Serie TV > Chica Vampiro
Segui la storia  |       
Autore: SpookySammie    05/09/2014    7 recensioni
Le sue labbra si avvicinarono alle mie, ma non era ciò che volevo. Fino a qualche giorno prima lo volevo, ma ora no. Avevo una paura immensa. Qualcosa mi diceva che lui celava un segreto. Ma quale? Stavo cominciando a fidarmi di lui. Ma i dubbi mi affliggevano.
"Perché ti allontani Victoria?"
"Ho paura"
"Paura di cosa?"
"Paura di te"
"Non devi avere paura di me, Victoria. Non ti succederà nulla"
Invece...
Genere: Dark, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Buon pomeriggio ragazzi” il professore rientra in aula e si prepara per la lezione.

“Ehi ragazzi, questa mattina non mi ero nemmeno accorta che foste voi quelli seduti vicino a Mirco” Lucia si avvicina e si siede di fianco a me, al posto di Mirco. Non nascondo che vorrei davvero tanto che lui fosse al mio fianco come questa mattina; non che Lucia non mi piaccia, anzi, ma lui

“Sì Lucia, si è seduto lui qui, non di certo noi siamo andati a cercarlo appositamente per stare vicino a lui!” sbuffa Alejandro, prendendo il suo quaderno per prendere appunti.

“Non avevo pensato a questo Alejandro: tutti noi siamo ostili nei suoi confronti” appunta Lucia in malo modo.

“Perché?”
Vorrei non averlo detto: entrambi mi guardano e sotto il loro sguardo truce mi sento veramente piccola e stupida ad aver fatto uscire questa domanda dalla mia bocca.

“Victoria, lui mi ha, come dire…sedotta e poi…”
Alejandro alza una mano per indicare a Lucia di smettere di parlare.
“Victoria mi ha detto che non parte con pregiudizi nei confronti di nessuno e io sono d’accordo su questo. Compreso in quel nessuno c’è anche Mirco”

Lucia mi guarda in modo comprensivo. Cosa vuole farmi capire?
“Va bene Victoria. Conosci pure gente nuova. D’altronde, pure io farei così se fossi al tuo posto”

“Lucia, mi dispiace di qualsiasi cosa possa esserti successa a causa di Mirco. Ma non voglio smettere di conoscere una persona basandomi su ciò che ha fatto agli altri. Con questo non voglio dire che non mi interessa: questa cosa la tengo in considerazione, ma la metto da parte finché non succede qualcosa direttamente a me”

“Victoria, io, ripeto agirei nello stesso modo, quindi a te la scelta” Lucia cerca di rassicurarmi con uno sguardo comprensivo, ma noto la sua preoccupazione.

“Allora ragazzi, riprendiamo il discorso che stavamo facendo. Come abbiamo detto, il diritto internazionale…” il professore inizia a spiegare, facendo alcuni schemi nella lavagna elettronica. Li ricopio senza ascoltare minimamente il ragionamento che ci ha costruito sopra.

Perché quando hai qualcosa in testa è così difficile che vada via.
Perché quando hai qualcosa in testa è difficile che se ne vada, soprattutto per una come me che ha sempre dato più importanza alla ragione che al cuore.
Perché quando quello che hai in testa, è un lui, sei un po’ fottuta.
E io credo di esserlo, senza dubbi.
*****

La campanella che segna la fine della lezione suona.
Guardo l’orologio. Sono le 15 in punto.
Il mio cuore inizia a battere forte e per un momento mi immobilizzo.

“Victoria, tutto bene? Sei diventata molto pallida” mi accarezza una mano e sussulto al suo tocco.

“Sì, Alejandro, tutto bene!” lo guardo negli occhi con mezzo sorriso.

“Sicura?” mi scruta con il suo sguardo intenso.

“Cosa devo dirti? Che sono agitata più che mai solo perché devo vedere Mirco adesso?” gli confesso.

“Cosa? Devi vedere Mirco? Ti ha chiesto lui?” mi dice lui, stupito e oserei dire infastidito.

“Sì, non hai sentito mentre eravamo a tavola?”
“No, stavo parlando con Belinda. Be, allora io vado. Ti lascio al tuo appuntamento” pronuncia l’ultima parola molto schifato e se ne va, senza darmi la possibilità di replicare. Credo che la sua reazione sia mossa dalla gelosia, ma perché? Dopotutto, lui è fidanzato. Forse si sente in dovere di proteggermi da qualcosa che può essere minaccioso, proteggermi da lui.
Ma, sinceramente, io non voglio essere protetta.

“Signor Vladimoff, non l’ho vista a lezione oggi”

“Professore, l’avevo avvisata che sarei stato assente oggi per una visita medica. Ho appena depositato il certificato della visita in segreteria”
Sento la sua voce alle mie spalle e il mio cuore inizia a battere fortissimo mentre prendo la mia borsa e mi avvio verso l’uscita dell’aula.
E’ lì, di fronte a me, che viene nella mia direzione.

