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Autore: DayDreaming_    12/09/2014    17 recensioni
-Tu mi appartieni- esorta in un bisbiglio soffocato il ragazzo, con gli occhi tinti da un rosso gonfiore, affogati tra l'amarezza delle lacrime, rappresentanti tutto il suo dolore percepito, è talmente sincero che nel riflesso delle sue cupe iridi, coperte in superficie per mezzo di un sottile velo trasparente di malinconia, si può intravedere un breve accenno della tortura subente la sua anima.
-No!- rispondo socchiudendo in costrizione l'umidità creatasi a rilento nei miei occhi, per timore che si riscontrassero con la sincerità ornante nei suoi.
-Allora io ti appartengo- ribatte deciso il ragazzo, ora il dolore mostrante dai suoi occhi viene stracciato bruscamente da un piccolo spicchio di speranza, speranza che io ammettessi apertamente che il "no" appena dichiarato in realtà non era ciò che pensava la mia anima perturbata, e soprattutto che i frammenti autentici del mio cuore provavano.
"Quegli sbalzi emotivi erano assurdi, ma ogni volta che cercavo di allontanarlo ero terrorizzata all'idea di riuscirci davvero."-Ally
"La prima volta che ti ho visto ho pensato che c’era qualcosa di te di cui avevo davvero bisogno. Poi ho capito che non era qualcosa di te. Era di te che avevo bisogno."-Austin
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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"If he hurts you, even if only to feel uncomfortable, let me know." -Austin. 


Pov.Ally:

-Stai da Austin?- il podere rimescolato di Parker eccheggia deliberatamente. Per quanto i suoi gelati lineamenti in estremità abbronzata potessero rassomigliare imperturbabili, l'appressione pigiata vorace nelle sue corde vocali era palese.

-In realtà ho perso una scommessa, il che mi costringe a rimanere da lui per un mese.- l'assillo culmina affamato con la giunta funesta della mia risposta.

-Un mese?

-E' una lunga storia.- abbrevio con lampante imbarazzo in cospetto, scrollando nefasta le spalle scarne.

-Ma siete solamente amici?

-Sì.

-Allora ti porto là.- argina Parker, estinguendo con l'ecessivo sfoggio di un bianco sorriso.
Slancio la mia palitante figura nella accorsa delle scale, transitando celere al fianco di Austin.
La penombra incombe sul suo volto, e l'avversione imminente in merito all'aria provocatica portante dalla ragazza pressata alla scritta giapponese del suo possente avambraccio. Mi tallona spiccato nei pressi sgargianti dell'atrio e consegue vincente la mia raggiunta nell'istante consiso in cui sbatacchio l'abito di Trish.

-Voi andate pure, ragazzi. Parker mi ha offerto gentilmente un passaggio.

-Cosa?- induce in corda alta la squillante voce di Trish, emmente di un entusiasmo trabboccante negli occhi.

-Cosa?- domanda con bile lampante Austin.

-E' un problema, Austin?- impetra in successione diretta Trish.
Austin scruta vorace il volto imperturbabile della riccia, per poi abbrancare aitante il mio esile braccio, la sua vigorosa mascella svolazzante di bile in aumento sotto il fine strato di pelle sovrastante.

-Non lo conosci nemmeno, novellina.

-Questo non ti riguarda, Austin.- ribadisco in preda a ira, erigando il mio braccio dalla suo avaro appiglio.

-Dannazione, se non lo è. Non ti lascerò viaggiare a casa con un completo estraneo. E se tenta di approfittare di te?

-Meglio! Lui è carino!
In tempo effimero l'espressione di Austin muta da stupore in sdegno in eccesso imminente.

-Parker Hayes, novellina? Sul serio? Parker Hayes.- ripete in catena sprezzante. -Che razza di nome è, comunque?

-Va bene, Moon. Ti stai comportanto come un idiota.

-Lo uccido se ti tocca.

-Mi piace.- divulgo in modo mirato, sottolineando greve ogni singola parola indetta.

-Va bene. Se finisci sotto di lui nel posteriore della sua auto, poi non venire a piangere da me.

-Ah, non preoccuparti. Non lo farò.- proferisco, estrommettendomi da lui.
Austin, pentito nel profondo, aggancia il podere della sua mano al mio braccio, più prestante di prima.

