La mattina dopo vengo svegliata, per la seconda volta in due giorni, da qualcuno che bussa alla porta. Mi alzo e vado ad aprire. E' Stan con in mano due caffè e delle ciambelle. 
"Ciao. Ho pensato di regalarti un fantastico risveglio con delle ottime ciambelle e il caffè, anche se quest'ultimo fa un po' schifo."
"Stan, sono le otto di sabato mattina.."
"Oh, non sei una mattiniera?"
-Quale ragazzo/a di 20 anni lo è?-
"No"
"Vabbe ormai sono qui,non puoi cacciarmi via. In realtà tutto questo" indica la colazione "serviva per invitarti a fare un giro sul lago con me."
"Capisco, ma fidati non c'era bisogno delle ciambelle. Dammi un attimo e sono pronta. Puoi entrare intanto che mi preparo." E sgattaiolo in camera per vestirmi. Scelgo un vestito verde con una cintura nera in vita, stivali neri al ginocchio e una tracolla abbinata. Solito trucco. Raccolgo i capelli in una treccia"a spiga di pesce" laterale e sono pronta. 
E' piacevole stare con Stan,è sempre gentile. Però non riesco a togliermi dalla mente il giro di ieri sera con Adrew. Mi ha colpita, con una semplice passeggiata. Sembra stupido, ma non riesco a spegnere i ricordi di noi due che ridiamo, seduti su una panchina, come due vecchi amici.
Al ritorno dalla gita con Stan lo trovo davanti al portone.
-Da quando appena esco con un ragazzo un altro si apposta davanti al mio portone di casa finchè ritorno?-
Un sorriso gli illumina il volto. Allarga le braccia come per invitarmi ad abbracciarlo. E io lo faccio. Sento lo sguardo di Stan addosso,ma non mi importa.
"Cosa ci fai qui Drew?"
"Oh, niente passavo per caso."
Lo guardo male e lui scoppia a ridere. Mi accorgo che ho ancora le sue braccia attorno alla vita e mi irrigidisco. Lui lo noto e mi libera dalla stretta.
"Okey mi hai scoperto. Avevo voglia di vederti."
Stan si schiarisce la gola per attirare l'attenzione su di lui.
"Bene, io salgo ad aiutare Jeremy con gli scatoloni." Lo saluto e lui se ne va, non prima aver lanciato uno sguardo di sfida a Drew.
"Sai penso che mi odi." Dice lui.
"Si, lo penso anche io. Non capisco per quale motivo."
"Oh io lo capisco eccome."
Lo guardo. I nostri occhi si incontrano: I suoi sono blu ed è impossibile non perdersi nel suo sguardo. Si avvicina al mio orecchio e mi sussurra:"Penso sia innamorato di te." Passa un po' di tempo prima che mi allontani e risponda:"Ci conosciamo solo da due giorni!"
"L'amore non è una questione di tempo."
"Oddio, non ti facevo un sentimentale."
"Si beh, sono un ragazzo dai mille volti."
"Ok, basta con le frasi filosofiche. Ti va di salire?"
"Certo Avery Grey."
Guardiamo un film insieme mangiando popcorn al formaggio. Io non vedo l'Andrew stronzo di cui parlano tutti. Quando siamo insieme è gentile. Somiglia a Stan anche se Drew prende tutto alla leggera. Mi fa sentire bene. Finito il film lui torna a casa e io mi sdraio sul divano a fissare il soffitto. Sto sbagliando tutto. Di nuovo. Mi ero imposta di cambiare. Di essere più responsabile..e non penso che Drew sia proprio il genere di persona adatta con cui affrontare questo cambiamento. Lui assomiglia molto a me. Almeno alla parte di me che voglio abbandonare: quella che veniva attratta dalle sfide, che causava solo casini. Quella che creava troppi problemi alla famiglia.. Per questo me ne sono andata: per loro ero solo d'intralcio. Nella loro vita perfetta io ero solo una sbavatura.