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Autore: secretlifeofsof    10/09/2014    5 recensioni
Per me, la vera anima gemella di Alex è Izzie. One Shot dove Alex torna dalla sua Izzie per confessarle che l'ha sempre amata. Cosa risponderà Izzie?
"E ti prometto che non piangerai più, ti prometto che sorriderai ogni giorno della tua vita, ti prometto che ti ricorderò ogni giorno che sei bellissima. E quando la sera tornerai a casa stanca ti abbraccerò e ti accarezzerò i capelli. E ti prometto che avrai un posto degno di essere chiamato casa. E se dirai di no, non importa. Io ti aspetterò per sempre, preferisco aspettare te, che fare l’amore con altre ragazze."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Karev, Izzie Stevens
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione
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I WAS MADE FOR YOU.
Mi manca. Mi manca lei, la sua voce, i suoi capelli biondi, i suoi occhi.
Sono un uomo, non dovrei sentirmi a pezzi per una donna. Una donna che mi ha lasciato, dopo che avevamo promesso di esserci fedeli, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, di amarci e onorarci tutti i giorni della nostra vita. Ma lei mi manca così tanto, potrei perdonarle di tutto, se me lo permettesse. Fa schifo senza di lei, fa tutto tremendamente schifo.
Nella vita ci vuole coraggio, è ciò che ho imparato sin dal primo giorno di vita. Bisogna rincorrere i propri sogni, bisogna lottare per ciò che ami. E io amo lei. Lei è il mio sogno da rincorrere.
Sono un pazzo. Eppure non penso che potrò stare ancora senza di lei. Atterrai a Tacoma, il biglietto con l’indirizzo di casa di Izzie stretto in pugno. Stava piovendo forte, mi tirai su il cappuccio e mi incamminai in direzione di Izzie. A metà strada tirai fuori il cellulare dalla tasca e scorsi la rubrica cercando il suo numero di telefono. Eccolo, sotto la I di Izzie. La mia Izzie. Picchettai lo schermo con l’unghia del dito un paio di volte prima di decidermi a premere il tasto verde per chiamare. Portai il cellulare all’orecchio e attesi. Dopo due squilli avvertii una voce familiare.
“Alex?” chiese.
Il mio cuore mancò un battito. Anche lei aveva conservato il mio numero di telefono.
“Izzie. Come stai?” chiesi.
“Bene, grazie. Perché mi hai chiamata, dopo mesi? Se ti serve qualcosa non ce l’ho.” Disse fredda. Era chiaramente infuriata.
“Izzie non riattaccare, ti prego. Devo dirti una cosa molto importante.” Dissi sbrigativo.
“Sbrigati, devo andare in ospedale.”
“Isobel Stevens, mi manchi. E scusa se ho aspettato così tanto per dirtelo, è che non riuscivo ad ammettere di aver bisogno di te. Mi manchi la mattina quando mi alzo e non sei accanto a me, mi manchi quando arrivo in ospedale e non ci sei. Non ci sono i tuoi ricci biondi e il tuo sorriso. Credo di averti sempre amata, anche quando non ti conoscevo, anche quando le nostre vite non erano intrecciate, io ti amavo. H-ho letto di una leggenda giapponese, ogni persona porta un filo invisibile rosso che lo collega alla sua anima gemella. E non si può distruggere, queste persone sono destinate a incontrarsi. E se avessi tu l’altro capo del filo rosso? Voglio dire, se fossimo destinati a stare insieme? Non credevo al destino e alle varie minchiate che raccontavano quei pazzi in strada solo per attirare l’attenzione. Ma dopo averti conosciuta ho iniziato seriamente a crederci. Isobel Stevens, mi arrampicherei sulla montagna più alta e nuoterei attraverso l’oceano per ritrovarti. Perché tu sei la mia anima gemella, ne sono sicuro. Sei stata la prima persona a vedermi diverso da come ero, la prima che mi ha spinto a diventare un uomo migliore. Nonostante fossi stato uno stronzo con te, hai saputo vedere cosa c’è di buono in me. E te ne sarò eternamente grato. E sono quasi morto, Isobel Stevens. E, te l’hanno detto?, mentre ero morente e delirante ho chiamato te. Sembra assurdo vero? Eppure l’ho fatto, ti ho implorata di non lasciarmi mai, anche se non c’eri tu ma la mia ex fidanzata e non puoi immaginare quanto si è incazzata…” soffocai una risata “Scusami Izzie, ho preparato mille volte questo discorso, ma mi sembra di non ricordarne nemmeno una parola. Quando ero con te mi sentivo invincibile, eri l’unica cosa che contava. Ti chiederei di sposarmi, ma ci siamo già sposati. Quindi ti chiedo solo un’altra possibilità. E ti prometto che non piangerai più, ti prometto che sorriderai ogni giorno della tua vita, ti prometto che ti ricorderò ogni giorno che sei bellissima. E quando la sera tornerai a casa stanca ti abbraccerò e ti accarezzerò i capelli. E ti prometto che avrai un posto degno di essere chiamato casa. E se dirai di no, non importa. Io ti aspetterò per sempre, preferisco aspettare te, che fare l’amore con altre ragazze. Ti aspetterò sempre.” Tirai un sospiro. Avevo finalmente detto ciò che mi tenevo dentro da tanto tempo.
“Alex… Sei a chilometri di distanza da me e questo non cambierà mai. Io non so cosa dire.” Rispose Izzie.
“Apri la porta Izzie.”
La porta davanti alla quale mi ero fermato si aprì di colpo. Eccola lì, la mia Izzie. Con gli occhi gonfi di lacrime, il telefono ancora in mano. Chiusi la conversazione e l’abbracciai. Forte, perché non avrei mai permesso che mi sfuggisse.
“Resta Alex, ti prego.” Mi sussurrò.
“Non ti lascerò mai, Isobel Stevens.” E la baciai. Finalmente, dopo tanto tempo, sentii le sue labbra sulle mie. In quel giorno, a Tacoma, non mi importava se ero ormai fradicio a causa della pioggia, non mi interessavano gli sguardi dei passanti. C’eravamo solo io e lei, e questo mi bastava.
  
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