Sento un rumore provenire dal piano di sotto, sarà sicuramente mia madre che sta cucinando, affondo il viso nel cuscino ma purtroppo i rumori si peprcepiscono lo stesso, così decido di alzarmi. Guardo l'orologio e mi accorgo che sono le 7 di sera, quanto cazzo ho dormito? Mmh... A che ora mi sono addormentata per svegliarmi così tardi? Bah.. e poi, che cazzo ci faccio con un vestito addosso? Adesso si, mi sta ritornando tutto in mente... Festa.. Gabriele.. Alcool.. Merda, a che cazzo di ora sono tornata? Nemmeno ricordo.
Decido di prendere direttamente il pigiama dirigendomi in bagno, ho proprio bisogno di una doccia fresca. Mi guardo allo specchio, i miei capelli dorati sono leggermente scompigliati e le occhiaie contornano i miei occhi azzurri ancora lucidi, devo aver bevuto molto..
Lascio scivolare i vestiti a terra, sfilandomi delicatamente il reggiseno, sono priva di forze. Entro nella doccia sentendo l'acqua fresca sulla mia pelle, rilassandomi sempre di più, comincio a pensare e a riflettere sulla sera prima,invano. Dopo circa mezz'ora esco dalla doccia, ci voleva proprio! 
Mi vesto e scendo giù in cucina
«Ciao ma'» saluto mia madre prendendo un po' d'acqua dal frigo.
«Tesoro, oggi sei tornata sul tardi, e mi hai anche svegliato..» dice con tono comprensivo – se possiamo definirlo così –
«Veramente mamma, non ricordo..» dico abbassando la testa, paonazza. 
«Beh, te lo dico io, Allison, sei tornata alle 5 del mattino» dice perdendo un po' la calma.
«S-scusa.. Beh, c-comunque, che hai preparato?» chiedo evitando l'argomento.
Mi acciglia con lo sguardo, sbuffando «Aiai, come devo fare con te? Comunque sta venendo tuo padre a trovarci e porta delle pizze, io sto solo preparando il dolce»
«Va bene, appena arriva chiamami, sono in salotto. Ti voglio bene» dico schioccandole un bacio sulla guancia.
«Te ne voglio anche io tesoro.»
Mi butto sul divano accendendo la tv, giro i canali fino a quando non mi trovo su mtv. Dopo un po' sento suonare il campanello, decido di aprire io, pensando che fosse mio padre, vado per aprire con un sorriso stampato sul volto che svanisce non appena mi accorgo che alla porta non c'è mio padre, ma bensì l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento... Thomas.. Thomas Heise...