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Autore: Ayumi Yoshida    29/09/2008    6 recensioni
Raccolta di 25 one shot, ciascuna ispirata ad una parola diversa per ogni lettera dell’alfabeto.
Pairing fisso: BulmaxVegeta / VegetaxBulma
[Ulteriori informazioni sulla raccolta e sul genere/rating di ciascuna shot all’interno]
Completamente dedicata a sonietta87 e a LaTerrestreCrazyForVegeta.
Seconda shot: Bambino.
Respira piano. Il petto si alza e si abbassa ritmicamente sotto un peso indefinito.
Oggi sono nove mesi. Nove mesi che lui se n’è andato.
La ha lasciata sola, con mille problemi da affrontare e una gravidanza da portare avanti.
Sola.
( Dedicata a LaTerrestreCrazyForVegeta! AUGURI! )
[Raccolta incompleta, non saranno più aggiunti capitoli.]
Genere: Commedia, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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24/08/2013: questa raccolta è incompleta, non aggiungerò più capitoli. Questa fic era nata sia come regalo per due splendide persone che ho conosciuto sul sito, LaTerrestreCrazyForVegeta e sonietta87, sia come esperimento per rendermi conto se fossi davvero in grado di scrivere della coppia Bulma/Vegeta che non avevo mai trattato in precedenza, ma ormai questo tipo di sperimentazione non rientre più nelle mie priorità. Mi scuso con chi ha seguito la raccolta e vi ringrazio per le splendide parole che mi avete dedicato. Spero di ritrovarvi presto, in una prossima fic su questo pairing, magari! :)



Note introduttive:
Questa raccolta nasce come un esperimento completamente dedicato a due splendide persone che ho conosciuto su questo sito, per il loro compleanno. Due delle venticinque shot saranno pubblicate nei giorni dei compleanni di queste persone e solo allora svelerò il loro nome, così potrò far loro una sorpresa.
Ciascuna shot sarà ispirata ad una parola diversa per ogni lettera dell’alfabeto, il genere delle shot sarà varibile. Le parole utilizzate mi sono state suggerite da Sky Eventide, che mi ha dato anche il permesso di utilizzarle. Il primo grazie, quindi, va a te, Gaia, perché senza la tua gentilezza questo progetto non sarebbe neanche cominciato. Grazie mille!
Un altro grazie va a voi che vi state avventurando a leggere le sperimentazioni di questa mente malata. Come fare a non adorarvi? <3
Spero vivamente che questa raccolta possa piacervi almeno un pochino e mi farebbe davvero felice ricevere un vostro parere! Ci lavoro da tre mesi ed è la prima volta che scrivo su questa coppia e mi piacerebbe sapere se riesco a rendere giustizia a questi splendidi personaggi!
Un altro ringraziamento speciale va a Akira Toriyama, quel genio che ha creato questa splendida serie. Come avremmo fatto senza? Aw!
Inutile dire che tutti i personaggi citati appartengono soltanto a lui e sono utilizzati senza scopo di lucro. ^^
Infine, l’ultimo doveroso ringraziamento va a voi, persone a cui ho dedicato la fic (e per il cui nome di una dovete aspettare XD), perché mi avete dato la possibilità di conoscervi e di apprezzarvi.
Grazie mille! *inchino*
Questo è davvero tutto. Adesso vi lascio alla prima sperimentazione, ehm, fic, sperando che possa piacervi!
Grazie per essere arrivati fin qui!
Un bacio,
Ayumi





Prima shot

About friendship [L’amicizia secondo il principe]
Genere: Commedia, comico, romantico
Rating: verde
Avvertimenti: One shot [939 parole]
Parola a cui è ispirata: Lettera a; Amicizia
N/a: ambientata nel periodo che intercorre tra la sconfitta definitiva di Majin Bu e le ultime puntate della serie Z, che mostrano il salto temporale dopo cinque anni.





A Sonia,

che purtroppo non conosco ancora bene, ma che si è rivelata una splendida persona quando abbiamo parlato.
Spero che possa piacerti!
Ancora auguroni! ^^
Un bacio



-About friendship-
[L’amicizia secondo il Principe]




