Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |      
Autore: harrehpottah    08/09/2014    1 recensioni
Una sera d'Autunno sulla Terra. Una conversazione profonda e toccante fra Rose e il Dottore. Ma non mancano i momenti divertenti e perché no, anche un po' imbarazzanti e romantici.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era una bella serata autunnale, una di quelle sere in cui la Luna è così piena e luminosa che riesce a rischiarare e a disegnare particolari ombre sulle cose.
Il parco era silenzioso, immerso in un'atmosfera alquanto cupa e misteriosa.
Rose e il Dottore erano seduti su una panchina ad osservare il tondo e lucente satellite che spiccava nel cielo buio.
Una particolare cabina telefonica di un blu intenso troneggiava a pochi passi da loro, unica anomalia che stonava con l'ambiente circostante.
 -Dottore?- Chiese Rose a bassa voce, scostandosi una ciocca di capelli biondi dal viso.
-Si?- Lui distolse lo sguardo dal cielo che stava contemplando e si girò a guardarla.
-Tutta l'immensità dell'universo, la vastità dello spazio e l'infinità del tempo... Non ti spaventano a volte?-
Lui le sorrise appena.
Si poteva avvertire della malinconia in quel piccolo sorriso, si potevano avvertire emozioni contrastanti.
-A volte, Rose. - Annuì lui, guardando la ragazza. -A volte semplicemente mi rendo conto di essere troppo piccolo rispetto all'infinità dell'universo, mi sento impotente.- Concluse, tornano ad osservare il cielo notturno.
Ogni tanto qualche leggero soffio di vento scuoteva i cespugli e le chiome degli alberi nel parco.
Rose poggiò la testa sulla spalla del Dottore e gli prese una mano, facendo intrecciare le loro dita.
-Non sei impotente.  Hai salvato tanta di quella gente... Hai fatto si che milioni di mondi continuassero a prosperare..- Gli disse lei.
-Ho salvato milioni di mondi, Rose. Ma ne ho lasciati crollare altrettanti.- Rispose lui, con una punta di amarezza nella voce.
Rose sospirò, senza sapere di preciso cosa dire per consolare il suo Dottore, il suo eroe.
-E a te Rose? Spaventa la grandezza del cosmo?- Chiese lui ad un certo punto.
-Prima mi spaventava, forse. Prima di incontrare te.-  Rispose la ragazza, guardandolo negli occhi.
Occhi profondi, occhi che hanno visto troppa sofferenza.
Lui distolse prontamente lo sguardo, ma le sorrise. E lei sorrise di rimando.
-Credevo di conoscere la realtà..- Iniziò a parlare Rose -Poi sei arrivato tu, un pazzo in una cabina volante blu. - Concluse ridacchiando.
-Hey!- Esclamò il Dottore, in un tono fra l'offeso e il divertito. -Non sono pazzo! Okay, forse un pochino..-
Rose rise, una risata sincera e contagiosa.
Anche il Dottore rise di gusto e appena quel momento di allegria iniziò ad andare via, i due tornarono a guardarsi.
Rose si avvicinò al Dottore, e anche lui avvicino il viso a quello della ragazza.
E mentre il vento continuava a scuotere i rami degli alberi, i due erano troppo vicini.
Rose poggiò le sue labbra su quelle del Dottore e lui le prese il viso fra le mani.
Fu un bacio liberatorio e vero.
-Mi dispiace..- Disse Rose appena si furono allontanati l'uno dall'altra.
-Non c'è problema. Voglio dire, un bacio non conta nulla. Su un pianeta in una galassia piuttosto lontana da qui ci si saluta in questo modo. Non conta proprio nulla, già..- Disse il Dottore, leggermente in imbarazzo. 
Lui baciò di nuovo Rose a stampo, aggiungendo:- Salve Rose Tyler, bello vederti! Visto? Ci si saluta così sul pianeta Manx.- 
Rose annuì trattenendo una risatina, leggermente rossa in viso. 
Poggiò nuovamente la testa sulla spalla del Dottore, sospirando.
Da così vicino riusciva a sentire i battiti che provenivano dai due cuori del Dottore. Cuori che conoscevano più sofferenza e solitudine che felicità. 
-Dottore?- Chiese lei di nuovo.
-Dimmi pure Rose Tyler. -
-Tu salvi tutti quanti. Ma non c'è nessuno che salvi te. - Disse lei tutto ad un fiato, allontanandosi appena e guardandolo. 
-E da cosa devo essere salvato, di preciso?- Chiese incuriosito il Dottore.
-Dalla solitudine.- Gli disse Rose a voce bassa.
Il Dottore rimase qualche istante in silenzio.
-Salvo tutti, come dici tu. Allora posso salvare me stesso, da solo.- Disse infine, abbassando lo sguardo.
-Non ci si salva da soli dalla solitudine. Sai cosa dottore? Sconfiggerò io il tuo senso di solitudine.- Gli sorrise appena lei, incoraggiante.
Lui sorrise di rimando.
-Sai una cosa? Penso che tu stia già riuscendo a combatterla.- Disse lui baciandole una guancia.
Rose abbracciò il Dottore, e lui la strinse fra le sue braccia.
E il Dottore sapeva davvero che Rose riusciva ad alleviare i suoi dolori, la sua solitudine. E conosceva la felicità, quando era con lei.



Salvee

Ecco a voi un'altra fan fiction su Doctor Who, spero vi piaccia!
Purtroppo l'ho scritta sul cellulare, quindi mi scuso per eventuali errori dovuti anche al correttore iPhone ;)
Se potete recensire, anche una piccolissima recensione, vi prego fatelo perché mi fa piacerebbe sapere cosa ne pensate.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: harrehpottah