Uno sguardo che spiazza la mente, che fa perdere il battito al mio cuore, qualcosa di inspiegabile e allo stesso reale,
qualcosa che vorrei per me e che rifiuto per orgoglio.
Ho paura, paura di innamorarmi di te o meglio ancora di essere già persa per te,
di quel ragazzo con gli occhi di ghiaccio così freddi da bruciare, così colmi di tristezza da suscitare in me tenerezza
e poi torno alla realtà.
Vedo quella che credevo luce sfolgorante, il nero della notte nei capelli e negli occhi,
il termine illimitato della gentilezza ma manca qualcosa che prima c’era e che ora non vedo più.
Torna alla mente ancora quello sguardo, mi osserva e mi contrasta, lo odio,
ti odio perché il mio grido non basta a spiegare il desiderio che ora ho di te.
Lui è ancora li in attesa di un mio sorriso, volto il mio viso, poi per puro mistero bacio te.
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Corro, sto correndo via,
dove sto andando non lo so perché le mie lacrime impediscono ai miei occhi di vedere ma so che fuggo.
Come sempre ero al caffè, con la mia divisa di colore verde insieme alle mie amiche felice di vedere
anche se di soppiatto quegli occhi di cielo che ti appartengono,
quegli occhi che so guardano lei.
Ti vedo quando nel locale entra lui che spontaneamente abbraccia l’oggetto del tuo desiderio.
Corro, sto ancora correndo solo al pensiero di cosa accadde dopo.
Lei, fu lei a cominciare tutto,
sciolse l’abbraccio molto probabilmente perché sentì il tuo sguardo rabbioso sulla sua figura e si avvicinò a te
"ora gliene dice quattro" pensai ma non fu così.
Si voltò a guardare il ragazzo che diceva di amare , il quale sicuramente si aspettava un suo sorriso e non certo quello.
Corro, perché non ho saputo resistere, piango perché sto soffrendo per te ,
per lei, per voi, per quel bacio che lei di sua iniziativa ti ha dato,
per quel sorriso che si intravedeva nel ricambio repentino, sei un cretino, perché non puoi amare me?
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Scorse il passato nella mente mia.
Ci fu un lampo che squarciò il cielo di un pomeriggio primaverile, un sonno improvviso, un’espressione sul viso.
Ci furono litigi e lacrime represse, difficoltà e baci rubati per un gioco d’amore, ci fu un sorriso e un cuore infranto,il mio.
Avevo sempre sognato un bacio ricambiato ma mai mi sfiorò il pensiero che a contraccambiarlo sarei stato io,
ma ora sono qui. L’ho visto entrare da quella porta e spontaneamente abbracciarti,
cavolo sentivo la gelosia salirmi allo sguardo ed esplodere così violentemente che ti girasti a guardarmi
e ti vidi avvicinarti pericolosamente a me.
"ora mi sgrida per la mia invadenza e poca sensibilità" pensai
ma il mio cuore cominciò a battere forte nel vedere i tuoi occhi che si posavano su me con una strana luce ad illuminarli e poi erano di nuovo su lui,
l’ebete dal falso sorriso,
non capii allora e forse neanche ora perché tu un attimo dopo mi baciasti.
Non ci volle molto che subito contraccambiai il gesto stringendoti a me e non mi pentii allora come non lo faccio adesso.
Un’unica cosa mi dispiacque quel dì,
una ragazza che in lacrime lasciava il locale fu l’ultima cosa che vidi prima di chiudere i miei occhi assaporando finalmente te.
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Spero che possa piacere il mio operato. Grazie a chi e’ arrivato fin qui e a chi eventualmente mi voglia lasciare un commento.