SORPRESE
Era Natale e finalmente era scoccata la mezzanotte, ma invece di fuggire in una carrozza che si sarebbe poi trasformata in una zucca mentre perdevo una scarpetta di cristallo, scartai i miei regali. Vivevo da sola ma il Natale lo si festeggia in famiglia quindi andai a casa dei miei dove si riunirono tutti i parenti. Eravamo tre fratelli, mia sorella Claire, trentenne sposata con un figlio, e mio fratello John l’unico figlio che viveva con i nostri genitori, io invece non vivevo lì da tempo, non ce l’avrei mai fatta a sopportare tutto. Portai anche il mio fidanzato, Christopher, era un vero tesoro e lo amavo più di ogni altra cosa, stavamo insieme da quattro lunghi anni, probabilmente i più belli di tutta la mia vita fino ad adesso.
-Eva questo è il mio regalo per te- mi chiamò Chris, mi voltai e vidi quella chioma bionda che ho tanto amato.
-Ma è grandissimo- dissi sorridendo e prendendo il regalo mentre immaginavo cosa ci potesse essere di così grande nel pacco..
Aprii la scatola e ce n’era un’altra, ancora un ‘altra, e ancora e ancora e ancora finché trovai una piccola scatoletta. Chris la prese e si mise in ginocchio, mi guardò e cominciò a pronunciare quelle parole che avevo sempre sognato.
-Evangeline, vuoi sposarmi?- disse sorridendomi.
Le uniche parole che rimbombarono subito nella mia testa furono OH.MIO.DIO.
-SI- risposi quasi con le lacrime, per poi abbracciarlo e baciarlo mentre tutti si preparavano per le congratulazioni.
Avevo il cuore a mille e non potevo ancora credere che di lì a poco mi sarei sposata con l’uomo più fantastico del mondo.
Da allora sono passati ben otto mesi e il matrimonio è tra venti giorni. Io non vedo l’ora di sposarmi e vivere con il mio Chris per tutto il resto della vita. Quel ragazzo biondo dagli occhi scuri, così dolce da farti esplodere il cuore ma anche tremendamente eccitante a letto, era tutto mio. Quei mesi però sfortunatamente li avevamo passati ben poco a letto, eravamo strapieni di impegni per organizzare il tutto alla perfezione e io inoltre sarei stata due settimane fuori prima del matrimonio. Le mie amiche mi avevano organizzato un addio al nubilato chissà dove e quindi good bye Francia, posto sconosciuto stiamo arrivando.
Eravamo cinque ragazze, io, Arielle, Alexie, Marie e Grace. Adoravo ognuna di loro, eravamo le cinque cameriere di un bar della famosa e tanto amata Parigi. Ho sempre adorato la mia città, è un posto così romantico e pieno di vita. Ci sono sempre turisti provenienti da ogni parte del mondo per questo i bar funzionano molto.
-Pronte ad affrontare una vita nuova ragazze?- chiese Marie. Lei era la ninfomane numero uno di tutta la terra, non potevi dire neanche l’alfabeto che la A la prendeva per un gemito. Lei aveva capelli lunghi e biondi e occhi azzurri bellissmi. Una ragazza davvero socievole soprattutto con i ragazzi “wow” come li chiamava lei, essendo ninfomane ovviamente con quei ragazzi non restava solo al semplice bacio ma amava far qualcosa in più.
-Marie ma che vita nuova, dobbiamo solo fare un viaggio e incrociamo le dita per non farci prendere l’aereo sbagliato come l’ultima volta- disse Arielle. Una ragazza davvero realista, anche se a volte fin troppo. Arielle era riccia e una cosa che adoravo di lei erano i suoi occhi azzurri chiarissimi, era bello perdersi dentro proprio come quando in una giornata estiva ti soffermi a guardare il cielo mentre un bel venticello fresco ti pervade i sensi, praticamente una bellissima ragazza alta e slanciata. Era molto saggia e anche molto dolce.
