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Autore: Yumeha    09/09/2014    7 recensioni
Ciao a tutti, sono sempre la vecchia Lilith no Yume ma con un nome differente.
Questa volta ho deciso di buttarmi su una Gruvia. :3 Ho deciso di scriverla quando ho trovato un'immagine troppo carina, quindi la OS si baserà su quella. v-v La potete trovare a fine storia.
Spero vi piaccia! ♥
Yumeha/Lilith ♥
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray, Fullbuster, Lluvia, Lyon, Bastia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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The Wrong Potion

 
Lluvia continuava a correre da una parte all’altra della casa, nel tantivo di ritrovare una cosa da lei persa. Eppure era una ragazza ordinatissima, com’era possibile che qualcosa fosse finito fuori posto? Tornò in camera sua, dove in uno dei suoi cassetti raccoglieva le sue pozioni magiche e filtri d’amore, iniziando a frugare con gesti un po’ più bruschi, mentre l’ansia cominciava a crescere in lei, obnubilandole la mente. Quando i suoi occhi bluette indivuduarono una boccetta dal liquido rosato, il suo voltò s’illuminò, mentre il suo battito tornava regolare. Si era agitata per niente, ma aveva avuto il terrore di aver lasciato quell’ampollina da qualche parte, come per esempio in Gilda. Sarebbe stato un disastro.
Tutta contenta si alzò con un balzo e corse a Fairy Tail; non vedeva l’ora di abbracciare nuovamente il suo amato Gray-sama. Quando però varcò la soglia della Gilda, i suoi occhi non riuscirono a scovare la testa mora del ragazzo che tanto le piaceva. Si avvicinò al bancone, imbronciata, invece Mirajane le regalò un sorriso dolce.
«Tutto bene, Lluvia?»
La maga dell’acqua scosse la testa. «Dov’è Gray-sama?»
«È a casa sua.» le rivelò una voce.
L’azzurra si voltò incuriosita, ma quando notò che la voce apparteneva alla maga degli Spiriti Stellari, i suoi grandi occhi si ridussero a due fessure minacciose.
«Rivale in amore.» sibilò. «E tu come fai a saperlo?»
Lucy ridacchiò nervosamente. «Gray era qui fino a un’ora fa, l’ha detto lui prima di andarsene.»
Lluvia sembrò rilassarsi, ma lo sguardo sospettoso rivolto alla sua nakama era ancora lì, mettendo la bionda a disagio. Quando si riscosse dai suoi pensieri, si voltò e uscì dalla Gilda, con passo sostenuto e si trovò a casa del suo amato in poco tempo. Fece per suonare al campanello, ma prima che potesse alzare la mano, dalla finestra aperta sentì la voce del moro sbraitare. L’azzurra inclinò la testa da un lato, piuttosto perplessa, curiosa di scoprire cosa stesse succedendo, suonò al campanello.
La testa del moro sbucò fuori dalla finestra. «Oh, ciao Lluvia, aspetta che adesso ti apro.»
La ragazza annuì con vigore, mentre il suo cuore partiva già in quarta. Era incredibile l’effetto che le faceva anche solo la sua presenza, il calore che si irradiava nel suo petto alla sua vista, il rossore che le si espandeva sulle guance quando le rivolgeva la parola. In un attimo la porta si aprì, rivelando la figura di un bellissimo ragazzo moro, senza maglietta, mentre legato in vita aveva un grembiule. Lluvia si morse il labbro inferiore a quella vista paradisiaca.
“Lluvia ringrazia Ul per avergli messo in testa il vizio di spogliarsi!”
«Ehm, prego.» borbottò lui.
La maga dell’acqua si aprì in un sorriso radioso. «Grazie.»
«Come mai qui?» chiese, mentre richiudeva la porta.
La ragazza si strinse nelle spalle. «Dove c’è Gray-sama c’è Lluvia.»
L’alchimista del ghiaccio aggrottò le sopracciglia, mentre un leggere rossore gli colorava le gote, ma non aggiunse altro.
Salirono le scale del condominio, finché non raggiunsero una porta spalancata che dava all’abitazione del ragazzo. Prima che Lluvia potesse entrare, un ragazzo albino le si parò davanti, sorridendo felice ma anche sorpreso.
«Lluvia cara! Che piacere verderti!» trillò Lyon.
L’azzurra più che contenta sembrava solo sorpresa. Forse anche infastidita, ad essere sinceri. Sperava di stare da sola col ragazzo che amava e di procedere con i suoi piani, ma l’albino aveva complicato tutto.
«L-Lyon, che sorpresa.» ridacchiò nervosamente lei.
«Stavamo preparando la cioccolata calda, ne vuoi un po’?» propose Gray dietro di lei.
Gli occhi le si illuminarono. «Molto volentieri, grazie!»
Gray e Lluvia entrarono, seguendo Lyon che li condusse in cucina. In quel momento alla ragazza venne un’idea. Superò i due ragazzi e raggiunse il pentolino in cui c’era quel liquido marroncino profumato e caldo, mettendosi davanti. «Andatevi a sedere ci pensa Lluvia.» sorrise.
I due ragazzi la guardarono perplessi, ma con un’alzata di spalle si dileguarono in sala. L’azzurra sospierò di sollievo, prese la sua ampollina rosata e l’appoggiò sul tavolo. Prese tre tazze dal colore azzurrino e in esse ci versò la cioccolata calda. In quella a sinistra versò il contenuto della pozione magica e prendendole tutte e tre, tornò dai maghi del ghiaccio. Quando però entrò in soggiorno, il moro e l’albino si alzarono senza preavviso e filarono in un’altra stanza. La ragazza li guardò interrogativa, appoggiò le tazze sul tavolino e li seguì. In quel momento nella sua testa iniziarono a frullare pensieri di ogni tipo, contrastanti e alcuni anche inverosimili.
