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Autore: AkaneT87    26/09/2008    5 recensioni
Ciao a tutti ^^ Rieccomi con una nuova storia, questa volta su Ranma (che a me piace tanto) Spero che questa storia vi piaccia e sopratutto che commentiate, mi piacerebbe avere le vostre opinioni, quindi... Ci conto ^^ Un bacione, a presto, Nami... Beh cominciamo... Ranma e Akane sono dominati da un orgoglio che spesso impedisce loro di rivelare i propri sentimenti, un orgoglio che quasi sicuramente li allontanerà ancora di più, ma che forse...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1 CAPITOLO 1 Heading 2 Normal   RANMA E AKANE… L’ORGOLIO DI UN AMORE…   normal"> 

CAPITOLO 1

Era una sera come un’ altra e Akane aveva deciso di andare in palestra per allenarsi un po’, o meglio voleva semplicemente sfogare la rabbia che provava per colui che, teoricamente, era stato scelto per essere il suo fidanzato.

- Sembra di essere tornati all’età della pietra! Ma perché me lo devo sposare io?! Perché non posso scegliere da sola chi sarà il mio futuro fidanzato?! Capisco il futuro della nostra scuola, ma il mio futuro?! E poi proprio lui doveva capitarmi!? Quanto lo odio!!! Ranma sei uno stupido!!! – ed ecco che con un calcio, Akane sfogò la sua rabbia spaccando due pezzi di legno. Si fermò qualche secondo per prendere fiato, poi inevitabilmente si ricordò di quello che era accaduto qualche ora prima.

FLASH BACK

- Cosa c’è? Stai diventando più lenta di una lumaca, i tuoi colpi sono fin troppo prevedibili! – disse Ranma ridendo mentre con facilità evitava i colpi di Akane. Come sempre per un assurdo motivo, erano lì, in giro per la casa, che litigavano e nonostante Akane cercasse di colpirlo come meglio poteva, per il ragazzo era diventato un gioco evitare i colpi.

- Chi sarebbe la lumaca?! – ripeté Akane innervosendosi sempre di più.

- Vedi qualcun altro che cerca di colpirmi senza successo? – continuò Ranma divertito.

Nel frattempo Genma e il signor Tendo li guardavano rassegnati.

- Tendo amico mio, ma sei sicuro che tra quei due prima o poi sboccerà l’amore? – domandò Genma .

- Non lo chiedere a me… - rispose Tendo perplesso.

- Possibile che siate così sciocchi da non aver ancora capito!? L’amore tra quei due è sbocciato da un pezzo! Il fatto è che sono troppo stupidi e orgogliosi per ammetterlo… - esordì Nabiky mangiando con tranquillità qualche biscotto.

Intanto Ranma continuava a sfuggire agli attacchi di Akane che, approfittando di un suo momento di debolezza, lo atterrò con un calcio spaccando il tavolo da pranzo.

- Caspita che botta! – commentò Genma. Rimasero in silenzio per qualche secondo, aspettando che Ranma reagisse o per lo meno facesse qualcosa. Dopo un po’ quando aprì gli occhi, massaggiandosi la testa si diresse verso Akane e urlando disse: “Stupida di un maschiaccio mancato!! Mi hai fatto male!!”

- Così impari a provocarmi! – rispose Akane incrociando le braccia.

- Ho urtato le labbra e adesso mi fanno un male cane!

- Perché non chiedi ad Akane di darti un bacio, così il dolore ti passa! – propose Nabiki sorridendo.

- Per farmi mettere nuovamente un cerotto sulla bocca? No grazie! – rispose Ranma arrossendo leggermente.

- Questo vuol dire vuoi baciare Akane seriamente? – domandò Nabiki. A questa domanda entrambi i ragazzi arrossirono, ma Ranma alzandosi in piedi, con tranquillità rispose: “Ma stiamo scherzando?! Preferirei baciare un rospo che non una con un sex appeal di un elefante!!” Questa affermazione però gli fu fatale…

- Chi avrebbe il sex appeal di un elefante!? – tuonò Akane prendendo Ranma per il codino e gettandolo nel laghetto. Poi gli girò le spalle e infuriata entrò in palestra.