“Ti ho lasciata sola in questa lezione. Hai sentito la mia mancanza?” mi accarezza il viso con le nocche e rimango senza fiato.

“Be…” dico, senza essere in grado di proseguire la frase visto che mi mancano le parole quando il mio sguardo incrocia il suo.

“Sembra che ti manchino le parole quando parliamo. Ti faccio questo effetto?” sorride vedendo la mia reazione.

“Sì Mirco” riesco a dire dopo aver cercato di tenere a bada le mie emozioni.
“Sei bellissima quando diventi rossa” mi tocca le guance e sussulto al suo nuovo tocco: le sue mani sono gelide.
“Vuoi rimanere ancora qui?” mi dice, divertito.

“No Mirco, usciamo”

“Ti porto al parco, così stiamo un po’ soli e mi racconti di te. Sei così chiusa e misteriosa”

“Mai quanto te” penso dentro di me, riuscendo a tenere questo pensiero per me.

Usciamo dall’università e mi ritrovo nel bel mezzo di una giornata meravigliosa: il cielo è limpido, di un azzurro intenso e il sole splende. Mi sorprendo di quanto sia diverso il clima spagnolo rispetto a quello inglese. In una bella giornata di sole, moltissime persone di diverse età passeggiano per le strade piene di bancarelle di Madrid.

“A cosa pensi, mia cara Victoria?”

“Stavo riflettendo sulla differenza del clima tra Spagna e Inghilterra”
“Io mi troverei molto meglio in Inghilterra, come te d’altronde” mi sorride. Come fa a sapere che preferisco il clima inglese? Non mi ricordo di averlo detto durante il pranzo. Probabilmente mi sarà sfuggito di mente.

Fuori dall’università, vedo Alejandro con Belinda che mi guardano preoccupati mentre seguo Mirco.

“Stai attenta Victoria” si lascia sfuggire Alejandro.

“Secondo me sarebbe ora che inizi a farti i fatti tuoi Alejandro. Penso che lei sia in grado di badare a sé stessa” replica Mirco secco.

Guardo Alejandro senza dire nulla. Mi dà un po’ fastidio la risposta rude di Mirco: sicuramente vedrò di ripiegare la situazione.

“Scusa Victoria, ma proprio non lo…anzi, non li sopporto”

“La cosa è reciproca Mirco”

“Lo so. Da quando Daisy è entrata nella loro compagnia e si è innamorata di Max, tutti mi guardano in modo strano”

“E’ successo qualcosa di particolare con Daisy?” chiedo a bruciapelo, sperando che non pensi che sono una curiosona.

“Solite cose che succedono alle coppie: non andavamo più d’accordo. Troppe litigate e incomprensioni. Lo stesso è successo anche con Lucia, che, oltretutto, era appiccicosa”
Mi limito ad annuire.
Non so perché, ma ho il dubbio che mi nasconda il vero motivo della sua rottura con Daisy.
Però, cosa pretendo? Che mi racconti la sua vita privata dopo che ci conosciamo da poche ore?

“Tu sei fidanzata Victoria?”

“No Mirco e non lo sono mai stata”

“A me sembra impossibile. Una bella ragazza come te che non ha mai avuto un fidanzato? Se non me lo vuoi dire, lo capisco. Ci conosciamo solo da poche ore
Rimango un attimo sbalordita: ha ripetuto la stessa frase che avevo pensato qualche minuto prima.

“No è che dico di non esserlo mai stata perché non sono mai stata innamorata dei ragazzi con i quali mi frequentavo. Erano cose poco serie, molti mi hanno illusa, quindi è da un bel pezzo che non voglio più sentir parlare di ragazzi”

 
“Eppure ora sei qui con me”

Lo guardo negli occhi e il suo sguardo incrocia subito il mio.
Non so cosa dirgli perché è vero: dopo anni senza nemmeno voler sentire l’argomento fidanzati, ora sono qui con un ragazzo che conosco da poche ore, di cui non so praticamente nulla.
In che situazione mi sono cacciata?
Forse Alejandro aveva ragione: devo stare attenta.

“Ho detto qualcosa di male, Victoria?” Mirco si siede su una panchina del parco nel quale siamo entrati senza che io me ne accorgessi minimamente. La panchina su cui siamo seduti si trova quasi al centro del parco, di fronte ad uno spazio verde circondato da un’alta ringhiera di ferro, con delle punte: al suo interno vi è un piccolo laghetto con alcuni fiori rosa sulla superficie e dei pesci che emergono dall’acqua. Mi guardo introno e mi rendo conto che il parco è enorme e di forma rettangolare, circondato da una fitta siepe; ci sono panchine ovunque. I vari passaggi convergono nello lo spiazzo circolare in cui ci troviamo io e Mirco.
I miei occhi cercano di nuovo lui che mi sta guardando sorridendo.
“Vedo che ti piace molto questo posto”

“Moltissimo. È molto particolare ed è grandissimo”

“Sì…però non hai risposto alla mia domanda. Non vorrei che la frase che ti ho detto prima ti avesse turbata e pensassi che Alejandro ha fatto bene a metterti in guardia su di me”
Non posso fare a meno di guardarlo nuovamente stupefatta: come fa a sapere che stavo pensando alle parole di Alejandro.
Corrugo la fronte e lui tocca con il suo dito la mia fronte.

