Anime & Manga > Pandora Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: Alice_BlackBloodyRabbit    10/09/2014    1 recensioni
Le sue labbra si muovevano armonicamente, intonando con spensieratezza quella canzone. Una parola dopo l'altra, il suo cuore sembrava danzare con la malinconia di quella melodia stessa. Poi di colpo, i due laghi di sangue che stagnavano nelle sue iridi, si sgranarono, la giovane spalancó gli occhi, e si fermó non appena mise piede sul prato di villa Baskervile.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lacie Baskerville
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A Sabriè era un tramonto come un'altro. Il sole iniziava ad inclinare il suo sguardo verso il terreno, e lentamente spegneva ad una ad una le lucerne dei suoi raggi, lasciando il posto alle tenebre della notte, che pian piano facendo la loro comparsa, avrebbero addormentato del tutto la luce del sole, e con essa i suoi cittadini. Ma questo di certo non valeva per chi della luce era stato privato sin dal principio.

Il silenzio nella torre di villa Baskerville quella sera, era piú assordante del solito. Non è piacevole il silenzio, quando dà troppo spazio a pensieri che si scatenano sotto forma di tempesta in un cuore malinconico e rassegnato. Malinconico e rassegnato? No, non poteva descriversi così. Impossibile.

Perché? Perché quel cuore sinistro, apparteneva al diavolo.

E quella giovane? Quella giovane portava disgrazie, ovunque andasse. Due laghi di sangue si aprirono per l'ennesima volta, quella sera.

Il pavimento era freddo, ma a lei piaceva, era quasi di sollievo. Il freddo era di sollievo, congelava ogni cosa intorno a lei, anche i sentimenti.

Sentimenti?

Si, era buffo osservare quei "bellissimi, ridicoli e crudeli" esseri, le cui vite erano sconvolte dai sentimenti.

Lacie appoggió le mani al terreno, e con una piccola spinta si sollevo in piedi; sistemó le pieghe dell'abito, e socchiudendo per un istante le palpebre, sospiró. Poi sorrise quando se ne accorse.

"Ma guarda.. che storia buffa.." Pensó lei. Proprio qualche giorno prima, in uno dei suoi numerosi libri, aveva appreso che secondo alcuni poeti, il sospiro non era altro che l'incapacità di esprimere un sentimento.

Sentimento.

Che sentimento? Ma cosa andava a pensare?

Scosse lievemente il capo, come per scrollarsi di dosso il pensiero, mantenendo quel lieve ed amaro sorriso che le si era dipinto sulle rosse labbra.

"E Stasera.. Cosa mi racconti?" Lacie si diresse all'unica finestra di quella grande stanza circolare, osservando la luna, che sembrava sorriderle beffarda e complice, e ponendole retoricamente quella domanda in tono ironico.

La giovane poggió un gomito sulla finestra petrosa, e la mano sulla guancia, a sostenere la testa inclinata. "oh, al diavolo questi pensieri.."

Subito si scostó dall'apertura, dirigendosi verso le vertiginose scale a chiocciola che conducevano fuori dalla torre. Con aria spensierata, Lacie posó il piede sul primo scalino.

Every time you kissed me, i trembled like a child..

Sollevando il lungo abito, fece il primo passo.

Gathering the roses, we sang for the hope..

Uno,due,tre scalini. Lacie giunse infondo alla scala.

Your very voice is in my heartbeat, Sweeter than my dream..

Le sue labbra si muovevano armonicamente, intonando con spensieratezza quella canzone. Una parola dopo l'altra, il suo cuore sembrava danzare con la malinconia di quella melodia stessa. Poi di colpo, i due laghi di sangue che stagnavano nelle sue iridi, si sgranarono, la giovane spalancó gli occhi, e si fermó non appena mise piede sul prato di villa Baskervile.

Sentimenti. Quella canzone ne era piena, eppure le aveva sempre infuso positività. Spensieratezza. Ma ora? Ora era davvero così? Lacie sentiva quella nebbia nera spandersi dentro di sè. Offuscarla. Era confusa? Non era possibile, una creatura cinica come lei. Nuovamente, scosse il capo, e sospiró.

Roses die. The secret is inside the pain..

"Il cucciolo che per ben otto anni ha continuato a cercarti.. È in grado di toccare il cuore anche di una come te?"

Gli occhi diabolici si chiusero d'un colpo, la bambina della sfortuna portó una mano alla testa. Perché? Perché in un momento come quello le veniva in mente questo? Pensava che quella domanda sarebbe rimasta sepolta in quel pomeriggio appena trascorso, insieme alla bugia contenuta nella sua maliziosa risposta.

"Jack per me.. È soltanto un gioco."

Winds are high upon the hill, i cannot hear you..

Lacie proseguiva a cantare, e cantare, convinta che ogni pensiero si sarebbe infranto sulle note di quella melodia, e non si accorgeva che ne riceveva invece l'effetto contrario. Camminava per il prato, senza una meta precisa, lo sguardo fisso agli alberi del boschetto e la mente fissa alle radici di quella confusione.

