11/09/2014
2 recensioniFlashfic - 461 parole
Messages.
Mi ritrovai da sola, nel buoi della notte, solo perché Clelia, la mia migliore amica aveva bisogno degli appunti che aveva dettato questa mattina la professoressa di fisica.Ovviamente, mentre dettava, Clelia pensava al suo nuovo ragazzo.
“Non cambierà mai” pensai, mentre attraversavo la strada per raggiungere il vialetto della signora Miller.
La signora Miller era la bidella della mia scuola, amata da tutto l’istituto, per il suo essere simpatica e giocosa con tutti e perché ci permetteva di fare tutto ciò che volevamo, senza esagerare.
Mentre attraversavo il vialetto, presi il cellulare per controllare che ore erano.
Bene, solo io ho una migliore amica che ti chiede di andare a casa sua alle 21:00 di sera, per portarle degli appunti che le sarebbero serviti la prossima settimana.
Sbloccai il cellulare, notando il LED che lampeggiava di verde.
Un messaggio.
Lo aprì con riluttanza, sapendo che erano alcuni dei miei amici che mi volevano fare qualche scherzo.
“Non ti dirò chi sono, perché di sicuro tu non vorrai saperlo. Non sono qualcuno che sta in classe con te, o qualcuno del paese. Tu non mi conosci, ma io conosco te. Sii veloce a venire, altrimenti la tua migliore amica e la sua famiglia faranno una brutta fine.” diceva il messaggio.
Si, certo, come no.
Lui mi conosce, ma io non conosco lui.
Lo prendo alla lettera.
Il cellulare nella mia mano destra, iniziò a vibrare.
“ Non pensare che io non ti conosca. Seguo te e la tua migliore amica da un anno. Muoviti a venire, il tuo tempo sta per scadere.“ lessi.
Ok, ora avevo un po’ di paura.
Iniziai a correre verso la casa della mia migliore amica e, quando stavo per svoltare l’angolo del vicolo dove abitava Clelia, il cellulare vibrò di nuovo.
Lo estrassi dalla tasca dei jeans e lessi il nuovo messaggio.
“ Tempo scaduto.“
Subito dopo, sentii uno scoppio.
Quando mi voltai, la casa della mia miliore amica era in fiamme.
Lasciai cadere il cellulare sul marciapiede e mi accasciai a terra.
Piegai le gambe e le strinsi contro il petto, lasciando che le lacrime scivolassero dai miei occhi.
La mia migliore amica e la sua famiglia erano appena saltati in aria e con loro anche la casa in cui abitavano.
***
« Amanda, svegliati. » mi sentì scuotere.
Aprì lentamente gli occhi, cercando di abituarmi alla luce del sole.
« Amanda, sono qui da quindici minuti e tu ancora non ti sei svegliata. »
Mi alzai a sedere sul letto e mi girai in direzione della voce.
Era la mia migliore amica.
Sorrisi e le saltai al collo, abbracciandola.
« Wow, cos’è tutta questa dolcezza? » mi domandò, ridendo.
« Niente, sono felice di vederti. » esclamai.
Era stato tutto un sogno, un bruttissimo sogno.
[…]
-FINE-
Angolo autrice!
So che, forse, qualcuno si aspettava qualcosa di migliore e un po' più lunghetto, ma questo è un testo che ho scritto su un foglio per il un TEST di italiano.
Questa è solo una prova, so che è poco interessante, ma io avevo specificato il genere demenziale, quindi..
Alla prossima.
xx_fly__
So che, forse, qualcuno si aspettava qualcosa di migliore e un po' più lunghetto, ma questo è un testo che ho scritto su un foglio per il un TEST di italiano.
Questa è solo una prova, so che è poco interessante, ma io avevo specificato il genere demenziale, quindi..
Alla prossima.
xx_fly__