-Ragazze invece di parlare sbrigatevi che stavolta invece di prendere l’aereo sbagliato è possibile che lo perdiamo- a parlare fu Alexie, la suora innamorata ancora di uno stronzo senza cuore e a dircela tutta anche senza cervello. Lei aveva grandi occhioni simili a splendidi smeraldi verdi con capelli rossi corti e lisci. Una ragazza davvero socievole e curiosa che non ti mette mai in imbarazzo ed è una cosa parecchio buona, adoro tutto di quella ragazza.
-Cazzo- la finezza di Grace la pazza si faceva sentire con un’ovvia figura di merda appena fatta davanti a decine di persone. Credetemi se volete una buona reputazione state lontana da Grace, vi farà fare grandi figure di merda. Ma a noi non interessava di certo la reputazione e ci adoravamo tutte quante, proprio come adoravamo la fluente chioma leggermente mossa della pazza e i suoi occhi azzurri simile ai puffi, già si meritava un paragone del genere. Ma davvero molto simpatica e solare, capace di strapparti una risata nel pieno di una depressione.
-Ragazze ma si può sapere dove andiamo?- chiesi.
-Eva non essere impaziente sono solo quindici ore di volo- mi fece dal canto suo Arielle.
Solo 15 ore.
Io invece ero la rompicoglioni del gruppo, sempre scontrosa con tutti e incazzata col mondo, spesso pessimista ma molto speranzosa e la cosa di cui ridevano tutti di me era il fatto che credessi nel destino .. il fato spesso crudele può fare anche felice a volte, proprio come stava succedendo a me da lì a venti giorni.
In aereo tutto proseguì bene eccetto qualche momentanea turbolenza. Scendemmo di lì e prendemmo le valigie e appena uscite dall’aeroporto scoprii dove eravamo.
-Cara Eva, benvenuta a LAS VEGAS- mi abbracciarono tutte insieme mentre ricordavo il film “una notte da leoni” e sperai che nessuno mettesse in un qualche cocktail qualche droga.
Prendemmo due taxi separati che ci avrebbero condotto in un hotel.
Caspita e che hotel, magnifico e lussuosissimo.
Ci salutammo per poi darci appuntamento due ore dopo per prepararci alla serata. Appena entrai mi stupii di quanto fosse bella e grande quella stanza. Misi prima apposto tutto e poi mi lavai per bene, decisi di mettere un vestito bianco, corto fino a metà coscia con scollatura al seno e schiena scoperta, tacchi alti e capelli ricci. Trucco non troppo pesante ed eccomi qui pronta. Mi guardai allo specchio e mi meravigliai della mia stessa opera.
Uscii dalla stanza e c’erano le ragazze ad aspettarmi.
“Niente male” mi disse Grace facendomi l’occhiolino mentre tutte mi scrutavano.
Erano tutte magnifiche e sexy. Arielle indossava un vestito rosso e nero che la rendeva graziosa e sexy allo stesso tempo, sembrava una di quelle donne argentine che ballano il tango, Alexie invece aveva dei pantaloncini che sembravano mutante e una maglietta accollata ma quasi trasparente. Ovviamente Marie aveva un vestito con una scollatura impressionante al seno e a dire la verità mi stavo chiedendo se quello fosse un vestito o una maglia, Grace invece era splendida splendente col suo top e la pancia di fuori e una minigonna almeno più casta del “vestito” di Marie.
“Andiamo a divertirci?” dissi mentre le altre annuivano.
Ci prendemmo per braccetto tutte e cinque ed eravamo pronte per la discoteca.
Non ero proprio un’amante della discoteca ma infondo si trattava del mio addio al nubilato. Quando l’avrei rifatto più?
-Ragazze quello che succederà in questi dieci giorni ce lo porteremo fino alla tomba, e non dovrà uscire dalla nostra bocca. Mai!- disse Marie.
-Senti Marie, sul non dire nulla dell’addio al nubilato sono d’accordo ma non faremo nient’altro oltre al divertirci- dissi io.
