A volte che capita che io mi ritrovi a parlare di te.

A volte sono costretta a farlo, per via delle domande incalzanti riguardo il mio passato; mi conosci, non sono una persona di molte parole, ma basta sapermi prendere per il verso giusto e piano piano, come una farfalla che spiega cautamente le ali, mi mostro al mondo per ciò che realmente sono. Per ciò che sono realmente diventata, perlomeno.

Mi costa fatica dirlo ma sì, tu mi hai cambiata.

Che sia un bene o un male non m'importa, so solo di non essere più la stessa sin dal giorno in cui ci siamo messi assurdamente insieme. E soprattutto sin dal giorno in cui, altrettanto assurdamente, ci siamo lasciati.

Quando mi domandano del mio passato faccio a pugni con la parte razionale di me, quella che vorrebbe solo cacciarti via dalla testa, e che in fondo ti odia un po' per il male che ci siamo fatti; beh, sappi che nonostante tutto ciò sei sempre lì, chiodo fisso in una parete un po' traballante.

Quando mi chiedono espressamente di te, allora sì che è un dramma.

Che poi ancora non capisco perchè io mi ostini a pensarci su, ad aggrottare la fronte, a fingere un'espressione concentrata a ricordare qualcosa che parli di te, quando ho tutto marchiato a fuoco dentro me.

Pensa, cerco di tenermi il più possibile per me, come se non ti volessi condividere con nessuno; tanto presuntuosa da pensare che nessuno possa capire quanto tu sia speciale e meraviglioso all'infuori di me.

Parlo piano di te, poche parole, dette a bassa voce; ho paura che tu mi scivoli via, di nuovo.

Ma come posso avere paura di perderti, ormai non ti ho più.

Ecco, forse le volte peggiori sono quelle in cui sono io a decidere deliberatamente di parlarne.

Vorrei tenerti solo dentro ma a volte capita che mi ritrovi a parlare quasi involontariamente di te, anche mentre parlo d'altro, anche in discorsi senza senso, in cui tu non c'entri niente.

Eppure tu sei sempre qui, non m'abbandoni.

E ti prego, non farlo mai.

***

Ecco qua, come promesso nella mia storia ("Cosa faresti al posto mio se ogni pensiero fossi io?" per chi non lo sapesse).

Vi avevo già informato che non si trattava di nulla di che, perciò non mi perdo in parole inutili! Mi sembrava doveroso però scrivere qualcos'altro oltre al terzo capitolo, un po' perchè mi mancavano (anche se in realtà qua sono solo pensieri di Sam alla fine), un po' per farmi perdonare, un po' perchè avevo bisogno di scrivere. Spero solo non sia un disastro!

A presto per il quarto capitolo della storia, e magari anche qualcos'altro.