutta sorpresa

-allora Stef inizio a preparare i bagagli dovresti farlo anche tu

-i bagagli per cosa?

-oh ciao sei un'amica di Stefan? Aspetta te lo chiamo

Il mio cuore perse un battito, Damon mi stava facendo il suo sorriso di cortesia.

Parlai con Stefan mi disse che Damon non ricordava nulla se non il periodo passato a casa del padre in Italia e così i dottori gli avevano consigliato di partire e di iniziare ad introdurre i dettagli della sua vita dopo il trasferimento a poco a poco. Tentai in tutti i modi di partire con loro, ma mi fu impedito. Adesso non serbo rancore nei confronti di Stefan, ma il primo periodo è stato bruttissimo... Ma fortunatamente lui non ha mai smesso di scrivermi e quindi abbiamo mantenuto la nostra amicizia. Solo che nonostante tutto Damon non ricorda ancora nulla di me... Ormai sono due anni che non lo vedo e mi manca così tanto che... Che... >>

Non riuscii a continuare. Piansi tutta la notte mentre Caroline mi cullava. La mattina dopo accompagnammo Matt in aeroporto. Feci come se nulla fosse, come da due anni a questa parte.

 

 

 

ciao ragazze finalmente sono riuscita a postare il prima capitolo di questa FF!!! spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate a presto!!!

p.s. un ringraziamento speciale va alla mia amica Giusi, senza la quale questa storia sarebbe rimasta solo nella mia testa.

  
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