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Autore: beattrie    09/09/2014    2 recensioni
Sydney, 2014. Un nuovo inizio per due ragazzi, sotto due punti di vista diversi.
Lui, Ashton Irwin, 20 anni. Australiano piuttosto misterioso, un vero e proprio "sydneysider", è appena uscito dal miglior centro di narcotici a Londra, dopo un passato difficile e piuttosto movimentato.
Lei, Beatrice Hudson, 19 anni, inglese. Proveniente da una famiglia molto snob e ricca, ma lei in questa vita mondana non ci vuole proprio stare. Una persona molto educata e attenta all'aspetto in casa, nonché inguaribile ribelle e amante del rock all'esterno.
A Londra è andata a studiare medicina, costretta dai genitori, benchè lei volesse fare tutt'altro, e consumando tutti i soldi in svaghi e divertimento è stata espatriata dal suo appartamento e "cacciata"... proprio nella capitale del Nuovo Galles del Sud, dove una giovane e piuttosto chiacchierona zia la accoglierà nella sua casa.
Una storia che comincia tra i sedili di un aereo, e si concluderà nel migliore... o forse peggiore, dei modi.
Genere: Angst, Fluff, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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IV.

Meredith.

Quel nome rimbombava nella mia testa da circa mezz'ora, e fra dieci minuti avrei dovuto risalire sull'aereo e riaccomodarmi accanto ad Ashton.

Ero troppo curiosa di sapere qualcosa, ma allo stesso tempo mi sentivo anche invadente.

Fanculo, era stato quello stupido ragazzo a istigarmi a sapere di più.

Decisi di arrivare in modo soft al punto, magari parlando d'altro.

Ad esempio, del fatto che si era cambiato la maglietta e la bandana era stata sostituita da un cappello con una visiera rotonda, che gli circondava la testa.

Dovrei aver capito che il ragazzo prediligeva il nero. Infatti, con la sua maglia degli Iron Maiden, con la mascotte in pieno petto, adottava per la seconda volta nella giornata un look total black.

Scorse che lo stavo fissando, ancora. I suoi occhi nocciola fissarono i miei. La distanza si faceva sempre più minima ogni secondo che passava. Ashton continuava ad avvicinarsi, senza timore, mentre io rimanevo immobile. Tanta bellezza non faceva altro che stordirmi. Maledette farfalle nello stomaco, maledetta tachicardia.

Avevo paura del seguito, ma sentii la sua voce canticchiare: “You tell me we can start the rain, you tell me that we all can change, you tell me we can find something to wash the tears away...

Rainmaker, una delle mie canzoni preferite.

Continuai. “And I know of the pain that you feel the same as me, and I dream of the rain as it falls upon the leaves, and the cracks in the ground like the cracks are in our lives, they are sealed and now far away...

Sorrise, e insieme sussurrammo: “La adoro.

Momenti di silenzio imbarazzanti seguirono. Il ragazzo guardava da altre parti, io ero indecisa se fumarmi un'altra sigaretta o lasciare stare.

Dopo minuti di ardua scelta, decisi di lasciar perdere, e proprio in quell'istante qualcuno mi strinse il polso.

Dobbiamo andare, Storm” sussurrò la voce, ormai inconfondibile, e senza lasciarmi un secondo proseguimmo verso il nostro velivolo.


Ci accomodammo, ma stavolta fu Ashton a mettersi accanto al finestrino. Gli avevo concesso questo privilegio per le ultime ore di volo, e lui sembrò essermene grato.

Notai come i suoi magnifici occhi erano impegnati a guardare il panorama sottostante. Scrutava con interesse ogni isola, ogni spazio di terra adagiato sulla lunga distesa della Barriera Corallina.

In fondo, non sembrava volersi aggrappare ad altro.

Dopo venti minuti, mi ricordai del mio iPod, che avevo dimenticato nelle tasche dei jeans.

Lo accesi, infilandomi le cuffie e cercando di sprofondare sullo scomodo sedile.

Ecco la prima canzone: Would?, degli Alice In Chains.

La voce calda e parimenti roca di Layne Staley mi sprofondò nelle orecchie, ma in quel momento il mio vicino di volo, senza staccare gli occhi dal finestrino, mi prelevò un auricolare e se lo posizionò nel padiglione.

Stranamente non diedi di matto. Odiavo quando qualcuno faceva così, ma forse il fatto che lo avesse fatto Ashton mi fece addirittura piacere.

Anzi, un brivido mi percosse quando sentii provenire dalla sua bocca “Into the flood again, same old trip it was back then...”, e pensai, oltre al fatto che con quella voce roca era in grado di riuscire a sciogliermi, che era dannatamente bravo.

Purtroppo la canzone si concluse troppo in fretta, e la riproduzione del mio iPod fece la bastarda, inviandomi Wind Of Change degli Scorpions. Ashton si mise a fischiettare, e io non potei fare a meno di pensare alla sua bellezza fusa con quella della canzone.

Alla terza canzone, forse era Come As You Are dei Nirvana, vidi il giovane smanettare con il suo iPhone. Tolse i miei auricolari dal jack del mio dispositivo, per poi attaccarlo al suo.

Mi porse gentilmente una cuffia, e dopo averla ficcata nell'orecchio, alcune note partirono.

Mr. Brightside, The Killers.” gli dissi, con fare saputello.