-Non volevo dire questo, novellina. Se lui ti ferisce, se solo ti fa sentire incomoda, fammelo sapere.

-Sò che non volevi. Ma devi porre fine a questo gran eccesso di protezione da fratello maggiore che hai.

-Non sto giocando le carte da fratello maggiore, novellina. Niente di simile.

Parker emerge di colpo dal rude angolo nei pressi, porgendomi il suo gomito.

-Tutto pronto?
Austin torce assordantemente la mandibola, smossi il mio passo nel lato contrapposto, distogliendo abilmente l'attenzione cute di Parker da Austin.

-Sì, andiamo.- colgo il muscolo bracciale di Parker tra le fine dita, volgendo il mio soddisfatto sguardo come saluto congedale per Austin. Le iridi fuocate del biondo passano dall'aria omicida contro Parker in cospetto, ai miei occhi, e repentinamente i burberi lineamenti assunti dal suo volto si allentarono.

-Abbastanza.- grugnisco tra il bianco dei miei denti di piccola misura, tallonando Parker tra la moltitudine con movente di conseguire l'auto.
Le dita grossolane di Parker prementi il tasto senza fili, un paio di inconfutabili fari baluginano in due rapidi flash.

-Guidi un Porsche?

-Lei non è solo un Porsche. Lei è un Porsche 911 GT3. C'è differenza.

-Lasciami indovinare, è l'amore della tua vita?- attesto fermamente, citanndo con fare esplicito le parole di Austin in merito alla sua nera moto.

-No, è solo una macchina. L'amore della mia vita sarà una donna che porterà il mio cognome.

Consento timida lo sfogo di una lieve risata poco udibile, occultando la grande leggiadria colta dalla sua dichiarazione.
Parker agguanta la mia mano con fine nobile di aiutarmi ad accedere negli interni della sua auto, poggia educatamente la sua testa contro il sedile, voltandosi in mio cospetto con lo sfoggio di un brillante sorriso.

-Che farai sta sera?

-Sta sera?- mendico in sconcerto.

-E' già mattina. E voglio invitarti a cena prima che qualcuno mi preceda.

-Non ho alcun piano.

-Verrò a prenderti per le 6?

-Perfetto.- asserisco, mirante della prassi tenue con cui attorcigliava le mie dita frementi tra le sue.


Spazio Autrice.

Buongiorno/pomeriggio, è la vostra DayDreaming_ che vi scrive.
Già nell'avviso percedentemente postato avevo annunciato le motivazioni della mia "scomparsa".
La verità, appunto, è che non avevo più le forze per scrivere, nulle.
Vivo nel maltrattamento da parte di persone che dovvrebbero amarmi.
E altri problemi, che non sto qui ad elencarvi.
Ma come promesso, eccomi qui, alla fine delle vacanze praticamente.
Sono tortata grazie in tanto, ai miei lettori, nuovi e vecchi, che mi hanno contattata e ascoltata, che nella mia ssenza mi mandavano messaggi, preoccupati, chiedendo un ritorno.
Credevo di avervi delusi tutti, invece mi avete accolta a braccia aperte, vi amo lo giuro, vi amo.
Per certi problemi che ho, ho sofferto l'abbandono delle mie amiche più care.
Non importa, ora non sono più sola, ho loro. Senza loro tre non sarei qui.
E poi, poi ho voi, ed ho tutto grazie, grazie davvero. Mi avere dato una casa, quando avevo bisogno di fuggire.
Voglio ringraziarvi moltissimo lettori cari, vi amo.
Che sarei senza di voi? nulla.
Appena possibile recesirò le storie che seguo, e mi cimenterò a leggere quelle nuove.
Vi amo E in più altra buona notizia, il mio ritorno fa da cornice ad un grandissimo arrivo, l'arrivo degli episodi della terza stagione in italia, quanti emozionati ah.
Bacioni Vi abbraccio ps. Grazie per i 40 preferiti, le 212 recensioni, e sopratutto sono sorpresa di essere entrata nelle storie più popolari aver trovato la mia al primo posto, vi amo ribadisco
DayDreaming_




 
  
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