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Autore: Vis    05/09/2014    5 recensioni
GaLe ♡
«Sei un buzzurro» soffiò la maga, poggiando la fronte contro il suo petto scolpito «e mi chiedo il perché io mi sia dovuta innamorare di uno come te, Gajeel.»
Quando la sentì dire esplicitamente che lo amava, subito si pentì di averle gettato addosso tutta la rabbia e la frustrazione accumulate in quei giorni e subito la strinse fra le braccia, alzandola di qualche centimetro da terra.
«Perdonami.»
Era così raro sentirlo scusarsi, che subito Levy alzò il viso verso il suo, gli occhi sgranati e la bocca aperta, a formare una piccola ‘o’.
Gli sorrise poi, raggiante, e gli gettò le braccia al collo, schioccandogli un sonoro bacio sulle labbra.
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil, Redfox, Levy, McGarden
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 • But you didn’t •
 
 
Remember the first time I came to the guild?
I thought you’d run away from me.

 
Si guardava intorno, le sopracciglia aggrottate che gli conferivano un’aria ancora più aggressiva, mentre avanzava nella nuova gilda.
Non si era aspettato sorrisi di benvenuto, Gajeel, non gli interessavano neanche.
Solo una piccola morsa allo stomaco, che cercava in tutti i modi di ignorare, gli fece muovere gli occhi cremisi per la sala, in cerca dei suoi.
E li trovò.
Non gli sfuggì la scintilla di paura che zampillò nelle iridi marroni appena incontrarono le sue.
Ma non gli sfuggì neppure quell’accenno di sorriso, quell’arricciatura delle labbra appena visibile, che riscaldò il suo cuore di metallo.
Nonostante l’avesse umiliata, nonostante l’avesse maltrattata, nonostante tutto, Levy lo aveva perdonato.
  
But you didn't.



 
Remember when I yelled at you because of a mission gone wrong?
I thought you’d left.

 
Sentì le braccia snelle della maga circondargli la vita, senza che lei dicesse una parola, e sentì le sue dita sottili intrecciarsi sulla schiena.
Arrossì, Gajeel e guardandola con gli occhi scarlatti sgranati le chiese: «Che diavolo fai, gamberetto?!»
«Sei un buzzurro» soffiò la maga, poggiando la fronte contro il suo petto scolpito «e mi chiedo il perché io mi sia dovuta innamorare di uno come te, Gajeel.»
Quando la sentì dire esplicitamente che lo amava, subito si pentì di averle gettato addosso tutta la rabbia e la frustrazione accumulate in quei giorni e subito la strinse fra le braccia, alzandola di qualche centimetro da terra.
«Perdonami.»
Era così raro sentirlo scusarsi, che subito Levy alzò il viso verso il suo, gli occhi sgranati e la bocca aperta, a formare una piccola ‘o’.
Gli sorrise poi, raggiante, e gli gettò le braccia al collo, schioccandogli un sonoro bacio sulle labbra.

 But you didn't.


 
Remember when I dropped a cup of coffee on the pages of one of your favorite books?
I thought you’d hate me for the rest of your life.

L’urlo che lanciò la turchina gli ruppe i timpani.
Ma Gajeel sapeva che quella era la parte meno indolore.
La vide afferrare il libro fra le mani, cercando in tutti i modi di limitare il danno, tamponando e asciugando il liquido bollente.
Se fosse stato qualcun altro, non avrebbe dato tanto peso ad un libro.
Ma non Levy.
Vide le sue piccole spalle tremare leggermente, e le si avvicinò, iniziando a parlare: «Levy, io-»
Ma si interruppe quando la guardò in volto: quelle che spuntavano ai lati degli occhi marroni della ragazza erano lacrime. Grandi, calde, pronte a scorrere sulle guance di lei.
Si sentì profondamente in colpa.
Tuttavia, il senso di colpa aumentò quando vide il sorriso amaro e tremolante che la ragazza gli rivolse.
Non seppe perché non gli urlò contro, scagliandogli qualsiasi cosa contro, anche degli incantesimi, ma quella reazione, così accondiscendente nei suoi confronti, non migliorò le cose. Il corvino avrebbe preferito mille volte sentirsi urlare contro da lei.
Il giorno dopo, però, quando Levy si svegliò, sul comodino trovò una copia nuova di zecca del romanzo su cui Gajeel aveva versato il caffè.

 But you didn't.



 
Yes, there were lots of thing you didn’t do, but you put up with me,
Loved me,
Protected me,
There were lots and lots of things I wanted to make up to you
When you returned from a mission.
 
La prima cosa che fece quando tornò da una delle tante missioni -così semplici per lui- fu cercare Levy, per baciarla, stringerla, accarezzarla.
Con impazienza quasi evidente l’aspettava seduto alla Gilda a bere un boccale di birra, quando vide Lucy avanzare verso di lui.
La fissò, non capendo il perché gli stesse per rivolgere la parola.
Qualcosa non andava.
Non seppe che cosa di preciso glielo avesse fatto capire, forse l’assenza di allegria da parte di Lucy, sempre così vivace, forse il fatto che camminasse a testa bassa, torturandosi le mani.
Lentamente, un brutto presentimento nacque dentro di lui. Strinse le dita intorno al boccale, i muscoli di colpo tesi.
Brutto presentimento che fu confermato dagli occhi rossi e gonfi di lacrime della bionda.
«Gajeel, L-Levy-»
Non riuscì a terminare la frase che la vide affondare il viso nelle mani, innumerevoli lacrime che le percorrevano il viso, mentre le spalle venivano scosse da profondi singhiozzi.
Il boccale andò in frantumi, schegge di vetro volarono oltre il bancone, atterrarono sulle assi di legno del pavimento; alcune gli graffiarono addirittura le dita.
Quella fu l’unica volta che il mondo vide Gajeel Redfox piangere.
 
But you didn’t.
 
 


• Note dell’autrice •
Angst, angst everywhere, I know.
Parto dalla premessa che è da qualche giorno che sono in fissa -di nuovo- con questi due piccioncini che adoro e, diamine, mi era venuta una voglia matta di scrivere qualcos’altro su di loro.
Volevo scrivere qualcosa di dolce e romantico -maybe a rating rosso- ma ieri notte, mentre ero tenuta sveglia dall’ansia, mi è venuta l’idea: perché non un po’ di angst?
Non scrivo mai roba angst, non credo di esserne capace, sinceramente.
Ma, mi spiace per voi, volevo mettermi alla prova e volevo assolutamente scrivere su di loro.
Inoltre, mesi fa, beccai su Tumblr -Tumbrl c’entra sempre- un photoset su un’altra coppia che adoro, basato su un racconto che si chiama appunto “But you didn’t”; basato sempre su questo racconto, ho trovato anche un altro photoset di un’altra mio OTP e anche un fumetto in cinese. So, mi sono detta: perché non farlo per la GaLe?
Ed eccomi qui.
All’inizio volevo far morire Gajeel, a dire il vero. Ma Levy non mi sembrava il tipo da far così tanti torti al corvino, quindi ecco come è nato ciò. Temo seriamente di averli resi OOC, sta volta ;w;
Spero di avervi almeno fatto provare qualcosa, con questa mini one-shot.
A presto, chissà.
Vis.
   
 
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