La sua risposta fu “Jealousy, turning saints into the sea, swimming through sick lullabies, choking on your alibis..” mi aggiunsi, e cantammo: “but it's just the price I pay, destiny is calling me, open up my eager eyes, cause I'm mr. Brightside!

Una testa grassa e pelata si girò verso di noi e ci urlò, con fare arrabbiato: “Starei cercando di dormire!

Io e Ashton ci guardammo e ridemmo.

Niente da fare, nessuna canzone sarebbe stata la prima della mia top ten, se non la sua risata cristallina e contagiosa.

Guarda Storm, vedo Sidney!” mi urlò, prendendomi la mano e stringendomela, mentre con quella destra indicava la sua città, fiero.

Appena si accorse del nostro contatto arrossì, e io con lui.

Ashton.” lo chiamai, seria. “Chi è Meredith?

Il sorriso smagliante di pochi istanti fa si rabbuiò, facendo diventare il viso del ragazzo triste e cupo.

Meredith è mia sorella. O era, forse. Non lo so. È da cinque anni che non la vedo.” mi disse, quasi indifferente.

E comunque, non ti importa. Non dovrebbe importarti. A me non frega un cazzo di lei, a lei non frega un cazzo di me e della sua famiglia. È stata lei a cercarsela, è stata lei a voler fare la puttana in tangenziale. Come se noi non avessimo soldi.” mi rivelò, con fare incazzato.

Ma non..” iniziai, ma Irwin mi interruppe: “Si è voluta mantenere la sua vita da sola perchè si vergognava della sua famiglia? E ora noi non vogliamo sapere nulla di lei. E a te non dovrebbe importarti. Meno confidenza, Storm.” mi disse, scontrando il suo naso contro il mio, e guardandomi con occhi scuriti.

Sei tu che l'hai messa in gioco, Fletcher. Ricordi? Secondo me le vuoi ancora bene.” proposi, ma ricevetti una secca negazione con la testa, e per la prima volta vidi Ashton Irwin piangere. Sulla mia maglietta.

Non potei fare altro che abbracciarlo e appoggiargli la testa sulla sua spalla.

Lo accarezzai, tracciando dei lenti cerchi immaginari sulla sua testa di capelli informi e ribelli.

Senza cappello e senza bandana possedeva dei semi-ricci incolti e non curati, ma per me rimaneva sempre un dio greco.

Lo sentii bearsi delle mie leggere coccole, e quando si addormentò sulle mie gambe, capii che la vita era difficile pure per lui.


Attenzione, si avvisano i gentili passeggeri che stiamo svolgendo l'atterraggio a Sidney. Allacciare bene le cinture.

Durante l'assordante avviso dell'altoparlante, Ashton si svegliò, mormorando parole a caso e stropicciandosi gli occhi. I capelli ancora più disordinati e gli occhi piccoli a causa delle lacrime e della stanchezza lo rendevano molto adorabile, tanto da sorridergli a trentadue denti.

Buongiorno.” mi disse in un orecchio; io contraccambiai.

Fece per raccogliere gli ultimi oggetti che aveva lasciato sul sedile, e per infilarsi il cappello, in uno dei suoi soliti gesti teatrali. Mi ridiede le cuffie, e mi sorrise.

In effetti, speravo di viverci vicino, a Sidney. Svegliarsi così tutte le mattine sarebbe una favola.


Beaniest's Corner
E finalmente, dopo tanto tempo, ce l'ho fatta. Io lo giuro, lo giuro, lo giuro, LI FARO' PIU' LUNGHI.
A una notizia cattiva (capitolo corto e di merda), ne segue una nuova: oggi sono andata in ambulatorio con mia sorella (fa la veterinaria e so che non ve ne frega una minchia ma ero con lei) e ho scritto TUTTO IL CAPITOLO 12 - lungo quasi tre pagine, dai che sto migliorando, yay! - E INIZIATO IL CAPITOLO 13. GRIDO, MUOIO, DECEDO. 
Tornando a noi, che capitolo fluffoso, lacrimo conigli ;_____; la ragazza della foto di questo capitolo è Meredith, interpretata da Hannah Murray. Nonostante io non segua Skins e nessun telefilm mi piaceva la figura della famosissima Cassie Ainsworth per dare vita alla sorella di Ash di cui scoprirete molte cose. Sarà un personaggio importante!
STOP SPOILER.
 Vi metto come al solito la storia su Wattpad, di cui come sapete ADORO gli aggiornamenti in tempo reale in una maniera smisurata ;____;
Leggete, recensite, commentate, votate, fatemi sapere la vostra opinione... Ci tengo!

Baci a tutti :*

B.

Ps. Rainmaker, Iron Maiden.
Would?, Alice In Chains (una mia lettrice che tra l'altro amo come il pane ama la Nutella e che verrà inserita nella storia a partire dal capitolo 13 sa quanto io ami questa canzone... quasi quanto amo lei)
Wind Of Change, Scorpions.
Come As You Are, Nirvana.
Mr Brightside, The Killers.
Mr Bright Eyes, Rebecca Ferguson. (EHI, E' UN FOTTUTO SCIOGLILINGUA!)


PPS. Domani inizio scuola, piango lacrime amare. ANSIA PREOCCUPAZIONE VOMITO.
  
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