Cominciarono a guardarmi tutte disorientate.
-Eva mi conosci e sai come sono seria ma è il tuo addio al nubilato e siamo a Las Vegas. Se per una sbronza ti farai qualcuno non lo diremo a nessuno- adesso anche Arielle delirava.
-Ragazze io sono qui per divertirmi non per tradire il mio futuro sposo- sbottai.
-Basta parlare ed entriamo in quel locale- si intromise Alexie scocciata della situazione.
Entrammo e la musica assordante cominciò a farsi sentire. Prendemmo subito dei super alcolici. Cominciammo a ballare e fummo subito accerchiate da tanti bei ragazzi. Vidi Alexie che finalmente si divertiva con un … ammazza e che bel pezzo di ragazzo, molto alto e tremendamente sexy. Le altre anche ballavano con ragazzi fantastici oltre ogni realtà.
D'improvviso mi sentivo osservata da parecchi ed infatti tutti guardavano me e il tizio con cui stavo ballando. Lo guardai meglio e … cavolo. Credo che il mio cuore si bloccò per un istante mentre guardavo i suoi occhi, quasi mi ci persi dentro.
-Vuoi bere?- mi chiese il ragazzo con cui ballavo. E che voce sensuale.
Anuii e prendemmo da bere e da lì in poi non ricordo nulla..
Mi girai nel letto e sentii qualcosa, o qualcuno. Mi faceva male la testa ma riuscii comunque ad aprire gli occhi e a capire che ero nella mia suite, nel mio letto, e con qualcuno, probabilmente era Grace che aveva paura di stare da sola in camera.
Mi misi subito seduta per capire chi fosse e mi ritrovai nuda, questa persona al mio fianco nel letto si girò e mi vide. Mi coprii subito dall’imbarazzo mentre intanto spalancavo gli occhi e mi sentivo quasi svenire.
Non era Grace, era un ragazzo. Ma non era il mio Chris, non era il ragazzo con cui mi sarei dovuta unire in matrimonio e promettere di amarlo per tutta la vita davanti a Dio. Non era lui. Che cazzo ci faceva questo nel mio letto e perché io ero nuda?
Fu inutile dire quale fu la reazione.
-AAAAAAAAAAAAAA- urlai per poi cadere dal letto tirandomi le lenzuola e scoprendo che anche lui era nudo.
Oh no, no, no. Non ditemi che..
TO BE CONTINUED. <3
-Eva questo è il mio regalo per te- mi chiamò Chris, mi voltai e vidi quella chioma bionda che ho tanto amato.
-Ma è grandissimo- dissi sorridendo e prendendo il regalo mentre immaginavo cosa ci potesse essere di così grande nel pacco..
Aprii la scatola e ce n’era un’altra, ancora un ‘altra, e ancora e ancora e ancora finché trovai una piccola scatoletta. Chris la prese e si mise in ginocchio, mi guardò e cominciò a pronunciare quelle parole che avevo sempre sognato.
-Evangeline, vuoi sposarmi?- disse sorridendomi.
Le uniche parole che rimbombarono subito nella mia testa furono OH.MIO.DIO.
-SI- risposi quasi con le lacrime, per poi abbracciarlo e baciarlo mentre tutti si preparavano per le congratulazioni.
Avevo il cuore a mille e non potevo ancora credere che di lì a poco mi sarei sposata con l’uomo più fantastico del mondo.
Da allora sono passati ben otto mesi e il matrimonio è tra venti giorni. Io non vedo l’ora di sposarmi e vivere con il mio Chris per tutto il resto della vita. Quel ragazzo biondo dagli occhi scuri, così dolce da farti esplodere il cuore ma anche tremendamente eccitante a letto, era tutto mio. Quei mesi però sfortunatamente li avevamo passati ben poco a letto, eravamo strapieni di impegni per organizzare il tutto alla perfezione e io inoltre sarei stata due settimane fuori prima del matrimonio. Le mie amiche mi avevano organizzato un addio al nubilato chissà dove e quindi good bye Francia, posto sconosciuto stiamo arrivando.