- Nabiki ma tu sei sicura che tra quei due sia sbocciato l’amore? – domandò Tendo un po’ scettico osservando il Ranma, ormai ragazza, che galleggiava stordito nel laghetto. 

FINE FLASH BACK

Akane continuò a sfogare la sua rabbia spaccando una tegola dopo l’altra, poi all’improvviso gettando una serie di oggetti contro l’entrata della palestra urlò: “ Stupido! Cretino! Idiota! Maleducato! Ti odio!!!” Non si accorse però di aver centrato Ranma in pieno. Quando quest’ultimo si rialzò, infuriato disse: “Ma sei diventata matta?! Ho capito che mi odi, ma non credevo desiderassi ammazzarmi!! Sei sempre scontrosa con me e poi ti chiedi perché non ti faccio un briciolo di complimento! Beh guardati mentre continuamente mi prendi a calci e pugni e saprai darti una risposta!!”

- Te l’ho già detto! Sei tu che mi provochi!! – rispose Akane, anche lei a tono.

- E io che ero venuto anche per scusarmi!

- Sai cosa ne faccio delle tue scuse!

- Bene perché volevo scusarmi solo perché gli altri mi stavano supplicando di farlo! Ma a quanto pare sono loro ad avere torto! Sei un maschiaccio senza un briciolo di sex appeal!

- Adesso basta! Va all’inferno Ranma! – urlò Akane lanciandogli contro un’altra tegola che lo colpì in pieno volto.

- Sarei anche disposto ad andarci pur di starti lontano! – concluse Ranma anche lui alzando la voce e lasciando Akane scioccata da quella frase. Così sarebbe stato disposto ad andare per sino all’infermo pur di non vederla!

Tornato in sala da pranzo, Ranma si sedette sempre più infuriato. Dopo circa un quarto d’ora anche Akane raggiunse gli altri e quando Kasumi chiese: “Akane finalmente! Avevo chiesto a Ranma di chiamarti per venire a tavola, ma che fine hai fatto?”

- Mi dispiace Kasumi, ma la signorina non mi ha lasciato il tempo di comunicarle nulla, in quanto scaraventandomi una tegola in testa, mi ha gentilmente pregato di andare all’inferno! – rispose Ranma trattenendo la rabbia.

- Se il signore non mi avesse dato, per l’ennesima volta, del maschiaccio mancato, forse mi sarei comportata meglio! – continuò Akane anche lei cercando di sbollire la rabbia.

- Se la signorina si comportasse in modo più femminile nei miei confronti forse…

- Se il signore non mi portasse a comportarmi in un modo così tanto, come lo definisce lei… Poco femminile, forse io sarei più gentile!

- Ma piantala per quanto ti riguarda, grazia, gentilezza e femminilità, non sono proprio di casa! – disse Ranma iniziando ad averne abbastanza della situazione.

- Cosa hai detto?! – Ma prima che Akane potesse scatenare la propria collera, i rispettivi genitori separarono i loro figli dicendo: “Aventi ragazzi dateci un taglio! Perché non vi scusate entrambi e non fate pace? In fondo siete fidanzati!”

- Fidanzati?! Fidanzati un corno! Avete deciso tutto voi! Ma sapete che vi dico? Che io ne ho abbastanza di questo assurdo fidanzamento! Mi pare ovvio che non ci voglia un indovino per capire che io e Akane non siamo fatti l’uno per l’altra! Lei non ama me e io non amo lei! Fine della storia! Io non ne voglio sapere più niente di questo stupido fidanzamento!! – esplose Ranma estremamente serio e deciso.

- Ranma capisco che sei nervoso, e so che è la rabbia che ti fa parlare così però… - il signor Tendo cercò di dire qualcosa.

- Ma quale rabbia? Mi dispiace signor Tendo, io ci ho provato, ma non c’è niente che mi leghi ad Akane! – rispose Ranma.

