"Forza Tori, in piazza mi sta aspettando Shinichi per duellare!" esclamò un ragazzo dai capelli cobalto, mentre sfrecciava a massima velocità per le strade di Heartland.
"Eccomi...anf...Yuma.." mormorò la sua migliore amica, mentre tentava faticosamente di stargli dietro.
Il sudore che colava dalle tempie, le gote rosse, la chioma verde scossa dal venticello primaverile, l'aria che iniziava a mancare.
La tredicenne si fermò a pochi metri dall'altro, appoggiandosi alla recinzione di un parco, mentre riprendeva fiato e si asciugava la fronte con un fazzoletto.
"Yuma è veloce e scattante quando gli pare.." si lamentò, mentre il ragazzo attraversava le strisce pedonali.
"Andiamo Tori!" la richiamò lui.
"Un attimo!" sbraitò lei, cominciando ad infuriarsi.
"È tutta la mattina che scorrazziamo a destra e a manca, senza neanche sapere qual è la destinazione!"
"Mica è colpa mia se il mio amico è un pochino indeciso!" si difese lui, agrottando le sopracciglia zaffiro.
"Solo un pochino?!" berciò Tori incollerita.
"Va bene, riprenditi qualche minuto e poi mi raggiungi, ok?" propose Yuma, abbandonando l'espressione irritata di poco prima.
"S-sì." acconsentì l'altra sorridendogli debolmente.

In fondo bastava poco a fare pace con lui...

Si sedette su di una panchina, approfittandone anche per riallacciarsi una scarpa.
Aspettò ancora qualche secondo, contemplando il cielo azzurro semicoperto da nuvole candide.
"Bene, ora posso andare."
Sì alzò, aspettando che il semaforo divenisse nuovamente rosso per poter passare dall'altra parte.
Questione di pochi minuti.
Guardò comunque, per sicurezza, per poi prendere a percorrere le strisce pedonali.
Un rombo.
Tori urlò di paura buttandosi lontano dall'altra parte della strada, evitando di essere travolta.
Una moto viola passò velocemente, per poi fermarsi in modo brusco.
La ragazza si mise in ginocchio, il cuore che ancora pulsava forte, le orecchie che fischiavano.
Il proprietario del mezzo scese dal veicolo, avvicinandosi di pochi passi.
Tori riuscì a scorgere qualche ciocca violacea uscire dal casco.
'E chi poteva essere sennò?' pensò con stizza.
"Pirata della strada!!" gridò con tutto il fiato che aveva in gola.
"Se non avessi avuto una prontezza di riflessi, sarebbe potuta finire in un'altro modo!" strepitò, sentendo le lacrime pizzicarle gli occhi.
In effetti era stata ad un passo dal rimetterci le penne.
L'altro rimase in silenzio, le mani in tasca.
La tredicenne si rialzò a fatica, pulendosi le ginocchia insanguinate.

Come diavolo le era saltato in mente di mettersi la divisa scolastica quel giorno?

Stava per continuare, quando le sue iridi nocciola si intrecciarono con quelle color mare di lui.
Rimasero a guardarsi per qualche attimo.
Il suo sguardo, frustato, teso, a tratti impaurito, l'occhiata di lui, indecifrabile. Tori riuscì comunque a cogliere una sfumatura di preoccupazione.
Era dispiaciuto per ciò che era successo?

Aveva anche lui dei sentimenti?

Il giovane si mosse verso la moto.
"Ehi! Dove credi di andare? Non ho finito con te!" si infuriò l'altra raggiungendolo.
"Dovresti prestare più attenzione quando guidi e...Ma mi stai ascoltando?!"
Il quattordicenne la ignorò rimettendosi il casco e accomodandosi sul sedile.
Arrabbiata come non mai, la ragazza dai capelli color prato lo afferrò violentemente per il braccio.
Il ragazzo lo mosse in modo brusco, ma la giovane sembrava non voler mollare la presa.
"Non sai quanto posso essere tenace."
Purtroppo dopo vari tentativi cadde rudemente a terra.
Lo vide inserire la chiave.
"Reginald!" strillò indispettita rialzandosi.
Per fortuna il veicolo sembrava non voler ripartire.
"È inutile che provi a fare il duro! Non sei lo stesso bulletto che ha rotto la chiave di Yuma! Sei cambiato caro mio, sei più buono!"
Mentre gridava posò lo sguardo sulle mani dell'altro appoggiate sul manubrio;
avevano preso a stringere più forte fino a far divenire le nocche bianche.

Aveva fatto centro.

Alla fine riuscì a far ripartire la moto.
"Non te ne puoi andare via così..."disse in maniera più flebile, mentre l'altro si allontanava.
Stava per andarsene, demoralizzata oltre l'inverosimile, quando si accorse di un foglio sgualcito e scarabbocchiato sul marciapiede.
"Non capisco perché la gente non usa i cestini." borbottò mentre lo prendeva da terra.
Gli diede un'occhiata per curiosità.

"-Scusa.
Shark"

Sgranò gli occhi rileggendolo più volte.

"Stupido orgoglio" sibilò.






Angolino autrice*-*
Ho voluto provare a scrivere una Dangershipping^^
Personalmente non ne vado pazza, preferisco di gran lunga coppie come la YumaxCathy, però Tori non ci starebbe male con Shark...
Che dire? Spero che vi sia piaciuta^^
Grazie a chi leggerà e recensirà *^*
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate: se è carina, se è un disastro, se ci sono errori...
Ah fatemi sapere se i PG sono IC per favore^^
Anche se credo più o meno di esserci riuscita.
Si sa che Shark è un tipo serio e taciturno, come si sa che Tori, quando si arrabbia è parecchio peperina xDD
Yuma: l'ho imparato a mie spese -.-
A presto^-*!