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- Aurora devo andare!
Sussurai al cellulare.
- Ricordati di chiamarmi però.
Rispose la mia amica.
- Certo, ciao.
Riattaccai il cellulare.
- Chi era Luke?
Disse mia madre.
- Aurora.
Lei sorrise.
- Ha una cotta per te dalla prima media.
Io roteai gli occhi.
- No mamma.
Mia madre lo ripeteva ogni volta che parlavo di lei.
- Luke, una madre lo capisce.
Io sbuffai, non conosceva il segreto di Aurora.
- Eccoci qui.
Disse mia madre posteggiando la macchina davanti l'enorme casa.
- Ben arrivati! 
Gridò mio zio James.
- Sono molto stanca ma felice.
Rispose mia madre.
- Cara sorella ti trovo in forma e tu Luke!
Urlò sempre lo zio abbracciandomi.
- Sono contento di vederti.
Dissi io.
- Sei cresciuto tantissimo, entrate in casa forza.
Entrammo dentro l'enorme casa fresca.
- È bellissima James, non la ricordavo così.
Disse mia madre restando incantata dall'enorme salone.
- Venite vi faccio vedere le camere.
Rispose lo zio. Attraversammo un lungo corridoio.
- Questa è la tua Luke, sistema pure le tue cose.
Disse indicando una porta.
Entrai, era favolosa anche quella, mi buttai sul letto pensando alla mia nuova vita poi cominciai a disfare i bagagli e richiamai Aurora.
- Sei arrivato?
Mi chiese.
- Si, qui è tutto perfetto. 
- Non vedo l'ora di rivederti Luke, già mi manchi.
Disse sospirando.
- Anche io.
Risposi sedendomi sulla scrivania.
- Ma lì starai meglio vedrai.
Disse cercando di farmi sorridere.
- Luke!
Mi chiamò mia madre.
- Devo andare Auro.
Ci salutammo e mi precipitai in salotto.
- Si?
Dissi.
- Il pranzo è pronto.
Mangiai tutto.
- In questo quartiere ci sono molti ragazzi della tua età.
Disse mio zio.
- Li vedrò a scuola.
Risposi seccato.

La fine di agosto passò in fretta sistemando le mie cose nella nuova casa e tra le chiamate di Aurora, nelle ville c'era sempre festa quelle sere tranne in una... quella casa restava sempre silenziosa non si vedeva mai nessuno uscire e entrare a Luke incuriosiva...