Infine era giunta anche la neve. Cadeva rada però riusciva comunque ad accumularsi. Suoh alzò gli occhi al cielo.
Una neve soffice, fiocchi fragili e umidi, e il vento li cullava, mentre tutt'attorno regnava il caos. Membri della Homra, agenti di Scepter 4, studenti spaventati e, sicuramente, tra loro anche il fuggiasco che aveva dato inizio a quell'incubo.
Suoh sonnecchiava su un muretto con Anna appoggiata sul suo petto. Kusanagi venne a svegliarlo per informarlo di un "ospite" venuto apposta per lui.
Munakata voleva vederlo. Questo era ovvio ma...
Suoh si alzò a sedere sul muretto e aiutò Anna a scendere.
In fondo quella era la prima loro missione, il loro primo vero scontro tra Re a cui Totsuka non avrebbe preso parte. Suoh sentiva chiaramente l'assenza della mano di Totsuka sulla sua spalla in segno di rassicurazione; si chiedeva scioccamente perché Kusanagi non avesse ancora pronunciato la fatidica frase: "Totsuka tu vai con Mikoto, almeno lo tieni a freno."
Ma Kusanagi era lì davanti a lui e lo fissava in attesa che si desse una mossa e nient'altro.
Così Suoh scese dal muretto e si avviò verso il luogo dell'appuntamento con il Re Blu.
Gli venne offerta una sigaretta, gli venne proposto un accordo che lui rifiutò su due piedi.
Non si era abituato alla mancanza di Totsuka in ben 19 giorni. Non ci sarebbe mai riuscito.
La neve candida per terra. La neve che aveva invaso il cielo qualche ora prima. La neve che faceva parte della vita di Suoh, ma non di quella di Totsuka.
Il presente che non era più condiviso. Un cuore che continuava a battere come se fosse la cosa più naturale del mondo, e un altro che, nonostante quell'atto automatico si era fermato.
La pelle non più calda, la pelle non più liscia, i capelli non più morbidi, nessuno sguardo negli occhi, nessun respiro tra le labbra, ma ricordava quella voce come se potesse ancora sentirla. E ciò lo stava facendo impazzire.
Fa che Munakata capisca. Fa che mi possa accontentare. Fa che capisca...
"Che cosa? Che dovrei essere indulgente con il capriccio di un Re?"
Suoh sorrise, colto sul fatto. Non fece altro che adirare Munakata più di quanto non lo fosse già.
Ma Suoh continuava a sorridere, come se niente più al mondo avesse significato. Succeda quel che succeda, fai quel che devi fare.
So che un Re come te capirà
che 19 giorni senza di lui sono il massimo che posso sopportare.