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Autore: THETOMMO91s    10/09/2014    1 recensioni
Qualcosa di strano si stava riflettendo nello schermo dell’orologio, mi guardo intorno e ovviamente non c’è nessuno, mi alzo di scatto e corro in bagno e quando mi specchio un urlo mi sale in gola squarciando il silenzio mattutino. Una voce nella mia testa continuava a chiedersi se stessi ancora dormendo ma considerando che i pizzicotti mi stavano solo facendo male realizzai che era la realtà.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender | Contesto: Contesto generale/vago
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Io con il braccio fuori dal finestrino e Dean tamburella le dita contro il volante della sua Chevy Impala del '67 urliamo a squarciagola "Highway to hell" degli AC/DC, molto sarcastica la cosa considerando il lavoro che facciamo. Giriamo alla seconda uscita dirigendoci al Motel che si affaccia sulla strada, questa volta prendiamo due camere separate, lo conosco, quando non abbiamo un caso su cui lavorare lui rimorchia una ragazza al pub e se la porta a letto quindi la mia presenza renderebbe tutto alquanto imbarazzante. Ci salutiamo con un cenno della mano “Divertiti Sammy” dice prima di entrare in camera sua “Ti cedo l’Impala se vuoi” continua “Compra qualcosa, vai a puttane, fai cosa vuoi ma divertiti, fallo per me” accenno un sorriso ma rifiuto: io il divertimento lo interpreto diversamente rispetto a lui, siamo due poli opposti per certe cose e poi non avevo un gran ché di svagarmi considerando tutte le morti che mi porto sulla coscienza. Chiudo a chiave la porta dietro di me e getto la borsa sulla scrivania, prendo il computer e -sdraiandomi a pancia all’ingiù- cerco qualche strano nuovo omicidio o scomparsa nei paraggi ma inutilmente quindi lo poggio sul comodino. Mi tolgo la camicia e mi accorgo che l’ultimo bottone è saltato e dandogli poca importanza l’appallottolo e la lancio sulla sedia poi chiudo gli occhi cercando il sonno inesistente.
Come quasi tutte le notti da quando la mia memoria ricorda immagino una vita un po’ diversa, senza mostri, senza la Caccia, con mamma e papà ancora vivi. Con Jessica ancora viva. Sbatto le palpebre velocemente cercando di non lacrimare al suo ricordo, poi il buio e alla fine mi addormento nel silenzio assordante della stanza.