“Un altro po’ di tè, cara?”
“No, Bulma, grazie.”
La donna sorrise soddisfatta e posò piano la teiera sul tavolino di cristallo davanti a sé.
‘Il pomeriggio tra amiche’ che aveva organizzato con tanta cura stava procedendo senza intoppi.
Aveva pianificato tutto nei minimi dettagli: per avere tutta la casa a disposizione aveva mandato fuori di casa i suoi genitori e Bra con una scusa, convinto Trunks a fare quattro passi con Goten e Vegeta…
Vegeta, invece, non si era lasciato convincere.
“E io dovrei lasciare te, la moglie di quella terza classe, la mocciosetta e tutte le tue amiche sole in casa?” aveva strillato non appena Bulma gli aveva comunicato la notizia “Non se ne parla proprio! Io non vado da nessuna parte!”
E fumante di rabbia si era eclissato nella Gravity Room.
A Vegeta non piaceva proprio il fatto che Bulma avesse delle amiche, specialmente se si trattava di persone imparentate con Kakaroth.
Odiava i ‘pomeriggi tra amiche’.
Non gli andava proprio di sentire le donne starnazzare come oche mentre si scambiavano confidenze.
Era terribilmente fastidioso.
Vegeta non sarebbe mai uscito lasciando la casa incustodita.
Chissà cosa avrebbe potuto combinare quel branco di pazze in sua assenza!
Non voleva rischiare di tornare a casa e trovare la sua Gravity Room distrutta.
Doveva restare e controllare.
E così stava facendo quel pomeriggio.
Vegeta se ne stava in disparte, nascosto dietro ad un muro adiacente all’immenso salone dove erano riunite le donne, l’asciugamano stretto nella mano, ad ascoltare i loro discorsi frivoli.
Le ospiti, ignare, erano sedute tranquillamente sul divano a sorseggiare del tè.
Vegeta riconobbe Chichi, Videl, la piccola Pan, C-18 e altre amiche di Bulma che talvolta si presentavano a casa loro per i motivi più stupidi.
Il suo viso si contorse in una smorfia.
Ricordava ancora l’ultima volta in cui una di loro aveva telefonato in piena notte svegliandolo e pregando Bulma di precipitarsi a casa sua…
Stava quasi per stritolare l’asciugamano, ma all’improvviso si interruppe.
Aveva sentito chiaramente qualcuno pronunciare il suo nome.
“Vegeta!” sentì ancora.
Proveniva dal salone.
Si sporse con circospezione oltre la parete in modo da avere una panoramica completa della stanza e rimase a bocca aperta quando realizzò ciò che stava accadendo: Pan, figlia del figlio del suo nemico numero uno, inginocchiata accanto al divano, giocherellava allegramente con il telecomando che azionava la Gravity Room ripetendo tranquillamente il suo nome.
“Vegeta, Vegeta!” esclamò ancora la bambina.
“Lo zio Vegeta non c’è” disse Bulma sorridendo.
Dall’altra parte del muro il sayan s’impietrì.
‘Zio Vegeta?!’
Come si permetteva Bulma a dire una cosa del genere a quella dannata mocciosa?
“Aaah!” gridò furioso.
Irruppe rumorosamente nel soggiorno facendo tacere tutte le ospiti, che cominciarono a fissarlo terrorizzate.
“Mocciosa” ordinò puntando un dito addosso a Pan, incurante di tutto ciò che accadeva intorno a lui “dammi quell’aggeggio o ti faccio fuori!”
La bambina lo scrutò per un attimo sbattendo la palpebre, spaventata, poi i suoi occhi si inumidirono.
Vegeta fece un passo indietro, interdetto.
“Cosa diavolo…” riuscì solo a dire, perché Pan cominciò a piangere rumorosamente.
Solo allora realizzò di avere gli sguardi di tutti puntati addosso.
Vide i visi delle donne cambiare espressione e divenire duri, spigolosi; poi vide sua moglie, in piedi, le mani sui fianchi, l’espressione ricolma di rabbia.
“Beh? Perché mi fissi in quel modo, donna?” domandò ostentando indifferenza.
Lei lo fulminò con lo sguardo, pronta a scoppiare.
“Vegeta…” cominciò muovendo a grandi passi verso di lui “… brutto scimmione senza cuore…”
Il sayan fece dietrofront, preoccupato dall’avanzare minaccioso di sua moglie.
“… ti rendi conto che hai spaventato la piccola Pan?”
La donna lo guardò male di nuovo, poi prese in braccio in braccio la bambina e iniziò a cullarla.
“Tesoro, non piangere! Lo zio Vegeta non voleva spaventarti! Vero?”
Vegeta girò la testa dalla parte opposta, sbuffando.
“Sicuro.”
Pan tirò su col naso per l’ultima volta e smise di piangere.
Bulma le accarezzò la testa e la rimise a terra; allora la bambina schizzò dalla madre e trovò rifugio accanto alle sue ginocchia.
“Mamma, mamma!” disse tirandole la veste “Zio Vegeta è cattivo! Cattivo!”
Vegeta e Bulma si scambiarono un’occhiata sconvolta.
“Ma no, tesoro, lo zio non è cattivo!” cercò di rassicurarla la donna “Si è solo…”
Videl, però, la interruppe.
“Scusami, Bulma, ma è meglio che io vada. Non voglio causare altri guai.”
“Ah… certo. Allora… buon viaggio.”
“Grazie”
La ragazza sorrise e si avviò verso la porta, mano nella mano con la piccola Pan.
Chichi gettò un ultima occhiata offesa a Vegeta. Poi si alzò ed esclamò: “aspettami, Videl, vengo anch’io!” e seguì sua nuora.
“Chichi…”
Bulma continuava a fissare incredula la porta di casa che si era appena richiusa.
Anche C-18 si alzò dal divano.
“A questo punto, vado anch’io. Crilin mi starà aspettando. Ciao ciao!”
Mosse la mano con grazia e sparì.
“18…”
In un attimo tra un vociare generale tutte le ospiti rimanenti, una ad una, si diressero verso la porta e abbandonarono la casa.
A salone finalmente vuoto, Vegeta sorrise trionfante.
“Finalmente sono sparite!”
Bulma andò su tutte le furie.
“Hai rovinato il mio pomeriggio perfetto!” strillò “Sei contento?!”
Il sayan incrociò le braccia.
“Meglio così. Io quelle non le sopporto!” ribatté.
La donna sbuffò annoiata. Era inutile litigare con lui, doveva agire.
“Sei sempre il solito, Vegeta!”
Poi gli si avvicinò con fare sensuale e gli posò un indice sul petto.
“Però quelle sono comode quando devono tenere Bra perché noi abbiamo altro da fare, vero?”
A quella affermazione inaspettata Vegeta arrossì leggermente.
“Certo.” mormorò cercando di eludere il suo sguardo.
Poi si allontanò imbufalito, accompagnato dalla risata cristallina della sua consorte.





   
 
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