“Sei bellissima quando rifletti su qualcosa. Vorrei sapere a cosa stai pensando”

“O forse lo sai già?” penso dentro di me, ma mi rendo conto di essere una stupida.
Dovrebbe essere un essere soprannaturale per potermi leggere nel pensiero.

“Niente di particolare Mirco…stavo pensando alla mia famiglia e alla mia terra”

“Sai cosa stavo pensando io? Che sono contento che tu abbia scelto di partecipare a questo progetto. E’ come se ti stessi aspettando da una vita

Lo osservo e penso che sia molto strano che un ragazzo mi dica così dopo che non ci conosciamo nemmeno da un giorno.
Eppure mi rendo conto che è ciò che sto pensando pure io.

“Lo penso anch’io Mirco”

Lui si stupisce di questa mia confessione.

“Davvero, Victoria?”

“Sì Mirco”

Lui si avvicina al mio corpo e io rimango immobile.
In questo momento dentro di me si scatenano due forze: una che mi attrae a Mirco e l’altra che mi fa allontanare. Una viene dal cuore, l’altra dalla ragione.
Per la prima volta in vita mia, decido di seguire il cuore.
Mi lascio avvolgere la vita dalle sue braccia, le sue mani si appoggiano sulla mia schiena.
Tocco la sua fronte con la mia e gli circondo il collo con le braccia.

“Non vedevo l’ora di poterti toccare, di sentire il tuo odore da così vicino”

Il suo naso scorre dalla guancia fino al mio collo. Mi fa sussultare quando appoggia le sue labbra sul mio collo.
Risale e mi guarda negli occhi.
Reggo il suo sguardo e noto che la sua bocca si sta avvicinando alla mia.

Le sue labbra si posano sulle mie: chiudo gli occhi, mentre le mie mani accarezzano i suoi capelli.
Il bacio rimane casto, un semplice bacio a stampo.
Socchiudo un po’ gli occhi e vedo che anche lui mi sta osservando.
Improvvisamente, i suoi occhi cambiano colore e sono sicura che questa volta non sia solo un’illusione o un’immaginazione come questa mattina: le sue iridi verde smeraldo sono diventate di un rosso intenso.

Mi stacco dalle sue labbra, intimorita da questa visione.

“Cos’hai Victoria?” mi chiede allarmato. I suoi occhi sono di nuovo verdi.
Forse sto impazzendo, ma sono sicura di aver visto il cambiamento nei suoi occhi…ma come è possibile?

“Niente Mirco…solo che…non ricevo queste attenzioni da molto tempo e ho paura di rimanere ferita, di nuovo” invento una scusa, che però è anche la verità: questa è una delle cose che più mi intimoriscono.

Lui mi osserva intensamente, come se volesse capire cosa celo dentro di me.
“Victoria, tu non devi avere paura di me” si avvicina di nuovo al mio viso. “Te lo ripeto: sei ciò che stavo aspettando da secoli”

Quello che ho visto non può essere reale: è stato solamente frutto della mia mente che in questi giorni non riesco a controllare.
Devo lasciare spazio ai sentimenti, alle emozioni che sto provando ora e fregarmene di ciò che mi viene imposto dalla mia parte razionale.
Mi avvicino nuovamente a Mirco. Appoggio il mio corpo al suo, lasciandolo spiazzato.
Lo stringo al mio e sento le sue labbra che cercano le mie per poterle baciare. Mi lecca le labbra con la sua lingua, quasi a voler chiedere il permesso alla mia bocca di entrare; schiudo le labbra e la sua lingua tocca la mia, avvolgendomi in un bacio senza fine.
Nulla mi è chiaro ora, tutto è un grande caos nella mia testa, ma c’è una cosa di cui sono più che sicura: mai contro cuore.



SPAZIO AUTRICE

Ciao ragazze!
Come sempre vi voglio ringraziare per l'affetto che mi avete dimostrato, per le recensioni che mi avete lasciato in tutti i capitoli precedenti, per tutto il supporto che mi dimostrate.

Ecco a voi il quarto capitolo, spero atteso, da molte di voi. Qui assistiamo all'incontro tra Victoria e Mirco: cosa succederà poi?

Ci tenevo a precisare che la frase "mai contro cuore" è stata scritta da Massimo Bisotti, che è uno scrittore che apprezzo molto e che vi consiglio vivamente di leggere.

Che dire ancora... aspetto le vostre recensioni, anche critiche come sempre, per migliorarmi ancora di più.

Un beso e a presto :*
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Chica Vampiro / Vai alla pagina dell'autore: SpookySammie