Non sono uomini,non lo sono più ormai,sono impronte di uomini di ciò che furono. Vivono nel fango,vivono con i pidocchi. Vivono nel terrore, nella morte. L'orrore della guerra,lui questo lo sapeva lo aveva sempre saputo. Ma allora cosa ci facceva li? Cosa ci facceva in quell'ammasso indistinto? In quell'inferno mortale? "Notte...io soltanto notte nelle scale dell'oscurità, io ti aspetterò, come un grido disperato..." il campo,la trincea sembra quasi sussurargli quelle parole. "Ascoltami,io ti comando,obbedisci alla tua regina.." è il richiamo della morte, la morte lo vuole a sè lo sta invitando a entrare nel suo mondo..dalla quale nessun uomo vi è mai entrato..almeno da vivo. "Moriremo..moriremo" il compagno alla sua sinistra mugugna queste parole,è spaventato, chiunque lo sarebbe... "se hai paura di morire tanto valeva che non fossi venuto fin dall'inizio". Il soldato in tutta risposta s'inginocchia e con mano tremante estrae dalla tasca della divisa un piccolo crocifisso di legno,prega. "COSA FAI SCIOCCO? QUESTO NON è IL MOMENTO DI PREG..." un tuono,questo più vicino, seguito da polvere e spari. Bill si rialza,gli occhi sono impregnati di lacrime,gas fumogeni, si guarda attorno, Tom è alla sua sinistra, è straiato per terra, è immobile. "Tom, Tom alzati! Ci stanno attaccando! Tom" lo scuote per un braccio, ed è allora che vede il foro d'entrata di un proiettile nella tempia di suo fratello,un rivolo di sangue gli scorre lungo la guancia,non lo può più sentire. Bill è orripilato e nauseato dalla vista del cadavere di suo fratello. é confuso, è in preda al panico, adesso tutto gli sembra così assurdo.. così irreale, perchè lui è li? perchè sta combattendo? cosa crede di fare?. Prende la pistola,è l'unica cosa che gli rimane da fare,la punta alla tempia. Un colpo,nulla di più, muore sul colpo muore accanto a suo fratello,insieme nella vita insieme nella morte. Due giorni più tardi la guerra sarebbe finita. "...Sono io che te lo comando, regina della morte, alzati.. ora..alzati"