- Ranma! – il signor Genma lo rimproverò, ma Akane alzandosi in piedi lo interruppe dicendo: “No signor Genma, lasci stare! Per una volta sono d’accordo con Ranma… Voi avete deciso il nostro fidanzamento senza consultarci e per quanti sforzi abbiamo fatto, è chiaro che tra me e Ranma non potrà mai esserci nulla…” In realtà le parole che Ranma aveva detto pochi minuti prima, per Akane furono una serie di migliaia di megapugnalate tutte dirette verso il suo cuore. Allora Ranma non stava scherzando in palestra… La considerava davvero un maschiaccio! … Tutto quel tempo sotto lo stesso tetto e lui non aveva mai provato niente per lei, anzi… Solo odio e antipatita… Così si diede anche una risposta alla domanda che precedentemente si era posta… Ranma lo avrebbe fatto davvero quel viaggio all’inferno se questo voleva dire allontanarsi definitivamente da lei.

- Mi fa piacere che almeno su questo siamo d’accordo… Quindi non mi pare il caso che io e mio padre approfittiamo ancora della vostra gentilezza… Lasceremo questa casa oggi stesso! – annunciò Ranma estremamente sicuro della sua scelta.

- Cosa?! Ranma ma sei impazzito?! – sbottò Genma.

- Non c’è bisogno che facciate le cose in fretta, anche se il nostro fidanzamento, è finalmente rotto, vi concediamo ancora qualche giorno per trovarvi una sistemazione… Non vorrei mai che a causa nostra finiate in mezzo ad una strada! Sei d’accordo con me papà? – propose Akane con tranquillità, ma anche lei abbastanza sicura. Tendo era ancora sconvolto e non aveva la forza di rispondere… Sia lui che Genma si limitarono a guardarsi e a ridere come ebeti per non piangere.

- Non ho bisogno della tua compassione! Ho detto che io farò i bagagli oggi stesso! Papà tu fa come ti pare!

- Ti prego Ranma, accettiamo di restare qui ancora qualche giorno! Il tempo di trovare un posto dove stare! Sai bene anche tu che non abbiamo niente! – il padre lo supplicò disperato e infine Ranma accettò di restare in casa Tendo ancora qualche giorno. Dopodiché ringraziando per la cena e augurando una buona notte a tutti decise di alzarsi da tavola e di uscire un po’ fuori per prendere un po’ d’aria fresca.

Lo aveva fatto davvero… Aveva seriamente deciso di andare via da casa Tendo proprio per non vederla più… Forse aveva esagerato, ma lei a volte sapeva essere così scontrosa e manesca con lui che riusciva spesso e volentieri, a fargli perdere le staffe. Comunque ormai il danno era stato fatto e certamente non poteva rimangiarsi ciò che aveva detto. Solo qualche giorno e poi le avrebbe detto addio.

Quella notte sia Ranma che Akane non dormirono molto, entrambi pensarono a come sarebbe stata la loro vita senza la presenza dell’altro. In fin dei conti tra di loro un minimo di affetto c’era… Però ormai entrambi avevano dato il loro consenso alla separazione, ed ora era troppo tardi per cambiare idea.

Il mattino seguente il ragazzo decise di tardare la colazione per non vedere Akane che un po’ turbata sedeva accanto alla sorella Nabiki.

- Dimmi un po’ Akane… Non ti dispiace neanche un po’ allontanarti da Ranma?

- Che dirti… Finalmente le mie preghiere sono state esaudite! – rispose Akane fingendo una tranquillità inesistente.

Nel frattempo, Ranma aveva deciso di godersi un bel bagno caldo in modo tale da meditare un po’ e pensare anche al futuro. I suoi pensieri vennero però disturbati dall’entrata di Pi-chan che, come una furia, si gettò nella vasca d’acqua calda.

- Ehi Ryoga! Quanta fretta di tornare ragazzo! Non ti piace più essere Pi-chan e dormire coccolato tra le braccia di Akane? – domandò Ranma volendo prenderlo in giro.

- Piantala di fare lo stupido! Sono qui per spaccarti la faccia una volta per tutte! – annunciò Ryoga tentando di colpire Ranma ma senza successo.

- Ecco che ci risiamo! Si può sapere questa volta che ti ho fatto? – chiese Ranma non capendo.

