Cosa ne faccio, adesso, del tuo ricordo?
dell’istantanee dei tuoi sorrisi,
dei baci,
delle bugie,
dei silenzi,
cosa ne faccio?
Un oceano ci divede adesso
e ci sono volti e nomi d’altri;
intanto scrivo queste poche righe
che tu mai leggerai
ed anche volendo,
non otterrebbero nient’altro
che un sorriso imbarazzato.
Nota dell'autore: Sono pensieri scritti speditamente, senza pensarci. Non sono neppure convinto che si possa definire "poesia". E' fondamentalmente uno sfogo. Grazie a tutti coloro che sono arrivati sino a qui nella lettura.