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Autore: Little Wings    05/09/2014    8 recensioni
[Pernico]
"Okey, ho un altro metodo"
"Cosa devo
Hic! fare questa volta? Sentiamo"
"Stai fermo"
Nico lo guardò male, ma fece come gli era stato detto. Solo che quando Percy gli si avvicinò puntando un dito contro il suo petto, fece un passo indietro.
"Che stai
Hic! facendo?" gli chiese, arrossendo lievemente.
"Lasciami fare"
Percy poggiò l'indice tra le costole di Nico sopra al suo cuore, che prese a battere freneticamente. Nico pregò tutte le divinità, anche quelle romane, che Percy non sentisse quanto forte batteva il suo cuore. L'altro ragazzo però sembrava concentrato su quello che stava facendo. Dopo quella che a Nico parve un'infinità, Percy tolse il dito dal suo petto.
"Funziona?"
"
Hic!"
Nico ha il singhiozzo e Percy è deciso a farglielo passare, usando anche metodi alquanto strani...
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Leo Valdez, Nico di Angelo, Percy Jackson, Percy/Nico
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il miglior rimedio per il singhiozzo
 
 
 


 
 
Nico si era pentito di aver ingurgitato quell'enorme vaschetta di gelato quando, una volta finito di mangiare, gli era venuto un terribile singhiozzo. Aveva scagliato il cucchiaino che fino a poco prima usava in un angolo della Cabina 13, mentre un "Hic!" sfuggiva dalle sue labbra. Aveva respirato profondamente prima di trattenere il respiro per una quindicina di secondi, ma niente, il singhiozzo non era sparito. Frustato - non gli piaceva per niente avere il singhiozzo -, uscì dalla Cabina per andare verso l'arena, dove pensava di trovare i suoi amici. E infatti, quando arrivò - tredici "Hic!" dopo -, trovò i suoi amici intenti a fare una lotta in cui colpi romani si intervallavano a quelli greci.
Leo fu il primo a vederlo e gli corse incontro cercando di saltargli addosso. Aveva stretto una forte amicizia con il figlio di Efesto, che puntualmente lo abbracciava senza ritegno, sapendo quanto questo desse fastidio al Re degli Spettri.
"Nico!" lo salutò prima di lasciargli un bacio sulla guancia, altra cosa che faceva solo per il gusto di irritarlo.
L'altro ragazzo se lo scollò di dosso e si passò una mano sulla guancia schifato.
"Che schifo Hic! Leo!" esclamò.
Leo lo guardò sorridente prima di chiedergli "Hai il singhiozzo?"
"No Hic! faccio finta di Hic! averlo perché è divertente" ribatté acidamente Nico.
Leo rise come se avesse appena fatto la battuta più divertente del mondo e gli passò un braccio sulle spalle, conducendolo dagli altri ragazzi.
Hazel lo salutò con bacio, Frank con una pacca sulla spalla che per poco non lo fece ribaltare e le altre ragazze gli sorrisero amichevolmente. Jason e Percy si stavano invece rotolando a terra mentre combattevano, o almeno Nico pensava che stessero facendo quello.
"Nico ha il singhiozzo" annunciò Leo.
Nico roteò gli occhi, promettendosi che un giorno o l'altro avrebbe scoperto cosa c'era dentro la scatola cranica dell'ispanico.
"Cosa Hic! c'entra questo?" chiese.
Leo scrollò semplicemente le spalle senza rispondere.
Percy invece si fermò e, con grande sorpresa di tutti, disse: "Te lo faccio passare io il singhiozzo!"
Nico lo guardò scettico mentre si avvicinava a lui sorridente. Gli altri ragazzi intanto si erano seduti, perché, andiamo!, Percy Jackson che vuole far passare il singhiozzo a Nico Di Angelo è una scena a cui non si può non assistere.
"Come Hic! pensi di fare, Jackson?"
"Con dello zucchero"
Nico alzò un sopracciglio mentre incrociava le braccia la petto.
"Zucchero?"
Percy annuì sorridente, prima di scomparire verso le cucine. Tornò poco dopo con un cucchiaino pieno di zucchero.
"Apri la bocca"
"So ancora Hic! mangiare da solo" borbottò Nico, ma Percy non sembrò sentirlo.
Avvicinò il cucchiaino al volto del minore, che però girò la testa di lato.
"Nico, apri la bocca" ripeté, mentre l'interpellato scuoteva la testa.
"Daaaaiii" lo pregò. "Apri la boccuccia"
