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Autore: Rowan936    09/09/2014    1 recensioni
Raccolta di One-shots che mettono in luce Vegeta e come il suo modo di vedere Gohan cambi negli anni.
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1. Moccioso – Quel moccioso, infatti, non aveva l’aspetto di un guerriero.
2. Guerriero – Per quanto gli competeva, quel piccolo mezzosangue era l’unico degno di baciargli i piedi, in quella casa.
3. Saiyan – C’era rabbia, in quegli occhi gelidi, nessuna pietà nei gesti fulminei, solo la sicurezza di chi sa di avere la vittoria in pugno, di chi si sente invincibile.
4. Terrestre – Gohan si stava ancora una volta fidando di lui e Vegeta non riusciva a comprendere perché.
5. Gohan – Con lui aveva fallito prima ancora di rendersi conto di volerlo tenere al sicuro.
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[Vegeta/Gohan, pre-slash]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Vegeta
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer
» Dragon Ball © Akira Toriyama.
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The boy with the broken smile
 
 
 
 
01. Moccioso
 
Atterrò placidamente, le labbra piegate in un ghigno carico di sicurezza, lo sguardo attento che esaminava i suoi avversari, le membra tremanti dell’eccitazione che precede la battaglia – la vittoria.
Non temeva chi gli stava di fronte, la patetica resistenza di quel pianeta tanto bello nell’aspetto quanto debole e indifeso, sapeva che avrebbero vinto e già la sua mente pregustava il sapore che l’immortalità avrebbe avuto quando finalmente avrebbe potuto saggiarla.
Gli pareva quasi di sentire il sangue di Freezer – quel viscido essere che lo aveva ridotto a poco più che uno schiavo, lui che sarebbe dovuto essere re di un popolo guerriero ora divenuto solo un ricordo – tra le mani guantate, pensava a cosa gli avrebbe fatto, a come lo avrebbe fatto urlare e implorare pietà, fissandolo con quello sguardo carico di scherno e superiorità che tante volte era stato rivolto a lui e ancora bruciava sulla pelle.
Nessun ostacolo si presentava tra lui e la sua vendetta, la sua rivalsa, la strada pareva spianata, poiché quegli infimi esseri che si erano spontaneamente offerti alla morte non sarebbero nemmeno stati in grado di sconfiggere Napa, figurarsi lui.
Guerrieri?
No, non lo erano, non erano degni di questo appellativo.
Eroi?
Forse, poiché nella sua mente un eroe era un concentrato di stupidità, più patetico di quelle madri che stringevano al seno i figli per tentare di evitare che venissero trucidati anch’essi. Un eroe dava la sua vita per gli altri, in nome di una causa più grande, affrontando una battaglia che non poteva sperare di vincere, magari, e non vi era intelligenza in tutto questo.
Solo stupidità, ideali astratti che a nulla servivano se non a strapparti via la vita con la stessa facilità con cui un adulto strappa il giocattolo di mano a un bambino.
La forza è la cosa più importante, l’orgoglio il pilastro che ti tiene in piedi, l’egoismo il tuo scudo.
Lo sguardo fu attirato dal più piccolo dei terrestri, un bambino dalla tuta viola.
Non trovava nulla di strano nel fatto che un infante fosse mandato in battaglia, lui stesso era stato venduto a Freezer quando ancora poteva mirare il volto di suo padre solo reclinando il capo all’indietro, ma in quel bambino c’era qualcosa che lo aveva stranito.
Era stata la sua aria spaventata, probabilmente.
Quel moccioso, infatti, non aveva l’aspetto di un guerriero: la sua espressione era di malcelato orrore, il corpo – troppo poco allenato – tremava leggermente, mentre i pugni stretti non indicavano combattività, solo un tentativo di non correre via a gambe levate.
Nulla a che vedere con i bambini di Vegeta-sei: assassini in miniatura, dallo sguardo fiero e l’espressione determinata di chi in battaglia vuole dare tutto ciò che possiede.
Si domandò come mai i terrestri, che tanto parevano attaccati alla loro prole, a giudicare dal comportamento di Kakaroth, avessero mandato quel marmocchio – molto più simile agli infanti piangenti che tante volte aveva strappato alla vita, piuttosto che a un combattente – ad affrontarli.
Il bambino parve accorgersi del suo sguardo, e quando i loro occhi s’incrociarono il terrore sul suo volto crebbe, spingendolo a fare un lieve passo indietro.
Vegeta contorse il viso in un’espressione disgustata, spostando altrove la propria attenzione.
 
 
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Angolo autrice
Eh sì, sono tornata con un’altra raccolta. Mi dispiace immensamente per voi xD Comunque, si tratta di una breve raccolta di OS, conta cinque capitoli – già scritti, dunque gli aggiornamenti non dovrebbero tardare – in tutto. Non vi è il pairing vero e proprio, si tratta più che altro di una pre-slash, ecco, ovvero una storia che precede dello slash/yaoi/shonen-ai e prevede che in un futuro non meglio precisato i due protagonisti finiscano insieme. Qui non succede, dunque, e Vegeta e Gohan sono solo ottimi – e piuttosto strani, ma sono strani di loro, anche senza essere amici, perciò…  – amici. Niente, sentitevi liberi di avanzare critiche costruttive, farmi notare errori oppure l’OOC dei personaggi, accoglierò volentieri i vostri suggerimenti :) Ringrazio immensamente chi è arrivato fin qui, è già una gran cosa!
  
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