Come and Hold me close, i'm shivering cold in the heart of rain..

"Lacie, Lacie... Lacie!"

Una voce s'insinuava nella sua mente. Lacie spostó lo sguardo altrove, come se con esso potesse spostare la tua attenzione.

"Finalmente ti ho trovata.. Lacie!"

Ora i laghi di sangue maledetti che ti trovavano nei suoi occhi, erano tramutati in campi di rose cremisi in fiore. Un'allucinazione, un movimento frainteso tra i cespugli, un qualcosa, fece sembrare a Lacie che tra gli alberi stessero splendendo due smeraldi. La giovane si portó le mani davanti agli occhi, scosse il capo, sospiró, ed Andó avanti.

Darkness falls, i'm calling for the Dawn..

"Tra cinque giorni, trasferirò pubblicamente il ultimo chain, e tu...dirai addio a questo mondo."

Sorrise. Già. Cinque giorni. Solo Cinque giorni di vita. Lacie aveva sorriso non appena aveva appreso la notizia da Glen, ma era davvero così? Davvero si abbandonava tra le braccia della signora con la falce che le veniva incontro, a riscuotere ciò che da tempo doveva essere eliminato? Per di più, la sua, sarebbe stata la morte più totale. Avrebbe cancellato per sempre la sua esistenza. Il suo peccato. Essere nata come bambina della sfortuna.

Silver dishes for the memories, for the days gone by..

Canta. Canta finché puoi. Non poteva far a meno che pensarla così. Ma la canzone scavava nel suo cuore. Lacie era ormai stanca di nascondere ogni cosa mentendo a sè stessa.

Joys of the daylight, Shadows of the starlight, everything was sweet by your side, my love..

"Lacie.. Chiamiamo così la canzone. In questi anni di dolori e tristezze..Ho associato sempre questa canzone a te.. "

Era arrossita, quando il biondo aveva pronunciato quelle parole, proprio come in cui momento, in cui la sua mente e il suo cuore le stavano ricordando.

I'm here just singing my song of woe, Waiting for you, my love..

Jack era strano. Lei gli aveva rivolta davvero la parola solo per capriccio, quella volta. Entrambi lo sapevano, e Lacie, non riusciva a spiegarsi perché lui fosse così, perché gli bastasse stare al fianco di lei, senza altre pretese. Lacie si avvicinó ad un albero, e delicatamente ci posó sul tronco il palmo della mano.

"Questa nebbia nera che si spande dentro il mio cuore.. È la cosa che ho fatto finta di non vedere per tutto il tempo. UN SENTIMENTO che ho tenuto rinchiuso."

Chiuse gli occhi, e sospirando, posó la fronte al tronco.

"Non è da me.. " Aggiunse Lacie, parlando tra sè e sè. Lentamente si stava confessando a sè stessa. Stava liberando finalmente il suo cuore.

Everytime you kissed me.. My heart was in such pain..

"È colpa di Jack!" Lacie riaprì leggermente gli occhi, con lo sguardo stanco e perso nel vuoto, uno sguardo dal quale ormai traspariva ogni emozione, uno sguardo che sarebbe restato per sempre segreto, tra lei e quella notte.

Your very voice is in my heartbeat, sweeter than despair..

"Sparire da questo mondo.. Non poter più stare al tuo fianco.." Le parole trapelavano sincere dalle labbra della giovane donna, che improvvisamente si sentiva enormemente triste. Scivoló lentamente sulla corteccia, fino a sedersi ai piedi dell'albero. "Non pensavo.. Di sentirmi così sola.." Non avrebbe più rivisto Jack. Il giorno stesso, mentendogli sull'effettiva data della cerimonia, gli aveva chiesto di tornare una settimana dopo. Perché gli aveva mentito? Se lei l'avesse voluto, Jack l'avrebbe portata via. Ma ormai Il cuore di Lacie era malinconico e rassegnato, e con quel sorriso sempre ironico, con quello sguardo di sfida, e l'atteggiamento beffardo, avrebbe detto addio a quel mondo. Così doveva essere.
Stette per diversi istanti lí, a fissare il vuoto, immobile.

I will be here dreaming in the past, Until you come, Until we close our eyes.

Poi, dopo l'ennesimo sospiro, si rialzó, e a passo felpato risalí la torre della quale era stata prigioniera sin dall'inizio, fino alla camera. Svogliatamente raccolse da terra il peluche a forma di coniglio che da anni teneva in stanza, e andó a sedersi sul letto. Posó il coniglio sulle ginocchia, e lo fissó.
"Forse è ora di riunirti all'altro tuo corpo, mh?" Improvvisamente Lacie sentì un lieve colpo al ventre, come un sussulto, e subito vi portó la mano.
Guardó nuovamente il peluche, e Ridacchió.
"Com'è agitato di già!"  Si distese, e lentamente si fece trasportare dal sonno, stringendo il peluche alla pancia gravida.
"Buona Notte, a entrambi.."

Until we close our eyes.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pandora Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Alice_BlackBloodyRabbit