Gli accostò la posata alle labbra, aspettando che le aprisse. Nico arrossì quando si accorse di quanto poco spazio separava i loro corpi e per poco non aprì la bocca.
"Allora mi costringi a fare una cosa che preferivo evitare" disse teatralmente il figlio di Poseidone.
Nico lo guardò interrogativo, ma Percy non aggiunse altro. Gli tappo il naso con due dita e il figlio di Ade spalancò contemporaneamente gli occhi - per la sorpresa - e la bocca - per respirare. Ci mancò poco che si strozzasse con lo zucchero che Percy era riuscito a fargli scivolare in bocca, mentre questo sorrideva soddisfatto e i loro amici ridevano di gusto.
"Sei un idiota" riuscì a dire Nico tra un colpo di tosse e l'altro.
Percy però sorrideva, a quanto pare il suo metodo aveva funzion...
"Hic!"
Come non detto.
"Non ha funzionato Hic!"
"Questo funzionerà, vedrai" disse Percy prima di scomparire di nuovo verso le cucine.
Quando tornò, aveva in mano un bicchiere di acqua.
"Devi ingerire piccoli sorsi velocemente"
"Però stavolta faccio Hic! da solo" borbottò, con le risate degli amici che risuonavano ancora nelle orecchie.
Percy gli porse il bicchiere e Nico fece come gli era stato detto. Inutile dire che anche questo metodo fallì.
"Prova a fargli prendere uno spavento" suggerì Piper.
"Tu credi veramente che Hic! questo qui" indicò Percy "possa farmi Hic! paura?"
"Certo che posso!" ribattè offeso il maggiore, mentre Nico lo guardava scettico.
"Dai Percy, tira fuori un altro metodo" disse Leo, già pronto a sganasciarsi dalle risate.
Il figlio di Poseidone ci pensò un attimo e poi, tutto serio, disse "Mi fai sentire come si fa un singhiozzo?"
Leo soffocò una risata tra le mani, Jason e Frank ridacchiarono e Nico lo guardò come se fosse un alieno. Magari sembrava un modo strano di far passare il singhiozzo, okey, era un modo strano di far passare il singhiozzo, ma più di qualche volta aveva funzionato e Percy confidava in questo metodo. Nico avrebbe provato a fare un singhiozzo per farlo sentire a Percy, ma più si sarebbe sforzato e meno ci avrebbe messo il singhiozzo a sparire.
"Hic!"
"Avrebbe dovuto funzionare?" chiese Annabeth scettica, mentre Percy guardava Nico affranto e tutti gli altri ridevano.
Il salvatore dell'Olimpo si riscosse. "Riuscirò a farti passare il singhiozzo, costi quel che costi!" disse risoluto.
"Si, bhe, mentre tu usi metodi assolutamente non scientifici, noi andiamo al lago" disse Annabeth, che non aveva più voglia di vedere quei due che facevano gli idioti.
Prese per mano Reyna - alias, la sua fidanzata - e si diressero verso il lago.
"Perché avete così poca fiducia nelle mie capacità?" chiese Percy imbronciato.
"Forse perché Hic! non sei ancora riuscito a farmi passare il singhiozzo Hic!?" chiese Nico.
Anche Piper e Hazel se ne andarono di lì a poco, dopotutto lo gioco è bello finché dura poco. Gli unici che riuscivano ancora a divertirsi erano i ragazzi.
"Okey, ho un altro metodo"
"Cosa devo Hic! fare questa volta? Sentiamo"
"Stai fermo"
Nico lo guardò male, ma fece come gli era stato detto. Solo che quando Percy gli si avvicinò puntando un dito contro il suo petto, fece un passo indietro.
"Che stai Hic! facendo?" gli chiese, arrossendo lievemente.
"Lasciami fare"
Percy poggiò l'indice tra le costole di Nico sopra al suo cuore, che prese a battere freneticamente. Nico pregò tutte le divinità, anche quelle romane, che Percy non sentisse quanto forte batteva il suo cuore. L'altro ragazzo però sembrava concentrato su quello che stava facendo. Dopo quella che a Nico parve un'infinità, Percy tolse il dito dal suo petto.
"Funziona?"
"Hic!"
"Ahhhh! Ma ti ha colpito il Dio del singhiozzo?" disse frustrato Percy mentre si passava una mano tra i capelli.
"Okey, so come fartelo passare. Quando ero piccolo mia mamma mia ha insegnato una filastrocca per far passare il singhiozzo" disse dopo un po'.
"Una filastrocca?" gli fece eco Frank.
Percy annuì sorridendo.
"Ehm... Okey..." borbottò allora il figlio di Marte.
"Non reciterò una Hic! stupida filastrocca per bambini Hic!"
"Ma tu sei ancora piccolo" disse Percy, facendo andare a fuoco le gote di Nico.