Eravamo cinque ragazze, io, Arielle, Alexie, Marie e Grace. Adoravo ognuna di loro, eravamo le cinque cameriere di un bar della famosa e tanto amata Parigi. Ho sempre adorato la mia città, è un posto così romantico e pieno di vita. Ci sono sempre turisti provenienti da ogni parte del mondo per questo i bar funzionano molto.
-Pronte ad affrontare una vita nuova ragazze?- chiese Marie. Lei era la ninfomane numero uno di tutta la terra, non potevi dire neanche l’alfabeto che la A la prendeva per un gemito. Lei aveva capelli lunghi e biondi e occhi azzurri bellissmi. Una ragazza davvero socievole soprattutto con i ragazzi “wow” come li chiamava lei, essendo ninfomane ovviamente con quei ragazzi non restava solo al semplice bacio ma amava far qualcosa in più.
-Marie ma che vita nuova, dobbiamo solo fare un viaggio e incrociamo le dita per non farci prendere l’aereo sbagliato come l’ultima volta- disse Arielle. Una ragazza davvero realista, anche se a volte fin troppo. Arielle era riccia e una cosa che adoravo di lei erano i suoi occhi azzurri chiarissimi, era bello perdersi dentro proprio come quando in una giornata estiva ti soffermi a guardare il cielo mentre un bel venticello fresco ti pervade i sensi, praticamente una bellissima ragazza alta e slanciata. Era molto saggia e anche molto dolce.
-Ragazze invece di parlare sbrigatevi che stavolta invece di prendere l’aereo sbagliato è possibile che lo perdiamo- a parlare fu Alexie, la suora innamorata ancora di uno stronzo senza cuore e a dircela tutta anche senza cervello. Lei aveva grandi occhioni simili a splendidi smeraldi verdi con capelli rossi corti e lisci. Una ragazza davvero socievole e curiosa che non ti mette mai in imbarazzo ed è una cosa parecchio buona, adoro tutto di quella ragazza.
-Cazzo- la finezza di Grace la pazza si faceva sentire con un’ovvia figura di merda appena fatta davanti a decine di persone. Credetemi se volete una buona reputazione state lontana da Grace, vi farà fare grandi figure di merda. Ma a noi non interessava di certo la reputazione e ci adoravamo tutte quante, proprio come adoravamo la fluente chioma leggermente mossa della pazza e i suoi occhi azzurri simile ai puffi, già si meritava un paragone del genere. Ma davvero molto simpatica e solare, capace di strapparti una risata nel pieno di una depressione.
-Ragazze ma si può sapere dove andiamo?- chiesi.
-Eva non essere impaziente sono solo quindici ore di volo- mi fece dal canto suo Arielle.
Solo 15 ore.
Io invece ero la rompicoglioni del gruppo, sempre scontrosa con tutti e incazzata col mondo, spesso pessimista ma molto speranzosa e la cosa di cui ridevano tutti di me era il fatto che credessi nel destino .. il fato spesso crudele può fare anche felice a volte, proprio come stava succedendo a me da lì a venti giorni.
In aereo tutto proseguì bene eccetto qualche momentanea turbolenza. Scendemmo di lì e prendemmo le valigie e appena uscite dall’aeroporto scoprii dove eravamo.
-Cara Eva, benvenuta a LAS VEGAS- mi abbracciarono tutte insieme mentre ricordavo il film “una notte da leoni” e sperai che nessuno mettesse in un qualche cocktail qualche droga.
Prendemmo due taxi separati che ci avrebbero condotto in un hotel.
Caspita e che hotel, magnifico e lussuosissimo.
Ci salutammo per poi darci appuntamento due ore dopo per prepararci alla serata. Appena entrai mi stupii di quanto fosse bella e grande quella stanza. Misi prima apposto tutto e poi mi lavai per bene, decisi di mettere un vestito bianco, corto fino a metà coscia con scollatura al seno e schiena scoperta, tacchi alti e capelli ricci. Trucco non troppo pesante ed eccomi qui pronta. Mi guardai allo specchio e mi meravigliai della mia stessa opera.
