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Autore: mamacitaJ    07/09/2014    1 recensioni
"Tu non la amavi. Semplicemente non volevi stare solo. O forse, forse lei, ma tu non la amavi. Perché tu non distruggi le persone che ami"
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Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Ryan Butler, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
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Ero sicura che quella giornata non sarebbe andata bene, come al solito del resto, ma mi alzerò da questo comodo letto, per curiosità. Per aggiungere altre stupide parole a quel quaderno che ero solita a chiamare diario, ma mai diario segreto. Se fosse segreto, allora mio fratello non dovrebbe sgattaiolare in camera mia, e leggere cosa scrivo di solito, pensando che io non lo sappia.
Mi alzo lentamente, e passo cinque secondi seduta, a fissare la parete bianca di fronte a me, completamente bianca, per poi alzarmi.
Mi dirigo verso il bagno, e mantenendomi al bordo del lavandino, mi guardo allo specchio. Mi passo le mani sul viso, notando il trucco della giornata precedente sotto i miei occhi, accompagnato da borse causate dalle ore di sonno perse, impegnata a leggere Colpa Delle Stelle, di John Green.
Prendo un paio di salviettine e le passo sul trucco, che lentamente va via.
Esco dal bagno e prendo una camicetta semitrasparente bianca e un jeans strappato e un paio di stivali leggermente alti, e mi vesto. Vado in bagno e spazzolo i lunghi capelli castani, lasciandoli cadere sulle spalle e metto del mascara, della matita e con molta difficoltà disegno una linea sugli occhi, con l’eyeliner e metto un rossetto nude.
Un look assolutamente non semplice, e forse anche inadeguato per la scuola, ma che descrivesse la persona che oramai ero agli occhi degli altri.
“Buongiorno Mal” mi sorride mio fratello, vedendomi uscire dalla stanza
“Buongiorno Aaron” replico, prendendo la borsa contenente i libri e appoggiandomi allo stipite della porta, aspettando che mio fratello fosse pronto ad accompagnarmi a scuola.
“Allora, hai studiato per oggi?” era il suo tentativo di conversare con me
Annuisco, rimanendo in silenzio, non avendo voglia di parlare.
“Oggi non posso venirti a prendere, magari potresti tornare a piedi a casa” mi comunica avvicinandosi alla porta, seguito da me e uscendo da essa.
Entriamo in macchina “La strada è isolata alle 13:00, lo sai” gli rispondo scocciata, riferendomi all’orario in cui di solito torno a scuola.
“E qual è la tua preoccupazione?” mi domanda alzando le sopracciglia
“Stupratori, ladri, rapitori, non te ne frega?” rispondo gesticolando
Noto che siamo già arrivati davanti alla mia scuola, ma rimango in macchina in attesa della sua risposta
“Sono loro che devono aver paura di te, insomma” risponde come se fosse ovvio. Apro la portiera e scendo sbattendo quest’ultima alle mie spalle e mi avvicino all’edificio, fino a varcare l’entrata.
Mi avvicino all’armadietto e prendo il libro di biologia, per poi aspettare che la campanella suonasse. La campanella suona ed entrai in classe, sedendomi ad un posto qualunque. La professoressa entra, e ci squadra tutti
“Buongiorno ragazzi!” dice entusiasta, ciò mi fece intuire che per lei quella era una bella giornata, che la professoressa avesse vinto il superenalotto ed è qui per dirci che si trasferisce alle Hawaii?
Prendo un quaderno, quello su cui dovrei apparentemente scrivere gli appunti e inizio a disegnare qualcosa, ma vengo interrotta da un ragazzo che prova a non farsi notare mentre entra in classe, in ritardo. Ma il suo tentativo fallisce, e la professoressa lo richiama
“Cos’ha lei contro la sveglia?” dice la prof. al ragazzo che si siede qualche banco dietro di me
“Oh niente, assolutamente niente” risponde noncurante il ragazzo.
“Stavo dicendo.. che ne dite se oggi interroghiamo la Signorina Parker?” si avvicina lentamente al mio banco, chiudendo di scatto il mio quaderno, sulla quale stavo scarabocchiando. Cazzo.
“Oh, io?” le chiedo indicandomi
“Proprio lei, allora Maliya Parker, lei ha studiato oggi?” mi domanda, già sapeva la risposta.
“Perché me lo chiede? Son sicura che già sappia la risposta, e il suo comportamento è abbastanza sadico, se devo dirla tutta” le rispondo
“Ma se manco sai cosa vuol dire sadico magari” borbotta il ritardatario
Mi giro verso di lui
“Ma so cosa vuol dire coglione, ah, e sadico, se proprio vuoi che io ti illumini, è qualcuno affetto da sadismo, cioè, prova piacere a far soffrire gli altri, e ringrazia il Signore che io non lo sia, altrimenti tu già saresti a terra” rispondo al ragazzo
“Entrambi in presidenza!” urla la professoressa
Sbuffo e mi alzo, dirigendomi verso la porta ed esco dalla classe.
“Allora sei tu” mormora il ragazzo misterioso
“Parli con me?” rispondo confusa. Lui si limita ad innuire
“Maliya Parker, sorellastra di Aaron Villega, tu orfana di entrambi i genitori e lui di madre” risponde come se fosse normale sapere tutto ciò
“Come fai a saperlo?” mormoro
“La vera domanda è come fai a non sapere che non è difficile sapere chi sei” mi risponde ammiccando “Comunque io sono Justin, Justin Bieber” continua.
                                                                              
                                                                                    
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Justin Bieber - Justin Bieber

Maliya Parker - Selena Gomez

Aaron Villega - Douglas Booth

(Gli altri personaggi verranno inseriti nei prossimi capitoli)
  
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