***
Fra i buchi delle persiane passano raggi di sole che logicamente finiscono col battermi sulla faccia, mi strofino gli occhi e guardo l’ora: 08:47 segnava la sveglia digitale del Motel. Qualcosa di strano si stava riflettendo nello schermo dell’orologio, mi guardo intorno e ovviamente non c’è nessuno, mi alzo di scatto e corro in bagno e quando mi specchio un urlo mi sale in gola squarciando il silenzio mattutino. Una voce nella mia testa continuava a chiedersi se stessi ancora dormendo ma considerando che i pizzicotti mi stavano solo facendo male realizzai che era la realtà. Mi tasto ovunque soprattutto quelli che prima erano solo pettorali adesso sono un vero e proprio seno da donna, le spalle si sono ridotte e i fianchi si sono arrotondati, i capelli ricadevano spettinati lungo la schiena nuda. Nemmeno il tempo di digerire la cosa che qualcuno bussa con violenza alla porta accompagnata da una voce femminile che non saprei come descriverla. “Sam! Apri questa stramaledettissima porta o la sfondo!” Beh, adesso è decisamente incazzata. Corro alla porta e mi accorgo che sto indossando solo un paio di boxer così tiro fuori dalla sacca la prima felpa che trovo e la indosso. Apro per metà la porta e sbircio fuori “Chi sei?” domando timidamente sperando di non ricevere come risposta un pugno in faccia.
“Devo parlare con- uh ehi, ciao. Noto che alla fine Sam si è dato da fare ieri sera, comunque fammi entrare, è un’urgenza”
“E’ uscit-“  non finisco la frase che con una spallata spalanca la porta e con un calcio la chiude dietro di sè.
“Sam, sei te?”
“Ehm…no, io sono…Samantha? Sì, Samantha.” Balbetto in preda al panico cercando di essere il più realistico possibile. Mi guarda male.
“Sam, sono io. Dean”
“No, te sei solo ubriaca. Torna in camera tua, perfavore.”
“Cazzo, sono io” dice alzando il tono della di voce “Guarda!” e apre la camicia mettendo in bella mostra il tatuaggio di protezione sul petto e beh, il suo seno.
“Dean, sei una puttana, ci conosciamo appena e già mi fai vedere il seno”
“Non fare battute perché non ti riescono”
Si riabbottona la camicia e si siede sul bordo del letto con la faccia fra le mani “E’ uno scherzo, giusto? Stiamo facendo lo stesso sogno? Dimmi che è un incubo, Sam! Siamo donne e non che la cosa mi dispiaccia ma per quanto durerà?”
“Credimi, neanche io mi sento a mio agio nonostante i miei bellissimi capelli, guarda! Guarda come sono lunghi, non sono bellissimi? Dean? Dean mi stai ascoltando?” mi giro verso di lui e l’espressione che aveva due secondi prima si è trasformata completamente “A che diavolo stai pensando? Dean, ti prego.”
“E quando mi ricapita una cosa del genere?” Si alza e palpandosi il seno con un sorriso stampato in volto si chiude a chiave in bagno. Mi batto una mano sulla faccia per la disperazione. Almeno lui riesce ad adattarsi a qualsiasi situazione al contrario di me; ma come fanno le ragazze a gestire questi due air-bag pronti ad esplodere sul petto? Aspetto che Dean esca dal bagno sedendomi sul bordo del letto allungando le gambe davanti a me: evidentemente il metro e novantaquattro è rimasto ma sul corpo di una donna non la trovo una gran cosa poi porto le mani alle guancie e anche le basette erano andate.
Non saprei dire con certezza quanto tempo Dean sia rimasto chiuso là dentro, so solo che poi se n’è andato in camera dicendo di ritrovarsi nel parcheggio fra cinque minuti. I cinque minuti sono passati e io ero ancora indeciso su cosa mettermi, adesso penso di capire perché le ragazze ci mettono così tanto a preparasi. Alla fine decido di indossare la stessa camicia di ieri, la stiro un po’ con le mani e l’abbottono fino all’ultimo bottone, recupero le mie cose e mi affretto a raggiungere il parcheggio.
Uscendo dal Motel mi sentivo come se l’intero mondo mi stesse guardando il culo così un po' imbarazzato accelero il passo. Fortunatamente Dean era già dentro l’Impala con il motore acceso da chissà quanto tempo, più mi avvicino più la mia risata si fa più forte: “Per quale assurdo motivo stai indossando un cerchietto con un fiocco rosa di lato?”
“E’ della ragazza che mi sono fatto ieri sera”
Lo squadro: “Da quanto in qua rimorchi ragazze con il cerchietto rosa?”
“Non fare domande”
“Ok, comunque complimenti Gabriel, ci sono cascato in pieno”
“Come scusa?”
“La camicia. Ieri questo non c’era” dico indicando il bottone.
Schiocca le dita e tutto torna alla normalità.
“Oh andiamo, odio fare questi errori. Rovinano sempre tutto. Te rovini sempre tutto.”
“Dean sta bene?
“Come minimo starà dormendo e nemmeno si sarà accorto di aver avuto le tette”
Finita la frase vola via letteralmente e io mi lascio scappare una risata prima di tornare alla realtà.




 
Holaa
inizio con il dire che so che non è il massimo come OS ma ci ho lavorato tutta l'estate per renderla carina e anche se il risultato non è quello che speravo io ci ho provato e spero che almeno a qualcuno piaccia ahah mi farebbe piacere ricevere qualche recensioncina (anche critiche...sopratutto critiche lol) e concludo con il dirvi che ho già in mente un'altra OS abbastanza deprimente riguardo supernatural che spero di pubblicare prima dell'inizio della scuola e se vi interessa beh, sapete dove trovarmi.
  
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