Uscii dalla stanza e c’erano le ragazze ad aspettarmi.
“Niente male” mi disse Grace facendomi l’occhiolino mentre tutte mi scrutavano.
Erano tutte magnifiche e sexy. Arielle indossava un vestito rosso e nero che la rendeva graziosa e sexy allo stesso tempo, sembrava una di quelle donne argentine che ballano il tango, Alexie invece aveva dei pantaloncini che sembravano mutante e una maglietta accollata ma quasi trasparente. Ovviamente Marie aveva un vestito con una scollatura impressionante al seno e a dire la verità mi stavo chiedendo se quello fosse un vestito o una maglia, Grace invece era splendida splendente col suo top e la pancia di fuori e una minigonna almeno più casta del “vestito” di Marie.
“Andiamo a divertirci?” dissi mentre le altre annuivano.
Ci prendemmo per braccetto tutte e cinque ed eravamo pronte per la discoteca.
Non ero proprio un’amante della discoteca ma infondo si trattava del mio addio al nubilato. Quando l’avrei rifatto più?
-Ragazze quello che succederà in questi dieci giorni ce lo porteremo fino alla tomba, e non dovrà uscire dalla nostra bocca. Mai!- disse Marie.
-Senti Marie, sul non dire nulla dell’addio al nubilato sono d’accordo ma non faremo nient’altro oltre al divertirci- dissi io.
Cominciarono a guardarmi tutte disorientate.
-Eva mi conosci e sai come sono seria ma è il tuo addio al nubilato e siamo a Las Vegas. Se per una sbronza ti farai qualcuno non lo diremo a nessuno- adesso anche Arielle delirava.
-Ragazze io sono qui per divertirmi non per tradire il mio futuro sposo- sbottai.
-Basta parlare ed entriamo in quel locale- si intromise Alexie scocciata della situazione.
Entrammo e la musica assordante cominciò a farsi sentire. Prendemmo subito dei super alcolici. Cominciammo a ballare e fummo subito accerchiate da tanti bei ragazzi. Vidi Alexie che finalmente si divertiva con un … ammazza e che bel pezzo di ragazzo, molto alto e tremendamente sexy. Le altre anche ballavano con ragazzi fantastici oltre ogni realtà.
D'improvviso mi sentivo osservata da parecchi ed infatti tutti guardavano me e il tizio con cui stavo ballando. Lo guardai meglio e … cavolo. Credo che il mio cuore si bloccò per un istante mentre guardavo i suoi occhi, quasi mi ci persi dentro.
-Vuoi bere?- mi chiese il ragazzo con cui ballavo. E che voce sensuale.
Anuii e prendemmo da bere e da lì in poi non ricordo nulla..
Mi girai nel letto e sentii qualcosa, o qualcuno. Mi faceva male la testa ma riuscii comunque ad aprire gli occhi e a capire che ero nella mia suite, nel mio letto, e con qualcuno, probabilmente era Grace che aveva paura di stare da sola in camera.
Mi misi subito seduta per capire chi fosse e mi ritrovai nuda, questa persona al mio fianco nel letto si girò e mi vide. Mi coprii subito dall’imbarazzo mentre intanto spalancavo gli occhi e mi sentivo quasi svenire.
Non era Grace, era un ragazzo. Ma non era il mio Chris, non era il ragazzo con cui mi sarei dovuta unire in matrimonio e promettere di amarlo per tutta la vita davanti a Dio. Non era lui. Che cazzo ci faceva questo nel mio letto e perché io ero nuda?
Fu inutile dire quale fu la reazione.
-AAAAAAAAAAAAAA- urlai per poi cadere dal letto tirandomi le lenzuola e scoprendo che anche lui era nudo.
Oh no, no, no. Non ditemi che..
TO BE CONTINUED. <3