“E se Gray-sama e Lyon fossero…”
Le guance di Lluvia diventarono color rosso semaforo, mentre iniziava a preoccuparsi anche sulla virilità di Gray. Quando però i due maghi tornorono con in mano un film e vestiti l’azzurra si ralassò.
«Tutto bene?» chiese Lyon.
Lluvia si apprestò a muovere la testa in segno d’assenso, girando i tacchi e schizzando nella stanza in cui era prima. Si sedette sul divano imbarazzata e rigida, prese la prima tazza che le capitò a tiro e incominciò a trangugiarla, ignorando il bruciare al palato che il liquido bollente le aveva procurato. Allontanò la tazza con un gesto brusco e gemendo per il dolore. Entrambi i ragazzi le si pararono davanti preoccupati.
«Cos’è successo, Lluvia?» chiese Gray.
L’azzurra si misa una mano davanti alle labbra. «Lluvia si è scottata la lingua.»
«Mhm, perché non vai a bere qualcosa di ghiacciato?» propose il moro.
La ragazza annuì, lasciandosi alle spalle i due ragazzi che cominciarono a parlare sul film da vedere. Quando però la maga dell’acqua raggiunse la cucina e vide che la maniglia del frigorifero era lontanissima, troppo in alto da poterci arrivare, aggrottò le sopracciglia. Quando si voltò e vide che anche la sedia e il tavolo erano enormi, la maga perse un battito.
“Lluvia ha bevuto la cioccolata con la pozione! Per di più sbagliata!”
«Lluvia? Dove sei?» chiese Gray.
Quando la ragazza si voltò si ritrovò la figura di un Gray-sama gigantesco. Il suo povero cuore fece un salto mortale nel suo petto. Aveva sempre voluto una sua statua!
«Lluvia è qui, Gray-sama!» strillò lei.
L’alchimista del ghiaccio abbassò lo sguardo, ritrovandosi una Lluvia in mignatura e terribilmente carina. Il ragazzo si abbassò per prenderla in braccio.
«…Ma come-?» sussurrò sconcertato lui.
La mini azzurra stese le manine verso il suo amato, per poterlo abbracciare meglio. Gray la avvicinò e la strinse a sé. Era una situazione assurda, ma non poteva dire che non gli piacesse. La ragazza sembrava una bambolina. Era buffo, di solito lui l’aveva sempre paragonata a una bambola di raffinata bellezza, con quella sua pelle nivea, gli occhi color oltremare e quei boccoli che scendevano in morbide onde azzurre sulle spalle delicate. Adorava il delizioso rosa corallo che prendeva la pelle delle sue guance, facendo constrasto sulla pelle lattea. E così piccola, avrebbe solo potuto appoggiarla sul comodino accanto al suo letto, per ammirarla ogni volta, dedicandole il primo sguardo del giorno al suo risveglio e l’ultimo prima di addormentarsi, magari incontrandola anche nel mondo dei sogni.
«Sei così piccola.» mormorò con voce calda e profonda Gray, mandando alle ortiche la facoltà di ragionare della povera ragazza.
Lyon in quel momento fece la sua entrata in scena, mentre teneva in mano un mestolo. «Lluvia è davvero diventata piccola?» s’informò.
«Lyon, certo che il tuo è davvero un ottimo tempismo… Perché hai un mestolo in mano?» borbottò il moro.
L’albino prese in braccio la bambolina azzurra, sollevandola in aria per osservarla meglio. «Lluvia… come hai fatto a diventare così?» domandò perplesso.
La piccola maga assunse un’espressione un po’ spaesata, mentre le gote le si colorarono di rosso per la risposta che avrebbe dovuto formulare per rispondere a quella domanda. Il faccino adorabile che aveva, fece perdere le facoltà mentali del mago. «Lyon-sama?»
Il suo nome, detto con quella voce un po’ contrita e infantile da bambina, diede l’ultimo colpo secco al neurone superstite del ragazzo. «Gray…»
«No.» sentenziò il moro.
«Voglio tenere Lluvia.» decise.
«No.» ripeté.
«Me ne prenderò cura.» insistette, ignorandolo completamente.
«Ho detto no.» ribadì.
Gray si riprese la sua bambolina, stringendola a sé con fare protettivo, ma soprattutto possessivo. Lluvia si avvicinò al suo viso, appoggiando la guancia su quella del ragazzo, mentre le manine si aggrappavano alla mascella, sottolineando anche lei il fatto che nessuno avrebbe potuto sostituire Gray-sama.
Era l’unico in grado di sorprenderla.
L’unico a farle provare nuove emozioni.
L’unico di cui fosse mai stata innamorata.
L’unico ad amare.



http://weheartit.com/entry/136303743


Yumeha’s Corner
L’immagine era questa qua signori. Erano vari pezzi che poi io ho unito. La finale come potete vedere è differente dalla pic, ma spero vi sia piaciuta comunque questa shot. Mi spiace se vi ho postato il link, tra l'altro neanche blu... Ma il mio internet era troppo lento e mi stava facendo dannare troppo, quindi mi sono arrabbiata e c'ho rinunciato a piazzarci l'immagine. ^^" LOL
È la mia prima Gruvia, ma sono comunque soddisfatta dell’esperimento.
Magari la prossima volta mi butto su una GaLe o una Gerza, poi deciderò quando e quale delle due.
Fatemi sapere cosa ne pensate! :3
Intanto io mi dileguo.
Bacioni,
Yumeha ♥
   
 
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