- Se fai piangere Akane è come se facessi del male anche a me! – rispose Ryoga furibondo.

- Chi avrei fatto piangere? Vuoi spiegarti meglio?!

- Questa notte, Akane non ha chiuso occhio e per la maggior parte del tempo non ha fatto altro che piangere!

- E tu come fai a sapere che la causa sono io?!

- E’ semplice! Perché lei si confida con me! Mi ha detto che hai deciso di lasciarla e di andartene via!

- Non mi pare che lei abbia opposto resistenza! E poi tu più che picchiarmi dovresti farmi una festa! Non sei forse innamorato di Akane? Senza di me, per te sarà più facile conquistarla ed avrai un avversario in meno! – gli ricordò Ranma alzando la voce.

- … E’ vero non ci avevo pensato…

- Il fidanzamento non è stata una nostra idea… E se ho deciso di andarmene, ho le mie ragioni e ti pregherei di non intrometterti! Fatti gli affari tuoi Ryoga, è meglio! Anzi, sai che ti dico? Che se vuoi Akane, prenditela pure! E’ tutta tua! – concluse Ranma aprendo la porta del bagno in procinto di uscire fuori da lì, ma restò di sasso quando davanti a sé vide Akane, che avendo sentito tutto dal “Non mi pare che lei abbia opposto resistenza”, più infuriata che mai, senza vergognarsi del fatto che era in bagno con due ragazzi praticamente nudi, la ragazza prese in mano una bacinella di acciaio e scaraventandola sul viso di Ranma disse: “Come sarebbe a dire prenditela pure?! Per chi mi hai preso!? Per un premio nobel?!!”

- Sei sempre la solita! Possibile che non ti smentisci mai?! – domandò Ranma stordito.

- Se è questo quello che pensi, allora sbrigati a trovare un’altra sistemazione perché non voglio mai più vedere in vita mia quella tua faccia da mezza donna che ti ritrovi!!! – gli urlò contro Akane.

- Come mi hai chiamato?!

- E’ la verità! In fondo sei o non sei una mezza femminuccia?! – Ranma però non fece in tempo a risponderle, in quanto Kasumi chiamò immediatamente Akane avvertendola che un ragazzo era andato per farle visita.

- Un ragazzo che fa visita ad Akane?! E chi è questo povero pazzo? – domandò Ranma che venne nuovamente picchiato da un pugno di Akane che voltandogli le spalle si precipitò a vedere di chi si trattasse. Anche Ranma e Ryoga, dopo essersi vestiti, seguirono la ragazza e quando arrivarono nella sala da pranzo videro un ragazzo… Alto, con una chioma di capelli sul castano chiaro, dallo sguardo di ghiaccio… Indossava un abito tradizionale scuro e accanto a sé aveva un baule pieno di doni. Sia Ranma che Akane, che tutti gli altri rimasero sorpresi dalla visita del misterioso giovane, e il signor Tendo volendo saperne di più domandò: “Potrei sapere il tuo nome e il motivo della tua visita giovanotto?”

- Lei è il signor Tendo immagino… - commentò il ragazzo serenamente.

- Papà tu conosci questo ragazzo? – domandò Akane.

- Ma no Akane! Ti giuro, non l’ho mai visto prima! – rispose il signor Tendo confuso. Improvvisamente il misterioso ragazzo, rivolgendosi verso Akane domandò: “Ho capito bene? Tu sei Akane?”

- Sì, ma tu chi sei? – chiese Akane un po’ impacciata. Il ragazzo le prese la mano e con galanteria la baciò dicendole: “Il mio nome è Hiroshi Kuzuma… Erede della prestigiosa scuola di arti marziali della famiglia Kuzuma specializzata nel combattimento dell’acqua e anche in quello aereo…”

- Il combattimento aereo? Ma è la specialità della scuola Saotome? … Cosa vorrà questo tipo da noi e soprattutto cosa vorrà da Akane?! – si chiese Ranma stringendo i denti. Il giovane Hiroshi volgendo un affascinante sguardo ad Akane, le sorrise dicendo: “Come stabilito anni fa, io sono qui mia dolce Akane… Per prenderti in moglie!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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