"Non sono piccolo Hic!" ribatté con voce stridula.
"Comunque, la filastrocca faceva tipo così: singhiozzo mio singhiozzo tuo... No, non era così..." borbottò aggrottando le sopracciglia.
Leo, neanche a dirlo, stava ridendo. "Ci sarà un modo meno scemo per fargli passare il singhiozzo"
Percy non gli rispose e schioccò le dita.
"Ci sono!
Singhiozzo mio singhiozzo
vai nell'acqua, vai nel pozzo
vai nel cuor di chi mi ama
se mi ama se lo tenga
e se no che mi rivenga"
Nico si trattene giusto in tempo dal dire: il singhiozzo allora verrebbe a te, ma siccome non mi ami poi mi ritornerebbe. Quindi no, non mi sembra il caso.
"Non Hic! la canterò!"
"Ma non puoi bocciare tutte le mie idee!"
"Ho fatto quello Hic! che avevi detto prima"
"Bevi" disse allora Percy dopo un attimo di riflessione.
"Cosa?"
"Bevi l'acqua che ti ho portato prima e intanto alza le braccia"
Vedendo che Nico non si muoveva, Percy gli si avvicinò e gli prese i polsi,portandoli poi in alto.
"So come si alzano le Hic! braccia!" disse divincolandosi dalla stretta dell'altro. "Ma mi sembra una cosa stupida Hic! Lascia perdere, Percy, mi Hic! terrò il singhiozzo finché non mi passerà"
"Fammi provare un'ultima cosa, poi ti lascio in pace"
Nico acconsentì e Percy si girò verso gli amici, che li stavano ancora guardando.
"Chiudete gli occhi"
"Cosa?" chiese Jason.
"Perchè?" gli fece eco Frank.
"Fatelo e basta" li zittì Percy.
Seppur riluttanti, Frank e Jason chiusero gli occhi.
"Leo" lo chiamò, visto che il ricciolino aveva ancora gli occhi aperti.
"Voglio vedere quello che farai"
"Uhm... Meglio di no" borbottò Percy grattandosi la nuca.
"Perchè?"
"Percy, cosa Hic! vuoi farmi?" chiese Nico.
"Già, Percy, cosa vuoi fargli?"
Il tono di Leo era talmente malizioso che i due ragazzi arrossirono di botto.
"N-niente di che. Ora chiudi gli occhi"
Leo si coprì gli occhi con le mani.
"Va bene così?"
"Leo" disse Percy "lo so che puoi vederci. Chiudi gli occhi"
Il figlio di Efesto borbottò qualcosa prima di chiudere gli occhi.
"Percy, devo Hic! preoccuparmi?"
"Ti fidi di me?"
"Non sono Hic! sicuro che dovrei farlo"
Percy ridacchiò accarezzandogli una guancia. "Non voglio farti del male"
"Uhm... Allora Hic! procedi"
Il figlio di Poseidone avvicinò il suo viso a quello del più piccolo e unì le loro labbra. Nico spalancò gli occhi scioccato, ritrovandosi così di fronte a quelli verdi di Percy. Poi li chiuse, beandosi di quel contatto. Agognava quelle labbra da anni e adesso che le poteva finalmente toccare era deciso ad assaporarsi quel momento fino in fondo. Percy gli mise una mano dietro la nuca per avvicinarlo a sé, passò la lingua sul suo labbro inferiore facendolo mugugnare e ridacchiò a quel suono. Nico schiuse le labbra e sentì la lingua dell'altro ragazzo scivolargli in bocca, alla ricerca della sua, che la aspettava impaziente. Il figlio di Ade passò le sue esili braccia intorno al collo del maggiore, aggrappandosi ad esso per evitare la caduta che il vortice di emozioni che provava gli avrebbe inevitabilmente causato.
Quando si staccarono aveva entrambi il fiatone e sorridevano entrambi.
"Passato il singhiozzo?" chiese Percy.
"Bacialo di nuovo, così sei sicuro!" urlò Leo, che probabilmente aveva assistito a tutta la scena, facendo ridere gli altri due e arrossire Nico.
Infondo, quel singhiozzo non era stato proprio un male.
 
 


 
Sono sempre più convinta che la botta in testa che ho preso quando avevo cinque anni abbia causato danni irreparabili al mio povero cervello. Davvero, altrimenti non si spiegherebbero tutte le cose assurde che mi vengono in mente. L’altro giorno comunque mi è venuto il singhiozzo e mentre cercavo di farmelo passare mi è venuto in mente… questo coso qua sopra. Della serie, sono in modalità fangirl anche quando mangio il gelato. È quasi preoccupante.
Coooomunque, cosa ne pensate? Vi è piaciuto? ‘Sta volta ci ho infilato anche un FemSlash, così, giusto perché mi andava, anche se all’inizio non l’avevo pianificato.



 
  
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