Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: fedetojen    09/09/2014    4 recensioni
Sono nuova e questa è la mia prima fan-fic che scrivo spero vi piaccia e mi aiutate ad andare avanti nel corso dei capitoli con i vostri commenti.
Sono Lea, ho 18 anni e seguo i BTS dal loro giorno del loro debutto. Ho aspettato tutta una vita per fare questo viaggio in Corea.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Namjoon/ RapMonster, Kim Seokjin/ Jin, Kim Taehyung/ V
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sono Lea, ho 18 anni e seguo i BTS dal loro giorno del loro debutto. Ho aspettato tutta una vita per fare questo viaggio in Corea. I miei genitori, me lo avevano promesso e alla fine eccomi qui, a fare i preparativi per partire.
 
Capitolo uno: Un nuovo viaggio.
 
"Mamma!! Dove sono le mie maglie dei BTS? Non dirmi che le hai spostate di nuovo?!?"
Urlo a mia madre in preda al panico, perché quelle maglie sono la mia vita. Corro da una parte all’altra della casa in cerca delle maglie.

"LEA! Smettila di correre in questa maniera o mi farai impazzire!"
Mi fermo un attimo e vedo mia madre che si addentra nel mio armadio immenso e se ne esce con delle maglie in mano.

"Fammi vedere! Fammi vedere!".Con insistenza le filo via dalle mani le maglie, le apro e indago. Sono loro!
"A grazie a dio le ho ritrovate!" . Felice saltello sul posto come una scema.
"Grazie a ME le hai trovate!". Mia madre ha questo vizio di sottolineare qualsiasi cosa lei faccia per gli altri.
"Grazie mamma!". E le mando un bacio volante, mentre lei ricambia con un sorriso.

La valigia è quasi pronta, mi mancano da mettere solo le scarpe. Le scarpe sono sempre state il mio debole, ne avevo un’infinità e scegliere tra quelle magnificenze, era un colpo al cuore. Ma dovevo farlo. Una volta scelte le mie scarpe, chiudo le valigie e mi siedo stremata sul letto. Mia madre non smette di guardarmi e con gli occhi lucidi si avvicina a me e si siede.

"So che questo è il tuo primo viaggio da sola. So che hai sempre desiderato andare a Seul, con questa tua fissazione per i coreani. Posso anche accettarlo, ma devi promettermi che mi chiamerai ogni giorno e m’informerai su ciò che fai ok?" mentre finisce quella frase mi abbraccia forte.

"Ok mamma. Te lo prometto" dopo tutti i sacrifici che i miei avevano fatto per regalarmi questo viaggio, il minimo che potevo fare era rispettare le promessa che mia madre mi aveva chiesto.

Arrivo in aeroporto con mia madre e mio padre e mi dirigo per il check-in. Saluto i miei genitori e mi metto al mio posto sull’aereo. La prima classe era davvero favolosa.
Se avevi bisogno di dormire avevi a disposizione delle cuffie che t’isolavano dal mondo intero. Ti offrivano di tutto e di più, dagli alcolici al mangiare più prelibato che possa esistere.
Dovendo affrontare 8 ore di viaggio almeno dovevo riposare un po’. Giusto per essere in forze all’arrivo e godermi il paesaggio. Le ore di volo passarono in un batter d’occhio.
"Attenzione, atterraggio fra 20 minuti"

Io ero sveglia già da una mezz’oretta e quindi sveglia abbastanza da avere gli occhi lucidi per l’emozione. Non ci potevo credere. Io a Seul da sola. Appena arrivo all’aeroporto, prendo i miei bagagli e cerco un taxi. I miei genitori mi avevano affittato anche una camera in un hotel che solo loro sapevano quale fosse.

Appena arrivai davanti all’hotel, sgranai gli occhi. Era un hotel a cinque stelle. Con tanto di sorriso mi dirigo verso la hall a prendere le chiavi della mia stanza. Dopo aver ammirato la magnificenza di quell’hotel, la stanza era qualcosa d’immenso e incantevole. Mobili in legno pregiato, cucina in ceramica, salone spazioso, stanza da letto mozzafiato.
Fino ad allora ero soddisfatta del mio viaggio ma il bello doveva ancora succedere. Il giorno dopo dovevo recarmi a uno show in cui noi ragazze, sei in tutto, dovevano sfidarsi per vivere insieme per sei mesi, con la band coreana più amata dell’anno: i BTS. Praticamente la prova che noi ragazze dovevamo superare, dovevamo indovinare in base a una frase di una canzone il nome della stessa. Io mi ero allenata parecchio nei giorni precedenti e quindi ero diventata una pro.

Appena mi sedetti sul letto, presi il telefono e chiamai mia madre.
"Ehi mamma! Sono appena arrivata in hotel. E’ super mamma!!" ero felicissima della scelta dell’hotel fatta dai miei.

"Sapevo ti sarebbe piaciuto. Non potevo mica mandarti in un buco di stanza!" ci mettiamo a ridere come due stupide.

"Quindi domani c’è lo show giusto?" mi chiede mamma incuriosita.

"Sì. Non vedo l’ora!" ero eccitata a tal punto da non sentire nemmeno la stanchezza del viaggio.

"Fai del tuo meglio mi raccomando! " mia madre riesce sempre a darmi sicurezza e farmi raggiungere i miei obiettivi.

"Ce la farò! Te lo prometto!" era una promessa che avevo già fatto a me stessa. Dovevo mantenerla.

Note: spero vi sia piaciuto il primo capitolo. Appena avrò tempo metterò il secondo ve lo prometto! Aspetto i vostri commenti!
   
 
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