Il suo cuore rifletteva tutto il dolore e l’orrore per ciò che aveva causato, non riusciva a capacitarsene eppure sentiva il sangue di demone che gli scorreva nelle vene, che combatteva contro il sangue d’angelo. Non riusciva a fermarsi. Suo padre non lo amava, per lui era solo un’arma. Sua madre lo odiava. Sua sorella lo odiava. L’unica cosa che lui desiderava era essere amato, amato davvero. Sentiva che l’angelo dentro di lui sarebbe riuscito a vincere, ma non c’era nessuno che lo amava, nessuno. Eppure non poteva biasimarli, aveva distrutto le loro vite, ucciso tanti innocenti e altri li aveva trasformati in mostri. Cercava un modo per reprimere il male dentro di se, per poter amare ed essere amato. Era sincero quando le diceva che cercava il perdono, alla caffetteria, e quando lei, Clary, per un attimo gli aveva davvero mostrato amore, lui era stato se stesso, il vero se. Sebastian era questo: un burattino nelle mani di Lilith e Valentine che lo avevano trasformato in un mostro. Troppi erano morti per causa sua, ormai nessuno pensava che dentro di lui, dentro quel corpo mostruoso, i cui atti avevano fatto soffrire tanta gente, si nascondesse un’anima e una coscienza che soffrivano immensamente. “Clary, ti amo” furono i suoi ultimi pensieri. Poi il fuoco celeste bruciò tutto il male che aveva dentro. La sua vita finì quel giorno e lui fu libero.